SCANDALIZZATO agg./s.m.

1 Indignato da una condotta o da una situazione ritenuta immorale o ingiusta.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 4, cap. 38, pag. 288.14: sì che quelli che avevano vedute le sue buone opere non rimanessero quasi scandalizzati se non avesse Dio mostrato alcuno segno per uomo di tante elemosine e di così santa vita...

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 189.19: E però sappiate, che poichè voi Giudei non ricevete questo Salutare e questa salute, Iddio ci manda a nunziarlo, e profererlo a le genti pagane, e eglino lo riceveranno. La quale parola gli Giudei non intendendo, turbati e scandalezzati molto si partiro, fra se stessi cercando e disputando di questo fatto.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 4, cap. 43, pag. 271.1: sì che queli, chi aveam viste le suo bone overe, non ne romanesem quasi scandaliçai se Dee non avese mostrao alcun segno per omo de tante limosene e de sì santa vita...

[4] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 28, vol. 9, pag. 772.11: [29] La quale parola li giudei non intendendo, turbati e scandalizzati si partirono, molto fra sè stessi cercando e disputando di questo fatto. || La lezione volgare costituisce una giunta rispetto al testo latino.

1.1 Spazientito, irritato.

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1363/68?] 23, pag. 332.29: Onde i reprobi peccatori non possendo sostenere l'odore della vostra semplicità e purità, iscandalezati vi perseguitano.

[2] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 8, pag. 86.13: E se noi [[...]] pur picchieremo e chiameremo e pregheremo per l'amore di Dio con grande pianto che ci apra e mettaci pur dentro, e quegli più scandolezzato dirà: "Costoro sono gaglioffi importuni, io li pagherò bene com'ei sono degni"...

[3] Vita frate Ginepro, XIV ex. (tosc.), cap. 11, pag. 69.12: Li frati, molto turbati e scandalezzati, lo ripresono molto duramente, chiamandolo pazzo e stolto e confunditore dell'ordine di santo Francesco e che come pazzo si vorrebbe incattenare.

2 Lacerato dalla discordia (civile).

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 255.5: La quale pazzia del popolo vietata di smaniare nella via della legge per lo 'ncontramento di Socrate, nello ingiusto sangue de' pretori continuò di sozzare le sue mani. Nè perciò non temeo Socrate che la sua morte non fosse l' undecimo furore de la scandalizata patria.

3 Sost. Chi si copre di infamia con una condotta riprovata dalla collettività. Estens. Malvagio, peccatore.

[1] Gl a Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 8, pag. 151.1: «Lo fiolo de l'omo mandarà li suoi angeli, che torano e che vui darano de lo so regname tuti li schandaliçadi», ço è a dir tuti li malvasii...

[2] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 56, pag. 70.14: Ma se tu consideri le bote, la fame, le cadene e li pericoli de misier sen Polo ch'el sostenne dali suo amixi, dali stranij e da tuto el mondo e la solecitudene ch'el sostegniva per le Gliexie, e le brige ch'elo aveva per li scandoliçadi, tu vederà e comprenderà che l'anema de misier sen Polo iera plu dura del saso e plu che no è el diamante.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 753.16: se tu consideri bene la battiture, la fame, le carcere e' pericoli di san Paulo, [[...]] la sollecitudine ch'elli sostenea per le chiese, l'arsione per li scandalezzati per ciascuni dì, vedrai come questa anima era più dura d'ogne sasso e vincea di fermezza il ferro e 'l diamante.