0.1 hodii, hodij, hodio, hodiu, odhio, odi, odia, odie, odii, odij, odïo, odio, odiora, odiu, odiy, odj, oio, udio, uodio.
0.2 Lat. odium (DELI 2 s.v. odio).
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.);Stat. sen., 1298; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. sang., 1334; Pietro dei Faitinelli, a. 1349 (lucch.).
In testi sett.:Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342;Stat. vicent., 1348; Disticha Catonis padov., a. 1374; Stat. ver., 1380.
In testi mediani e merid.:Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. casert., XIV pm.; Gloss. tib., XIV m.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Nota i plur. neutri odiora in Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.) e odia in De li sengni, XIV m. (rom.).
Locuz. e fras. acquistare odio 1.3.1; acquistarsi odio 1.3.1; avere in d'odio 1.2.1; avere in odio 1.2, 2, 2.5; avere in odio a 1.2; avere odio con 1.2.2; avere odio in 1.2.2; aversi odio 1.2.3; cadere in odio 1.3, 2.3; cadere nell'odio 1.3; essere in odio 1.3, 2.3; fare odio infra 1.6.1; mettere in odio 1.4; mettere odio tra 1.6.1; mortale odio 1; odio cittadinesco 1.6; odio civile 1.6; odio corale 1, 2; odio mortale 1; odio privato 1.6; odio santo 2; odio speciale 1.6; portare odio 1.1, 2.2; portarsi odio con 1.1; prendere in odio 2.4; prendere odio contro 1.5;prendere odio in 1.5; tenere in odio 2.1; venire in odio 1.3, 2.3.
0.7 1 Sentimento di profonda avversione e ostilità verso qno. 1.1 Locuz. verb. Portare odio: lo stesso che odiare. 1.2 Locuz. verb. Avere in odio (a) qno: lo stesso che odiare. 1.3 Locuz. verb. Venire, essere in odio, cadere in / nell'odio (di qno): essere odiato. 1.4 Locuz. verb. Mettere in odio (da, di, a qno): far odiare (da qno). 1.5 Locuz. verb. Prendere odio in, contro qno: iniziare a odiare. 1.6 Sentimento o atteggiamento di rivalità o discordia tra due persone o tra due gruppi di persone (spec. dovuto a ragioni politiche). 2 Sentimento o atteggiamento di repulsione o fastidio verso una det. categoria di persone, uno stile di vita o un'entità astratta (spec. di natura peccaminosa). Locuz. verb. Avere in odio. 2.1 Locuz. verb. Tenere in odio. 2.2 Locuz. verb. Portare odio (rif. fig. alla Quaresima). 2.3 Locuz. verb. Essere, venire, cadere in odio: essere odiato. 2.4 Locuz. verb. Prendere in odio qsa: iniziare a considerare qsa con fastidio e avversione. 2.5 Estens. Locuz. verb. Avere in odio: rifuggire, evitare. 3 [Filos.] [Come principio del mondo, secondo la filosofia di Empedocle]. 4 Signif. non accertato.
0.8 Aurelio Malandrino 26.04.2020.
1 Sentimento di profonda avversione e ostilità verso qno.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 571, pag. 620: s'eu voig veder la Töa maiestate, / q'el me covien lassar la eniquitate / e l'odio e l'ira e la rea volontate...
[2] Doc. montier., 1219, pag. 49.11: se verun omo dela co(m)pa(n)gnia guaitasse l' un l' altro di ferite studevolem(en)te p(er) tollareli la p(er)sona p(er) odio k' elli avesse avuto cu·llui (e) elli -l ferisse...
[3] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 43, pag. 524: per amor no comovese la mente mia né 'l core, / pe[r] odio nuio blasemo, ni laudo per amore...
[4] Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.), 3, pag. 15, col. 1: L'amore di questo mondo è da fugire / più d'altra infermità hommo possa aere; / per ciò ch'è pessimo odio da morire / e fassi, per contradi, amore tenere.
