SPICCHIO s.m.

0.1 ispichio, ispilchi, spicchi, spicchio, spigi.

0.2 Lat. spiculum (DELI 2 s.v. spicchio).

0.3 Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 4.

0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.5 Locuz. e fras. a spicchi 3.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ciascuna delle parti, rivestite da una sottile pellicola, in cui è suddiviso il bulbo di piante della famiglia delle Liliacee. 1.1 Estens. [Rif. alla cipolla e alla cipolla squilla:] il bulbo stesso. 2 Seme di frutti a guscio; [gen.:] seme ricoperto da un involucro. 3 Ciascuna delle parti in cui si possono tagliare per lungo frutti di media grandezza. Locuz. avv. A spicchi. 4 [Gioco] Ciascun settore in cui è suddivisa una tavola da gioco. 5 [Rif. a un luogo:] porzione di superficie, zona.

0.8 Irene Falini 04.05.2020.

1 Ciascuna delle parti, rivestite da una sottile pellicola, in cui è suddiviso il bulbo di piante della famiglia delle Liliacee.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 109.17: i gigli già posti governeremo con grande diligenza, levando loro li spicchi piccioletti che nascono loro dintorno... || Cfr. Palladio, Op. Agr., III, 21, 3: «minores bulbulos sauciemus».

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 63, vol. 2, pag. 288.3: Il Giglio si pianta del mese d'Ottobre e Novembre in terra grassa e ben lavorata, e prendonsi gli spicchi suoi ovvero bulbi, cioè cipolle verdi o secche, al modo che si fa degli agli... || Corpus OVI. Cfr. Cresc., Liber rur., VI, De lilio: «nam accipiunt spici sive bulli eius virides vel siccis».

[3] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 6, cap. 122, vol. 2, pag. 335.5: se gli spicchi degli agli si metton nella cipolla pertugiata e si piantano sopra la terra, diventeranno scaglioni. || Corpus OVI. Cfr. Cresc., Liber rur., VI, De scalongue: «spicula allei».

[4] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 45, pag. 25.7: Togli cennamo intero, e gengiove e garofani e çafferano e pepe alquanto, e alquanti spicchi d'agli...

[5] Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 189.2: Togli 1/2 barba di giengiovo e xij mandorle monde e uno ispichio d'aglio...

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 314, pag. 347.8: in Babillonia se truova uno ayo, el qualle no fa spigi.

1.1 Estens. [Rif. alla cipolla e alla cipolla squilla:] il bulbo stesso.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 15, pag. 149.1: Alcuni mettono i ramuscelli da porre nella fava schiacciata, o in spicchio di cipolla... || Cfr. Palladio, Op. Agr., IV, 9, 14: «bulbo».

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 158.20: Alcuni dicono, che fendendo lo spicchio della cipolla squilla, e mettendovi entro stretta e legata la pianta del fico, e così sotterra piantandola, fia grande prode. || Cfr. Palladio, Op. Agr., IV, 10, 25: «squillae bulbo».

2 Seme di frutti a guscio; [gen.:] seme ricoperto da un involucro.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 14, pag. 243.2: Di questo mese intorno a calen d'ottobre ovver del mese di febbraio si seminan le tubere, di polloni, ovver di noccioli, ovver de' suoi spicchi... || Cfr. Palladio, Op. Agr., X, 14, 1: «nucleis».

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 12, pag. 257.7: Il maschio dicono esser quella [[scil. castagna]], la quale ha sotto 'l guscio, quasi come granelli, spicchi per lungo.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 14, pag. 263.7: il vino feculento diventa incontanente chiaro, se VII granella, ovvero spicchi di pina metti in uno staio di vino... || Cfr. Palladio, Op. Agr., XI, 14, 12: «pini nucleos».

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 275.19: Dicono i Greci, che nascono le pesche scritte, se quando è posto il nocciolo, di po' VII dì quando comincia ad aprire e apresi, si tolga, e aprasi, e scrivasi nello spicchio con cinabro quelle lettere che ti piace; e poi racconcio, ristringi i gusci, e risotterra. || Cfr. Palladio, Op. Agr., XII, 7, 3: «nucleos».

[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 18, vol. 2, pag. 161.7: d'una corba di noci si fa la terza parte di spicchi, dei quali si fanno libbre quindici d'oglio, se gli spicchi son buoni. || Corpus OVI. Cfr. Cresc., Liber rur., V, De nuce: «tertia pars nucleorum».

3 Ciascuna delle parti in cui si possono tagliare per lungo frutti di media grandezza. Locuz. avv. A spicchi.

[1] f Poes. an. Rendendo gratie, XIV/XV (tosc.), 59, pag. 8: Appioni e calamagnie e mele roxe, / appiuole e malateste e mele a spicchi... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4 [Gioco] Ciascun settore in cui è suddivisa una tavola da gioco. || Il rif. è al ludus duodecim scriptorum.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 325.9: è una generazione di giuoco recato con suttile ragione in tanti spicchi, quanti mesi hae il trascorrevole anno. || Cfr. Ov. Ars am., III, 363-364: «Est genus, in totidem tenui ratione redactum / Scriptula, quot menses lubricus annus habet».

5 [Rif. a un luogo:] porzione di superficie, zona.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 22.38, pag. 246: Indi si mosse e io li tenni doppo / pur per lo giogo in verso un altro spicchio, / che n'era per la strada di rintoppo.