ODIATO agg./s.m.

0.1 hodïati, odiata, odiate, odiati, odiatissimo, odiato, udiato.

0.2 V. odiare.

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.).

0.5 Anche s.f. (odiata).

Locuz. e fras. essere in odiata 3.1.

0.6 N Doc.: cit tutti i testi.

0.7 1 Che è oggetto di odio. 1.1 Sost. 2 [Con valore attenuato:] che è oggetto di un sentimento di repulsione o fastidio. 3 Sost. Lo stesso che odio. 3.1 S.f. Locuz. verb. Essere in odiata: essere oggetto di odio.

0.8 Aurelio Malandrino 01.05.2020.

1 Che è oggetto di odio.

[1] Poes. an. tosc., XIII sm. (3), 2.4, pag. 224: chi ha mizura, / sua cura - dura - senpre in buono stato, / né ppuò regnar giammai in lui rancura: / turtura - tura - di vivere odiato...

[2] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 13.10: Serrea longo ad recordare ma solo lo planto de lo patre et de le sorelle de la morte de tanto barone udiato.

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 335.14: Tigrane re d' Armenia [[...]] [e] per sè avea fatte grandi battaglie col popolo romano, e Mitridate odiatissimo alla nostra cittade...

1.1 Sost.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 414, pag. 340: Io ve 'n sto in pactu, / k'yo li v'ermen legati. / Dayteme la Pigritia, e darim schacchu mactu / a ly nostri hodïati...

[2] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 129.7: Sogliono gli odii nella morte degli odiati finirsi...

2 [Con valore attenuato:] che è oggetto di un sentimento di repulsione o fastidio.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 182.2: I· riso fa l'uomo isgraziato e odiato, s'elli è soperbio o chiaro o maligno o furtivo o ismosso per male altrui.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 9, pag. 407.8: E tu, grande padre delli dèi, abbia misericordia di me, e co la tua folgore manda e trabocca questo odiato capo all'inferno, quando altrimenti non posso partire da me la crudele vita.

[3] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 19 [Ero a Leandro], pag. 624.4: Et intanto, però che 'l mare non è da potere ora notare, la mia mandata lettera consoli l'odiate dimoranze.

[4] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 209.18: non cessa l'amore occultamente muovere a la cosa amata per via di disiderio, onde interviene che in su questo occulto desiderio, per vertù d'esso, di subito si leva et apparisce ne la fantasia la imagine de la detta cosa amata et odiata.

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 237.23: Povertà è bene odiato, madre della santade...

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 496.12: lo vispristello, overo spiritello, è animale odiato e nocturno, orribile al viso...

3 Sost. Lo stesso che odio.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 4.14, pag. 13: nullo nemico trovete, onn'om sì è 'n amore; / tu solo 'l malfattore, - degno del tuo odiato.

3.1 S.f. Locuz. verb. Essere in odiata: essere oggetto di odio.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 4.10, pag. 13: la pena è 'n odiata, - la colpa en delettato.