[5] Gl Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 27, pag. 50.15: Odio è una malavoglienza d'animo inviziata.
[6] Poes. an. urbin., XIII, 39.68, pag. 622: Cun tucti i soi compangni dé vivar inn amore / e rrecessar da sene odio, ira e rrancore...
[7] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 263.4: Mentre ch'Elli fue in questo mondo una delle maggiori sue pene et passioni, anti la maggiore, era l'odio dei giudei, ma oggi è di tutti, se noi bene lo pensiamo.
[8] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), I, 36.3, pag. 220: l'ira genera odio e corrucza la mente...
[9] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 104, pag. 49: e granda meraveja è de questa gemma, / k' el n' è nesum ke odio en cor retegna...
[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 86.39, pag. 417: per lo peccao, sapjai / ch' ê la perfin inter esti frai / naxé tanto odio e rancor / e breiga chi dura ancor...
[11] Chiose a Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 3 [Briseide ad Achille], ch. H, pag. 375.26: q[u]esto fece per l'odio ch'ella portava al vecchio maestro del re...
[12] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 387, col. 2.19: Forte et arditamente s'escusava, dicendo che questo ge fecea alcuno seo male vicino per odio che gie portava...
[13] Pietro dei Faitinelli, a. 1349 (lucch.), 10.7, pag. 152: Odio, rancure, guerra ed onni empiezza / porrò giù contra quei che mi cacciorno.
[14] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 73.13, pag. 618: e 'l parlar cangirò come 'l desio: / ché nel loco d' amore odio se sède, / e peccato mortale ov' è mercede.
[15] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo Pater Nostro, vol. 1, pag. 145.5: A' in lo so cor rangura nì odio nì felonia a lo so p(ro)ximo...
[16] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 322, pag. 249.22: e multiplicò in tanto questo odio che, celebrando le femine quel sacrificio a Baco che si chiama «orgia» [[...]] co' marroni e co' rastri e con altri strumenti da lavorar la terra l'uccisono e isbranaron tutto...
[17] Disticha Catonis padov., a. 1374, I, 36, pag. 86.4: la ira inzendera udio e la concordia amore.
[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 182.27: tu dive sapere che de guerra non po' procedere may buono amore, nén da odio pote procedere caritate...
[19] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 89, comp. 15.3, pag. 82: Poy che Iunone nobile e magnificha / fu lusingata dal suo fratel caro, / di subito depose lo odio amaro / e conformosse a l'Inacha pacificha.
- [Personificato].
[20] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 27, pag. 50.9: quelli sono i detti Vizî che nascono di lei, che sono capitani delle schiere, e sono così appellati: Odio, Discordia, Ressa, Ingiuria...
- Odio mortale (anche in ordine inverso).
[21] Brunetto Latini, Pro Ligario (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 184.2: tu, Cesare, credesti dal cominciamento che quello fosse fuggire, non battaglia; né mortale odio, ma discordia tra cittadini...
[22] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 86.5: lo leonfante uccide istringendolo, ed è intra loro odiomortale...
[23] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 805.17: la fortuna, permutatrice de' beni mondani, tra' Frigi e gli Argivi, per la rapita Elena accese odii mortali e mosse inimichevoli armi.
[24] Poes. an. perug., c. 1350, 440, pag. 27: Ma l'aspro marte dentro a me ricupera / el mortal hodio sì ch'io dolente strido / vegiendo sua niquitia che me supera.
[25] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 2, vol. 2, pag. 55.20: Li cavaleri romani eranu zelanti di la signuria di lu loru imperaturi romanu et avianu mortali odiu contra li iudei...
[26] Tristano Veneto, XIV, cap. 292, pag. 263.23: io ssè ben che questa maravegia de questo corno ha quella ordenado per li soi inchantamenti per meter mortal hodio intro la raina Çenevre e lo re Artus.
