0.1 ispaventosa, spaventosa, spaventose, spaventosi, spaventoso, spaventoxe. cfr. (0.6 N) spavinturu.
0.2 Da spaventare.
0.3 Quindici segni, 1270-90 (pis.): 1.
0.4 In testi tosc.: Quindici segni, 1270-90 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).
In testi sett.: Disticha Catonis venez., XIII; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Lucidario ver., XIV.
0.6 N La forma spavinturu di Mascalcia G. Ruffo volg., pag. 574 è un errore per spavintusu, lezione testimoniata dal ms. Harley 3535 della British Library, collaterale quattrocentesco (consulenza di Marco Maggiore).
0.7 1 Che incute molta paura. 1.1 [Con valore iperbolico:] che impressiona fortemente, straordinario. 2 In preda a una forte paura. 2.1 [Con valore attenuato:] pieno di incertezze, timoroso. 2.2 [Con valore iperbolico:] fortemente impressionato e stupito.
0.8 Irene Falini 12.02.2019.
[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 212, pag. 256, col. 2: L'octavo giorno serà doctoso / e sopra tucti spaventoso, / che -l mare sì forte crescerà / che grande cosa allor serà...
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 6, pag. 17.6: paura vo' ch'abbiate di molte terribili e spaventose cose che sentirete e vedrete stando nel mondo...
[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 70.39: nella serpe à due cose, ch' ella è spaventosa di vista ed è velenosa, ed è animale che inpaurisce molto li huomini...
[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.12: in quel gran deserto terribel e spaventoso onde no pochie maie nasser alcuna cosa da viver...
[5] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 12, pag. 189.1: Quando li mali homini moro sì se ascenbla deli diavoli grande compagnie intorno de loro, e sono molto laidi a veder-li, ch'eli à molto spaventoso guardamento...
- [Detto della paura, con tautologia].
[6] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 85-88], pag. 57r.24: et la nocte vien in li ochi, çò è le tenebre viene in li ochi, nasciude dala spaventosa paura. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
1.1 [Con valore iperbolico:] che impressiona fortemente, straordinario.
[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), Indice rubr., pag. XLI.2: Della grotta di Napoli, e che non paura, ma una maraviglia spaventosa cade in uomo savio...
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 29, vol. 6, pag. 484.20: [14] e però io aggiugnerò questo, ch'io farò maravigliare al populo, e sarà grande miraculo e spaventoso...
[1] F Dini, Mascalcia, 1352-59 (fior.): ànno un vitio questi chavagli o ronzini, generalmente: che sonno spaventosi, e lla chagione si è perché gli chastrano e sfregiano... || Boano-Bertoldi-Vitale Brovarone, p. 94.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 248, pag. 215.25: quella responde tuta tremando chomo spaventosa...
[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 296, pag. 266.5: E Tristan, lo qual tanto era smarido et spaventoso qu'ello non savea ciò qu'ello devesse dir...
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 1, L'Avvento, vol. 1, pag. 15.14: tutti gli uccelli si raguneranno ne' campi, catuna schiatta per sé, nel suo ordine, non mangiando, né beendo, ma spaventosi aspettando l'avvenimento del giudice.
2.1 [Con valore attenuato:] pieno di incertezze, timoroso.
[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XVI, ep. 90, pag. 55, col. 3.32: Ma nnoi, che siamo vestiti di porpore, siamo spaventosi e pieni di sollecitudine che cci tempesta e pugne co' suoi strali. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 278, pag. 250.9: Et quando lo re Marcho vete queste chosse, ello fo plui dollente e plui spaventoso qu'ello non soleva...
[3] Esopo ven., XIV, cap. 38, pag. 36.2: Lo timido omo e lo spaventoso si prende baldeza e ardimento alcuna fiata contra l'ardito omo...
- Sost.
[4] Disticha Catonis venez., XIII, L. 4, dist. 43, pag. 84.17: Tu sospicioso vardaràs, né tu no sis misero tute le ore; inperçò ke la morte sì è covignivole a li spaventosi et a li sospeciosi. || Cfr. Dist. Cat., IV, 43: «Quia mors / est aptissima / timidis / et suspectis».
2.2 [Con valore iperbolico:] fortemente impressionato e stupito.
[1] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XII, pag. 504.24: Perché t'insuperbisce il cuore tuo? E perché, quasi come pensassi grandi cose, hai gli occhi spaventosi? Spesse fiate adiviene che la mente degli uomini giusti si leva tanto in contemplazione dell'alte cose, che quasi la loro faccia di fuori pare sbalordita. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 344, pag. 309.10: E quando elo have dito queste parole, elo li vene anguosia et chacié çoso da chavalo in terra, et sì revene amantinente cussì chomo s'elo vignisse da dormir. Et quando elo se vete chussì cazudo, elo ne fo tuto spaventoso a maravegia.