0.1 tenerele, tenerella, tenerelle, tenerelli, tenerello.
0.2 Da tenero.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Simone da Cascina, 1391/92 (pis.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?).
0.7 1 Morbido e delicato. 1.1 Sost. Persona di animo sensibile. 2 [Dimin. con sfumatura affettiva:] molto giovane. 2.1 [In contesto fig., detto della rosa:] nato da poco.
0.8 Aurelio Malandrino 01.08.2017.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 114, pag. 81: De mi fi aqua rosa, la qual met le polzelle / Sor le söe bel face per ess plu tenerelle...
[2] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 947, pag. 53: E le soe carne è tenerele / Sì ardea como faxele.
[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 6.14, pag. 70: Anzi, più fiero ricercava dove / Compiuto avea lo 'mbusto tenerello / Del dilicato corpo in mesi nove.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 93, S. Cristina, vol. 2, pag. 811.23: Allora lo padre le fece radere le carni con unghiali e dirompere le sue membra tenerelle...
[5] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 16, pag. 106.24: Acompagnosi la pace e la santa gelozia, perché la santa gelosia, cacciando ogna odio, cerca pace, e vantonosi donare fasce, colle quale le membra tenerelle si potesseno stringere e fasciare.
1.1 Sost. Persona di animo sensibile.
[1] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XXIV, cap. 26, pag. 315.10: il regno di cielo non è tolto da' pigri, né da' negligenti, né da' dilicati, né da' tenerelli, ma quelli che si fanno forza il pigliano. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2 [Dimin. con sfumatura affettiva:] molto giovane.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 9.18, pag. 34: Così è questa l' età dove puote / La sua tenerella testa / In sè far radicanza...
[2] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. II, pag. 22: Adunque, o Re Oete, quale ardire t'indusse, che tu consentissi il fianco della tenerella pulcella essere allato dello strano uomo?
[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 60.9, pag. 103: Io cominciai nel mondo nova septa / e novel voto di verginitate, / essendo tenerella e giovenetta...
[4] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 25.9, pag. 109: Amore e 'l mondo e l'età tenerella, / donna, ti fa la scusa...
[5] Esopo ven., XIV, cap. 21, pag. 21.20: «Questo lino [[...]] ne menaza de prenderne a' ligami e a' lazi, onde e' ve conseio che nui lo dobiamo cavare fuora domentre tanto ch'elo è tenerello e inanci ch'elo faza raise ferma in terra».
- Sost.
[6] Poes. an. tosc. or., XIV, [68].15, pag. 81: Ben t'ànno amato - già li giovenelli / ch'ài lo cor basciato - a li tenerelli / ben gli ài rinovato...
2.1 [In contesto fig., detto della rosa:] nato da poco.
[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 46.27, pag. 565: Va, canzonetta novella, / saluta la più amorosa, / quella rosa tenerella...
[2] f Poes. an. (ed. Spampinato Beretta), XIII (tosc.), disc. 2.57, pag. 809: Sento da vo', bella, / rosa tenerella, / non mi si ribella / vostra amanza... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[3] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.25, pag. 146: la tua persona in quella forma stava / qual rosa tenerella, che al sole / ancor le fronde sue non manifesta...