[27] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 39, pag. 28.8: Questo idro hodia di mortale hodio la calcatrice.
- Odio corale.
[28] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 40.16, pag. 109: ma onor grande onrato / è mal ben sostenere, ben oprando / e via molto bene render de male, / amor d'odio corale.
1.1 Locuz. verb. Portare odio: lo stesso che odiare.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 21.30: l'uno si è non offenderlo eziandio nel cuore tuo, che ttu nogli porti odio né malivolenzia...
[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 167.29: Altr melanconich è chi caz in pessima suspition irrevocabelmente, e per nient porta odiy ay so amis e vituperay e confundey...
[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 28, pag. 137.37: e no portar odio a chi te bate e ferise e flagela contra De' e contra raxon...
[4] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 76.6: Li Arabi, [[...]] sapendu la valenticza di Serloni, lu quali multi fiati li molestava et fichili grandi dampni, li portavanu grandi odiu et mala vogla...
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 83.33: lo re Thelamone [[...]] sospecao perché quillo andava, che per lo premio lo quale illo appe de questa Exiona, che era in soa potestate, credea certamente che li Troyani portasserole odio...
- [Con rif. al comportamento degli animali:] pron. Portarsi odio con qno.
[6] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 81, pag. 92.20: [[La volpe]] se porta grande odio con uno animale che à nome tasso, e questo aviene per cagione de le loro tane; e per tale engegno enganna la volpe lo tasso e tolleglie la sua tana...
1.2 Locuz. verb. Avere in odio (a) qno: lo stesso che odiare.
[1] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 1, dist. 8, pag. 7.6: La femena Sovençe fiade À en odio Quello Lo qual Lo mario ama.
[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 33, pag. 30.4: Qualunque persona ama il comune dee avere in odio costui, perché crudelmente à questi sempre il comune inodiato.
[3] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 69.19: Po la morte de Ascanio Silvio filio de Enea tulle lo regno a la filia de Ascanio, lo quale Ascanio Silvio avea molto in odio.
[4] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 11, pag. 187.27: ciò certo è de magiore malitia che in la multitudine caggia, che in odio sieno avuti li amici et ai benfactori si rendano mali per beni.
[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 70, pag. 100.7: De zò podemo nu trar la seconda differencia, ke lo bon recthor si è da amar sì co homo vertuoso, lo tyranno è da aver en odio per contraria raxon...
[6] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 12, pag. 89.5: kistu episcupu Fulgenciu sì avia multu in odiu a lu re ki avia nume Totila...
[7] Lett. bologn., XIV pm., pag. 54.8: Molto è roverso cosa quando noi avemo in odio quelle persone ch' amano più la salute nostra che nui medesimi.
[8] Tristano Veneto, XIV, cap. 173, pag. 162.11: Galvan sè l'omo del mondo lo qual me ha in hodio plui cha homo al mondo...
- Pron. [Con valore rifl.].
[9] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis IIa, 152, pag. 295: Ivi quell' altro, al suo mal sì veloce: / Iphi, ch' amando altrui in odio s' ebbe...
- [Con rif. al comportamento degli animali].
[10] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 342.30: Il leone è animale lussurioso e disidera compangnia, cioè la leonessa, onde per lei à molto in odio il leopardo...
1.2.1 Locuz. verb. Avere in d'odio.
[1] Gloss. tib., XIV m., pag. 133v.5: odio is ivi itum p(er) avere in d'odio...
1.2.2 Locuz. verb. Avere odio con / in qno.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1421, pag. 73: Quelui c'à odio en autrui / Sì fai de l'un peccato dui...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 486, pag. 20: Ai subiecti no lese, anz ven da grand ossanza, / Aver in so segnor odio ni malvoianza...
[3] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 101.24: E per lo dicto de Tullia abe grande odio co lo socero k'era siniore...
[4] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 86.7: dunque bisogno, che l' uomo [[...]] con vergogna si vada ad accusare, come quando la persona hae odio con altrui, va dicendo male di lui, e raggravalo quanto puote.
