0.1 escomentò, excomentaro, isgomenta, isgomentare, isgomentaro, isgomentata, isgomentate, isgomentati, isgomentato, isgomentò, isgomentóno, scomenti, sgomenta, sgomentandolo, sgomentandosi, sgomentano, sgomentar, sgomentare, sgomentaro, sgomentarono, sgomentasse, sgomentasti, sgomentata, sgomentate, sgomentati, sgomentato, sgomente, sgomenti, sgomentiamo, sgomentino, sgomento, sgomentò, sgumentar.
0.2 Lat. volg. *excommentare (DELI 2 s.v. sgomentare).
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).
0.7 1 Rimanere profondamente turbato di fronte a qsa di inaspettato o inquietante (al punto da diventare incapace di reazione). Anche pron. 1.1 Abbattersi moralmente. Estens. Scoraggiarsi e distogliersi (da un proposito). Anche pron. 1.2 Rimanere fortemente impressionato (anche pron.). 2 Incutere molta paura, turbare profondamente.
0.8 Irene Falini 28.02.2019.
1 Rimanere profondamente turbato di fronte a qsa di inaspettato o inquietante (al punto da diventare incapace di reazione). Anche pron.
[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 66.5: de questa bataglia li Romani isgomentaro sì che non ardiano poi de combactere con Anibal.
[2] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 4, pag. 123.4: quando li monaci l'udino, ebbeno sì ismizurata paura e isgom(en)tóno sì forte che no(n) sapiano che ssi fare.
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 385, pag. 410.32: Ellino si tenghono tutti per orfani e per povari, quand'eglino non v'ànno co· lloro a lo stormo, ché più si sgomentano quando non veghono vostro scudo.
[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 529.20: Giognendo Anibalo, el buono Scipione li se fece contra e per prima giunta li diede una gran rotta dove molta gente perdecte Anibalo e perciò molto sgomentò.
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 28, pag. 188.2: quando viene lo tempo della persecuzione sgomentano e diventano vili e debili.
[6] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 25.2, pag. 44: L' uom che per Cristo l' arme a croce porta, / e quando vien a battaglia sgomenta, / non fede viva par ch' abbia, ma morta, / e di Jesu ben, come dee, non senta.
1.1 Abbattersi moralmente. Estens. Scoraggiarsi e distogliersi (da un proposito). Anche pron.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1404, pag. 225: e non vo' che sgomente / se più che sia ragione / despendi a le stagione...
[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 2, pag. 61.8: Esso non de ciò escomentò, ma confortò el fratello dicendo lui...
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 43, vol. 3, pag. 385.14: Però può intendere ciascuno, che chi temperanza e fortezza mettono al sedio di giustizia, egli lo tiene sì fermamente, che non è in orgoglio per prosperità, nè non isgomenta per avversitade.
[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 10, pag. 275.34: Allegrati, amico, e non ti sgomentare...
[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 79.6: quando Dio non ci esaudisce così tosto, come noi vorremmo, non ci dobbiamo perciò sgomentare, ma pur perseverare nel prego...
[6] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 255.7, pag. 287: O fresca rosa aulente e giuliva, / per cui la vita mia gran pena porta, / deh, non ti sgomentar, né aver paura, / ché tu puo' star con meco ben sicura.
[7] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 12, pag. 38.1: non mi sgomento d'adimandare, in questa mia avversità, consiglio e conforto a voi, amici miei e parenti...
[8] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 18, pag. 57.21: padre, non ti isgomentare, che l'agnolo mi disse che di qui a cinque giorni e mezo tu guarresti.
1.2 Rimanere fortemente impressionato (anche pron).
[1] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 94.45: (Con)noscendo che né fuoco né altro no li potea fare male, meravilliónosi molto (et) lo giudice fu molto isgom(en)tato...
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 34.1, pag. 578: Ma tu, come sì forte ti sgomenti / pensando che così notabil cosa, / come è Emilia...
[3] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1473, pag. 77: Molto foro esmaruti / de li miracoli c'avea veduti, / et, lo [tremoto] sentito, / quando lo mondo se mosse tutto, / fortemente excom[en]taro...
2 Incutere molta paura, turbare profondamente.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.60, vol. 2, pag. 233: Io veggio tuo nepote che diventa / cacciator di quei lupi in su la riva / del fiero fiume, e tutti li sgomenta.
[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 61, vol. 1, pag. 218.31: per sua grande costanza isgomentò sì duramente i tribuni e la plebe... || Cfr. Liv., II, 61, 7: «tribunos obstupefecit et plebem».
[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 197.25: niuno romore o di lui o del circustante popolo ti sgomenti, ma sanza niuna paura ti mostra vigoroso...
[4] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 25, pag. 248.10: de' maggiori inganni, o ingegni, ch'abbia il diavolo, si è di sgomentare altrui...
[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 62, terz. 75, vol. 3, pag. 195: E la gente fuggita per temenza / nella Città cominciaro a 'nfermare, / di che ci nacque grande pistolenza; / talchè per non volere sgomentare / gl' infermi, niun morto si bandía, / e le campane fer senza sonare.
[6] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Mc 3, vol. 8, pag. 405.11: [7] E molto faceva isgomentare i regni de' suoi nemici...