ODIARE v.

0.1 hodi, hodia, hodianolo, hodiare, hodiarei, hodiasse, hodïati, hodiato, hodiava, hodiavano, hodio, odeva, odi, odia, odiada, odiadi, odiado, odiai, odiala, odialo, odia-me, odiamo, odian, odiando, odìando, odiandole, odiandolo, odiano, odiante, odianti, odianu, odiao, odiar, odiarà , odiaranno, odiaravene, odïare, odiare, odiareste, odiarete, odiargli, odiari, odiarla, odiarle, odiarli, odiarlo, odiaro, odiarono, odiarsi, odiarti, odïase, odiasi, odiasse, odiasselo, odiassero, odiassi, odiassono, odiaste, odiasti, odiata, odiate, odiati, odïato, odiato, odïava, odiava, odiavale, odiavalo, odiavan, odiavane, odiavano, odiavanu, odiè, odiemo, odierà , odierae, odierai, odieranno, odierebbe, odierete, odieróti, odierotti, odii, odino, odio, odiò, ödio, odiogli, odiono, odj, oze, udiato.

0.2 Da odio.

0.3 Ritmo lucchese, 1213: 1.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.:Memoriali bologn., 1279-1300, (1288); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. odiare mortalmente 1.

0.7 1 Provare un sentimento di profonda ostilità e avversione verso qno. 1.1 Pron. [Con valore reciproco]. 1.2 Assol. 1.3 [Con valore causativo]. 2 [Con valore attenuato:] provare ripugnanza o fastidio verso qno, una situazione, uno stile di vita o un'entità astratta (spec. di natura peccaminosa). 2.1 Pron. [Con valore rifl.]. 2.2 Avere a noia. 2.3 Estens. Lo stesso che evitare. 3 Tenere qno in scarso conto; non preoccuparsi di qsa con la dovuta attenzione.

0.8 Aurelio Malandrino 01.05.2020.

1 Provare un sentimento di profonda ostilità e avversione verso qno.

[1] Ritmo lucchese, 1213, 30, pag. 47: Stiano a mente, ben lo dico: / che a lLuca sempre sia schifato / e a Lucca sempre sia odiato...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 48, pag. 267.17: Et fuggi la 'nvidia sì ke i(n) dire nè in fare sie odiato da neuno...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 20, pag. 236.15: li omini colui che elli temeno odiano...

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 98.14: quelli che odia vuole far danno e noia a colui ch'elli odia.

[5] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 28.2, pag. 53: Eo non credea ch'Amore / m'odïase sí forte...

[6] Guittone, O donne mie, a. 1294 (tosc.), 18, pag. 565: Non v'ama già ma v'odia, ormai savete, / ciascun om che vedete / che contra castità motto v'aduce...

[7] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 3, pag. 45.8: poi fu la morte tanto ardita, ch'ella mi venne a odiare, né io nonn ebbi né podere né forsa di difendermi contra lei...

[8] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 27, pag. 66.14: Unu homu era multu inimicu de unu autru, et in tantu lu odiava, ki lu invenenau danduli a bivere venino...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 83.23: Come 'l corbo disse al Sole lo peccato dell'amica sua; e come 'l Sole l'uccise, e poi se ne penteo, e odiavane sè e 'l corbo.

[10] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 57.4: Totila fragellum dei [[...]] odiava molto la città di Fiorenza, perch' era hubidiente a Roma...

[11] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 19, pag. 281.12: li çitadini de questa çitade sì odiavano quelo signor et mandòno messi driedo a lui digando...

[12] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 82.4, pag. 627: Oimé, ché l' arco con li strali attorte, / con qual già, saiettando alcuna volta, / prese deletto e fugge noia molta, / vegg' i' en la branca d' un ch' odia me forte.

[13] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 12, pag. 172.23: Fulgencio vesco de Utricoli era monto odiao da lo crudelissimo re Totilla.

[14] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 777, pag. 179: Comensò ad venire in odio della gente; / Multi che ben li volsero, lo odiaro veramente...

[15] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 28, 7-21, pag. 717.2: messer Arrigo fratello dal re di Castella [[...]] odiava lo re Carlo per la sua alterezza...

[16] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 164.35: voi sapete che voi non alegeste me, ma io elessi voi (e) chiamai voi. Sirete odiati dal mo(n)do: aviate pacientia!

- Fras. Odiare mortalmente: provare un sentimento di profonda ostilità e avversione verso qno tanto da desiderarne la morte (anche pron. con valore reciproco).

[17] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 44, vol. 1, pag. 119.6: Per che Saul l'odiava mortalmente, chè dubitava ch'egli non gli togliesse il regno.

[18] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 563, pag. 579.13: elli fece tantosto armare suoi compagni, ché dice che vuole andare a prendare vendecta di colui che hodiamortalmente, ciò è Castus.

[19] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 59.4, pag. 315: si cominciaro a ferire i guerrieri, / com' uomin che s' odiavan mortalmente, / e come que' ch' avrebber volentieri / l' un l' altro a morte dato certamente...

[20] Tristano Veneto, XIV, cap. 492, pag. 456.15: questo sì è ben una cossa qu'ello a nui ha mostrado qu'elo ne odiamortalmentre...

- [Detto di un animale].