[5] Stat. casert., XIV pm., pag. 61.13: Omne (con)frate che sente che accuno deli soy fratelli avesse odio co(n) patre o matre o co(n) fratre o co(n) autra p(er)sona, secretamente lu degia reprehendere como fratre...
1.2.3 [Con valore reciproco:] locuz. verb. Aversi odio.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 53.22: Le prime regine foro: Martesia e Lampedia e aveanosse hodio et l'una coll'altra se commattea.
1.3 Locuz. verb. Venire, essere in odio, cadere in / nell'odio (di qno): essere odiato.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 208.12: chi non sa dare el benificio, ingiustamente 'l domanda, anzi cade in odio.
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 23, vol. 4, pag. 82.15: Chè senza fallo tuo avversario è in odio, se tu dici che quello ch'egli ha fatto è contra diritto, e contra natura, e per suo grande orgoglio...
[3] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 14, pag. 50.1: quando lo largo elli non à più che donare, elli ne perde l' amore e sì ne cade in odio de le gente, ch' elli n' è cacciato via...
[4] Cronica fior. (Gadd.), p. 1303, pag. 99.23: il quale maestro Rinaldo venne in grande odio a' cherici, e fue per loro preso e tractogli gli occhi.
[5] Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 13, pag. 172.11: vui seré in odio a tuti (ço è a dir tuti v'averano invidia) per lo mio nome...
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 777, pag. 179: Mise in dubio la gente che li debia lassare. / Comensò ad venire in odio della gente...
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 10, cap. 83, vol. 2, pag. 558.6: quelli che tenieno lo stato e 'l governo della città n'erano caduti nell'odio e mal volere del popolo e de' mercatanti...
[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 88, S. Margherita, vol. 2, pag. 775.6: Costei [[...]], vegnendo a l'etade puerile, fu battezzata; e per questo era molto in odio al padre.
1.3.1 Fras. Acquistare / acquistarsi odio.
[1] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 43, pag. 822.12: non vuole che dispiaccia ove piacer dèi, non vuole che s' aquisti odio ove dee essere amore, però che colui potrebbe essere parente o amico...
[2] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 206.25: Allora lo tribuno comenzao ad acquistare odio.
[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 512.29: Ma ampo' dal'inferma non si' acquistado odio per li servisii; en la toa blanda sollicitudine sia modo.
[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 284.14, pag. 334: nimici son d'ogn'uom ch'al mondo nasce; / e chi con loro con più amor s'intrica / odio acquista che sempre rinasce.
1.4 Locuz. verb. Mettere in odio (da, di, a qno): far odiare (da qno).
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 180.3: Dalla persona delli aversarii se noi li mettemo inn odio o invidia o in dispetto.
[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 14, pag. 142.25: la congiura era fatta con falsi popolani, per sbandeggiare Giano e metterlo in odio del popolo.
[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 164.28: Quand'egli ci ha alcuna cosa a fare, ove si convenga mostrare alcuna asprezza, voi vi tornate a noi, per voi scaricare e noi mettere in odio del popolo minuto.
[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 6, pag. 543.15: ch'essendogli portato invidia da' cortigiani, [[questo romeo]] fu messo in odio al conte...
1.5 Locuz. verb. Prendere odio in, contro qno: iniziare a odiare.
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), Indice delle rubriche, pag. 595.9: Come lo re Peleus prese hodio e fellon[ia] [c]ontra Iason suo nipote...
[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 1, par. 3, vol. 1, pag. 68.12: Et comu usatu a mal fari et displachutu da lu ben fari, [[...]] cridendu ki Cristu non era Deu nè propheta, riprisu in paroli generali da Iesu Cristu, prisi odiu in la persuna di Cristu...
1.6 Sentimento o atteggiamento di rivalità o discordia tra due persone o tra due gruppi di persone (spec. dovuto a ragioni politiche).
