SACERDOZIO s.m.

0.1 sacerdocij, sacerdocio, sacerdociu, sacerdose, sacerdotio, sacerdozii, sacerdozio, sacierdoce, sacierdose, sacierdotia.

0.2 Lat. sacerdotium (DELI 2 s.v. sacerdote).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1 [10].

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); De regno volg., XIII ex. (aret.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. casert., XIV pm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. sommo sacerdozio 1.

0.7 1 [Eccles.] Prerogativa dell'amministrazione del culto; dignità o ufficio sacerdotale.

0.8 Sara Natale 09.06.2020.

1 [Eccles.] Prerogativa dell'amministrazione del culto; dignità o ufficio sacerdotale.

[1] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 15, pag. 196.14: Ma nella Nova Leggie lo sacerdotio è più alto, per lo quale li omeni sono dati dai beni celestiali...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 41.33: La cura del regimento commesso a noi, et la grandeza et alteza de la dignità imperiale [[...]] richegono che la spada materiale divisa dal sacerdotio [[...]] sia exguainata adverso li inimici de la fede...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 44.30: però che inante la morte di Bonifazio nell' uffizio del sacerdozio finì la vita sua.

[4] Stat. casert., XIV pm., pag. 63.7: et se ncze fosse quale chi sacerdote, una più p(er) lo sacerdocio...

- [Rif. a culti pagani].

[5] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 15, pag. 196.8: Però donqua ch'el sacerdotio dei gentili et tutto coltivamento de l'idoli era per temporali beni aquistare...

[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 10, cap. 8, vol. 2, pag. 381.6: Ma perchè parlo io in tale maniera, come se li patricii avessero in loro balìa tutti li sacerdozii...

[7] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 223.5: Elli accrebbe i termini de' confini di Roma, e le solennitadi de li dii accrebbe di nuovo sacerdozio...

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 103.32: Ca tutti quilli, qui aviannu avutu hunuri di alcunu officiu, s'assitaru dananti di lur porti standu aperti, supra di lur faldistolij cu li altri signali di li officij li quali issi aviannu avuti, oy eciandeu sacerdocij.

[9] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 25.5, pag. 114: Là era Egisto ancor, che per iscusa / del sacerdozio non andò a Troia...

- [Rif. al culto giudaico].

[10] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 5, pag. 362.16: E abbiendo con iscuri certi prencipi della terra de' Giuderi percossi, Ircano in su la segnoria del sacerdozio ripuose, e Aristobulo ne menò a Roma pregione.

[11] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 42, pag. 117.7: E trovase c'un gentil homo, lo quale ebe nome Fines, nepote d'Aron, accesso de l'amor de Deo, occise una peccatrice e quello ke fornicava cum ella, per la qual cosa lo [nostro] signor Deo li fece pacto de perpetual sacerdotio.

[12] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 38, pag. 92.4: ebbe invidia e seminò tanta scisma nel campo, ch'ebbe seco ducentocinquanta de' maggiori leviti, alli quali egli diceva che a loro si conveniva più lo sacerdozio, che ad Aaron.

- Sommo sacerdozio: ufficio della massima autorità religiosa del giudaismo, operante nel Tempio di Gerusalemme, che consisteva nell'amministrazione della giustizia secondo la legge giudaica.

[13] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 19, pag. 351.12: Questo Jansone del popolo giudeo ad Antioco re, temporale Signore e occupatore del popolo d'Israel, domandòe il sommo sacerdozio...

[14] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 318.21: Antioco, re de Ierusalem, per moneta dede el sommo sacerdotio a Iasone...

[15] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 14, Epifania, vol. 1, pag. 177.6: Onde però che Gerusalem era città reale e ivi era il sommo sacerdozio...