[21] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 23.8, pag. 786: Quando [[la scimmia]] è poi da li omini caciata, / quello ke odia non pòne lasciare.

[22] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 45, pag. 155.7: Donnola è una bestiuola piccola, più lunga alcuna cosa che 'l topo, e odiala il topo molto...

[23] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 92, pag. 348.7: [[La scimmia]] L'altro figluolo odia tanto fortemente, che ançi le stae tutto die ataccato adosso dietro ale reni.

1.1 Pron. [Con valore reciproco].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.1: tali s'amano asieme e aiuta l'uno l'altro e tali s'odiano asieme e occide l'uno l'altro...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 6, pag. 26.15: Veggiamo de' dimonî, che ss'innodiano, e in farci male tutti s'aiutano e acordansi; gli scherani, che talora s'odiano, acordansi insieme a la preda.

[3] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 6, pag. 81.5: pure quelli, che sono dentro a uno muro e dentro a uno fosso, cioè d' una sola cittade, s'odiano insieme, e non stanno [sanza] contumelia e guerra.

1.2 Assol.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 1, pag. 261.9: e io, fatto amico di questa donna di sopra nella verace esposizione nominata, cominciai ad amare e odiare secondo l'amore e l'odio suo.

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 24, pag. 63.5: Elli ama una ora, et un' altra odia.

1.3 [Con valore causativo].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 258, vol. 2, pag. 342.28: Et qualunque darà erba o vero alcuna altra cosa ad alcuna femina o vero ad alcuno per lei, acciò che si deserti [[...]] o vero darà bevaragio da inamorare o vero da ucidere o vero da odiare...

2 [Con valore attenuato:] provare ripugnanza o fastidio verso qno, una situazione, uno stile di vita o un'entità astratta (spec. di natura peccaminosa).

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), canz. 14.26, pag. 302: odio e invidio tale affare, / che con lei non posso stare / né veder la sua figura.

[2] Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.), 15, pag. 15, col. 1: s'el'à amato lo mondo, de l'Onferno / va la misara e mai non escirà; / se l'à odiato, state uno dì di gloria si chonfortarà.

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 189.3: Perché domande parole? La verità odia l'indugii.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 69, vol. 3, pag. 463.17: Li tristi odiano li lieti [[...]] e li bevitori odiano quelli che non vogliono bere.

[5] Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 6, pag. 74.25: come dovemo noi intendere che Elli ama li buoni et odia li riei?

[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 37, vol. 1, pag. 296.6: I Padri odiavano [parimente] la plebe e i dieci officiali...

[7] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 16, 28-45, pag. 422, col. 2.13: Iacomo Rustiguci [[...]] ave una sí diversa e maliziosa mogliere che per quello impeto odiò ongne femena e tornossene ai maschi.

[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 11, pag. 633.2: ma odia e fuggi ogni persona quantunque sia cara o buona o bella o savia o dolce o amorevole la sua conversazione per sante cose, s'egli ti contraria la via di Dio.

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 232, par. 1, vol. 2, pag. 311.21: Scripto è: «ki male fa odia la luce»...

[10] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 14, pag. 54.6: gli buoni sempre amano gli buoni e odiano gli cattivi...

[11] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 21, pag. 83.27: Ora odiamo il mondo con ogni cosa sua e con ogni suo onore.

[12] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 118, pag. 158.6: Cui odia orgoglu, ama humilitati et povertati...

[13] Lucidario ver., XIV, L. 2, quaest. 6, pag. 113.11: Cum çò sia consa che Deo fece tute le conse e le bone e le rie, et è scrito che ello non odia nulla consa ch'eli fece, come devemo intendare nuy ch'elo ama li boni e odia li rei?

2.1 Pron. [Con valore rifl.].

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 60.3: ora udite dunque, come questi s' odia che forfae per lo suo folle talento...

[2] Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 1 [Penelope a Ulisse], pag. 314.3: Ai lassa, io penso tanti e diversi pensieri che io m'odio, non possendomene tenere ad uno.

2.2 Avere a noia.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 18, pag. 337.1: nelle cittadi ne le quali nonn à ricchezze alcune, è avuto invidia de' buoni da coloro ke non sono ricchi, e innorano li rei, e odiano le cose vecchie, e disiderano le cose nuove...

2.3 Estens. Lo stesso che evitare.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 36, pag. 47.21: Que cose de' odi[a]r lo rethor et en che maynera.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 12, pag. 480.11: Inde [[...]] occide il giovane Meneten, il quale indarno aveva odiate le battaglie: l'arte sua era essuta di pescare nei fiumi di Lerna...

3 Tenere qno in scarso conto; non preoccuparsi di qsa con la dovuta attenzione.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 40, pag. 452.16: chi desdegna de piagha esser curato, odia la sua salute.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.18, pag. 245: Si vol po' me venire, / la croce alta, decora - prindi con gran desire; / e te annichilire, - si vol me sequitare, / te medesmo odiare, - el prossimo adamato.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 11, pag. 632.25: Chi vuol venire dopo me e non odia il padre, la madre, moglie, figliuoli, frategli e parenti, e ancora l'anima sua, non puote essere mio discepolo.

[4] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), Che dixe David, vol. 1, pag. 180.3: ello è omicidiarie de Deo, zo che ello oze l'anima soa chi è Deo de Deo.

[u.r. 30.01.2022]