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 26 (88), pag. 249.7: E p(re)ge(m)mo p(er) lo loro honore quilli che avera(n)no la ve(n)tura d'aleçere, anche no scia opo ch'elli denno essere bene p(re)gati, che remosso odio, amore, timore, p(re)go (e) spetiale proe o da(m)pno loro o altrui...
[2] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 9, pag. 148.12: Et ne la decta electione fare, non guardare odio, amore, prezzo o prego d'alcuna persona.
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 43, vol. 3, pag. 379.13: Questa virtù sormonta l'aspre cose, che in ciò che l'uno è cavaliere e l'altro mercatante, l'altro lavoratore, il procaccio dell'uno impedisce il guadagno dell'altro, le guerre e gli odii nascono...
[4] Stat. fior., 1310/13, cap. 4, pag. 17.33: E udire le proposte e le spositioni che si diranno per li rectori overo per alchuno di loro, [[...]] ogni altra cosa fare e liberamente adoperare che a fortificamento e mantenimento de la detta arte e compagnia conosceranno da fare, rimosso odio, amore, prezzo, preghiero overo paura.
[5] Stat. pis., 1321, cap. 95, pag. 276.32: Ai quali, et ciascuno di loro, comandrò per saramento, che 'l dicto officio bene et lealmente faciano, et adoprino sì per l'una parte come per l'autra, non pognendo mente a odio u amore, pregio u preghi.
[6] Stat. assis., 1329, cap. 11, pag. 174.30: ciaschuno sia tenuto, ne la electione predicta e ne l'altre electiune, temore, amore, odio, overo favore posposte, solamente coloro nominare i quagle a suo giudicio reputarà milglure.
[7] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 8, pag. 64.29: Quale cittade è si ferma, o quale cosa è nel mondo sì stabile che per gl'odii et per le discordie non vegna meno?
[8] Stat. sang., 1334, 30, pag. 120.2: che lo sensale de l' arte de la lana debbia andare con tutti e mercatanti che volesseno comprare panni, ciò è con tutti forestieri, e mostrarli e panni per la terra di San Gimignano lealmente, cessando odio, amore, preçço o prego se none lo salario ordinato per l' arte.
[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 155.8: Fatiuolo da Montone ucise Fortebraccio da Montone e tutta la sua famegla, egl quagle avéno fatto pace, per alcuno odio el quale era fra loro.
[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 73.26: son gli homi divisi per odio o per amor de parte, çaschaun vol render cambio a chi l'à offexo...
[11] Stat. vicent., 1348, pag. 13.20: farò scoder li bandi o pene, et le farò scrivere in libro, e nissuno offenderò per odio, nè subleverò per amicitia.
[12] De li sengni, XIV m. (rom.), 9, pag. 357: Serraco bactalglie, lite et discordia / e 'nfra lli populi questioni, / et consurgerà la gente in odia / contra l'altra ad gran terror...
[13] Stat. ver., 1380, pag. 406.31:item de quello che igi havesso fato o comesso i(n) li soi reçime(n)ti sciente, maliciosa e dolosamentre, forçe, engani osio barata(r)ie o extorsio(n)e come p(er) p(re)xio o p(er) pregi o p(er) amoro o p(er) odio...
- Odio civile, cittadinesco.
[14] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 13, pag. 257.8: la quale [[città]] se non continuasse le guerre, e vivesse pacificamente tolti via li odj cittadineschi, sarebbe ampissima di numero d'uomini...
[15] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 2, cap. 54, vol. 1, pag. 287.4:. Avenne, com'è usanza del nostro Comune, acciò che 'l buon consiglio non fosse sanza difetto di singulare overo cittadinesco odio, che nel Mugello furono per loro fatte disfare alquante tenute forti...
[16] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 53.46, pag. 73: Et se cosa di qua nel ciel si cura, / l'anime che lassù son citadine, / et ànno i corpi abandonati in terra, / del lungo odiocivil ti pregan fine...
[17] Astore da Faenza (?), Certo mi par, a. 1397 (tosc.), 11, pag. 318: a' tuo' be<i> detti vo' fare uno <a>roto, / che sopra ogn' altro mal<e> quel è piú infesto / dove l' odiocivil<e> regnar<e> si vede...
- Odio privato, speciale: accesa rivalità di un singolo individuo nei confronti di una persona o di un popolo.
[18] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 19 (74), pag. 244.4: lo scandalo che è i(n) la n(ost)ra t(er)ra s'amo(r)ti, e de questa favilla no sea fogo d(e) malivolentia e d'odio spetiale.
[19] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 16, pag. 108.25: quando la necessità viene, abbandona catuno la propria utilità e gli odii speziali, e intende alla utilità del comune.
[20] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 82, pag. 174.11: Anze laveno le soe mane in lo sangue de li peccadori, se illi lo fano per amore de la iustixia e no per altra malvoianza ni per odioprivado.
[21] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 2, pag. 275.18: Le quali nimistadi Emilio puose giù in campo quando elli furono insieme fatti censori, stimando che non si convenìa, che per ispeciali odii si discordassero coloro, li quali erano...
[22] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1341 (pis.)>, cap. 10, pag. 220.9: che tale cosa ci pare fare per zelo di giustizia, che la facciamo per odio privato...
[23] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 8, cap. 18, pag. 316.20: Scipione negò a lui essere alcuno privato odio col Cartaginese, il quale egli parlando finisse...
1.6.1 Fras. Fare odio infra qno e qno altro, mettere odio tra qno e qno altro: seminare discordia.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 200.27: Gaio Gracco e Marco Fulvio [[...]] per desiderio de avere la sinioria, saliero in superbia et presero ad sollecitare e ad fare hodio infra lo populo e li granni...
[2] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 200.37: Caio Gracco e Marco Fulvio molto adiutaro la repubrica a la guerra di Cartagine, ma per desiderio di regnare insuperbiro e presero a mettere hodio tra 'l popolo e grandi...
2 Sentimento o atteggiamento di repulsione o fastidio verso una det. categoria di persone, uno stile di vita o un'entità astratta (spec. di natura peccaminosa). Locuz. verb. Avere in odio.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 23, pag. 151.13: neun uomo unque la sua carne ebbe i(n)n odio, ançi la nutrica...
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2, pag. 272.13: sei sono le cose che àe in hodio lo Signore: la lingua bugiadra, lo cuore discorevile ali mali pensieri che proferisceno bugi[a]...
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 10, pag. 105.21: Il filosafo dice che [[...]] odio ed invidia sono generalmente malvagi, se ciò non fusse odio dei mali e dei vizi...
[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 190.11: Questo in tute chosse fo rio, ma ampò lu fo savio in arme; lu ave in odio li poveri, e ali Cristiani lu de la septima persecucion.
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 6, pag. 139.13: Como pò esse ke Deo à in od[i]o li peccadori e ama li iusti...
[6] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 273.6: S'ella sarae nella villa e dirà: - Vieni! -, va' tosto, però che Amore hae in odio i pigri.
[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 29.1: Quella, ch'avea in odio il matrimonio come 'l peccato, copria la bella faccia di rossore di vergogna...
[8] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 96.23: penitenzia è piagnere li peccati fatti con odio di loro...
[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 11, pag. 633.7: Conviensi avere in odio le laude umane, lusinghe...
[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 82.17: In quista guisa la virtuti avi custumatu di aviri in odiu li vili homini.
[11] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 144.23: Quel guarzone suol seguitar pigritia e ha in odio li faccenti..
[12] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 175.6: e così dee avere in odio la rêtà, la malizia e 'l vizio.
[13] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 533.11: io ho in odio quella che saucia le boche cum le onghie e che empiaga li braçi cum l'ago...
[14] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 32, 16-24, pag. 807.34: Invidia è odio dell'altrui felicità...
[15] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 188.31: el dicto Optaviano tanto avea in odio la guerra et amava la pace...
- Odio corale.
[16] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1363/68?] 23, pag. 348.5: nuda confessione delle colpe e de' difecti e ofensioni; corale odio dell'umane lode e del nome della scienzia e della sanctitade...
- Odio santo: avversione contro la propria concupiscenza.
[17] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 3, pag. 30.15: Ma odio santo contro a se si è, quando, come già è detto, l' uomo per zelo di Dio si dispiace, e affligge, facendo penitenzia, e giustizia di se...
[18] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 63, pag. 116.13: l' umilitá esce del cognoscimento e odiosanto di se medesimo, cioè della propria sensualitá.
2.1 Locuz. verb. Tenere in odio.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 34.1: ogne dimoranza è tenuta in odio; ma fa l'uomo savio.
2.2 Locuz. verb. Portare odio (rif. fig. alla Quaresima).
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 246.29: in la tua piçola d(e)mora(n)ça se fa multi mali (e) iniquità, e ta(n)to è' tediosa e fastidiosa che tuti te po(r)ta odio e desidrano che te(n) debia tornare.
2.3 Locuz. verb. Essere, venire, cadere in odio: essere odiato.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 30.9: per la qual cosa cadde eloquenzia in tanto odio et invidia che gli uomini d' altissimo ingegno [[...]] si ritrassero ad alcuno altro queto studio.
[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 13, pag. 103.18: Etia(n)dio al p(ro)ximo suo lo povero èe i(n)n odio...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 4.7, pag. 13: Solo la colpa è 'n odio a l'anema ordenata, / e la pena gli è gaudio...
[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 56.1, pag. 174: Ogn'altra carne m'è 'n odio venuta / e solamente d'un becco m'è 'n grado...
[5] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 222.8: Ovidio venne in tanto odio de le donne, che mai i· lor grazia reddire non poté...
[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 66.6, pag. 204: Se 'l sol discende, con invidia 'l miro, / [[...]] / mi viene in odio, e cresce le mie pene...
[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 34, pag. 122.10: quello che Isotta voleva, Tristano lo desiderava; e quello che spiaceva a l'uno, a l'altro gli era in odio...
[8] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 78, pag. 206.16: La vita cade in odio di se medesima per pigrizia, e per ozio.
[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 206.1, pag. 262: S'i' 'l dissi mai, ch'i' vegna in odio a quella / del cui amor vivo...
2.4 Locuz. verb. Prendere in odio qsa: iniziare a considerare qsa con fastidio e avversione.
[1] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 28, 61-75, pag. 593, col. 2.22: Qui vol dire l'A. che vegendo la preditta Contessa tanto li piaque, ch'el prese in odio quel fiume che li trameçava...
2.5 Estens. Locuz. verb. Avere in odio: rifuggire, evitare.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.8, vol. 1, pag. 208: Non han sì aspri sterpi né sì folti / quelle fiere selvagge che 'n odio hanno / tra Cecina e Corneto i luoghi cólti.
3 [Filos.] [Come principio del mondo, secondo la filosofia di Empedocle]. || Att. solo nei commentatori danteschi.
[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 131.14: Empedoclès, il quale, sí come per molti altri filosofi diverse credenze dell'universo s'intendéro, cosí questa per lui cosí fatta si tenne che solamente per gli alementi il mondo si reggesse, e che tra loro si prendesse due diversi principî, cioè odio e amore...
[2] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 12, pag. 221.20: un filosofo, nome Empedocles [[...]] puose che 'l mondo si reggeva a caso e a fortuna; e che tutte le cose si reggeano da due principj, cioè da amore e da odio...
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 196.30: certi savi, quando vòlsaro fare operazione de guerra o d'odio o de batallia, convocavano li spiriti de Marte...
[u.r. 04.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]