TEMPESTADE s.f.

0.1 tempestà , tempestade, tempestadi, tempestate, tempestati, tempesté, tenpestade, tenpestate, tepestade, timpistati, tinpistati.

0.2 Lat. tempestas, tempestatem (DEI s.v. tempesta).

0.3 Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Poes. an. umbr., XIV pi.di.; Stat. castell., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.7 1 Lo stesso che tempesta. 1.1 Fig. Forte e distruttivo sconvolgimento interiore. 1.2 Fig. Tumultuoso sovvertimento dell'ordine. 1.3 Fig. Momento di estrema difficoltà personale (psicologica o economica). [Generic.:] ondata di sciagure. 1.4 Fig. Confusione rumorosa, disordine, subbuglio.

0.8 Sara Natale 06.03.2018.

1 Lo stesso che tempesta.

[1] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz., 31, pag. 92: Amor mi face umano / ed umile, cruc[c]ioso, sollazzante, / e per mia voglia amante, - Amor negando; / e medica piagando / Amore, che nel mare tempestoso / navica vigoroso, - e ne lo chiano / teme [la] tempestate.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 63.27: E in quella die vende grande tempestate in Troia.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 30.10: per la qual cosa cadde eloquenzia in tanto odio et invidia che gli uomini d' altissimo ingegno, quasi per scampare di torbida tempestade in sicuro porto, così fuggiendo la discordiosa e tumultuosa vita si ritrassero ad alcuno altro queto studio.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 15, pag. 239.21: il quale poscia volendo nella primaia primavera trapassare in Etruria, nella sommità d' Appennino soprappreso di tempestade, duo dì continui non possendosi muovere, di nevi rinchiuso, e ancora carico di molto arnese, grandissimo freddo patio...

[5] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.47, pag. 137: Gelo, granden, tempestate, / fulgur, troni, oscuritate, / e non sia nulla avversitate / che me non aia en sua bailia.

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 218.14: Eciamdio in lo tempo de questo, in Franza el solsticio de istade siando nassuda gran tempestade con tempesta, gran rompamento de glaza chazì...

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 27.21: Per questa nave s'intende la santa Ecclesia, anzi potem dire tutta la natura umana, la quale è posta ne la tempestade e ne la varietade di questo mare, cioè di questo mondo, nel quale non è altro che tempestade e mutamenti continui, ove non si trova né pace né tranquillità nulla.

[8] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 38, cap. 5, par. 9, pag. 545.15: Ben si nasconde la povertà contenta dell' umile tetto, ma le alte case spesse volte sono dalle tempestadi percosse o da ventura disfatte.

[9] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 361, pag. 31: Al mezo dy` ferìo uno tonitro con tempestate, / che per tuctu lo seculo tremaro le contrate.

[10] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 36, pag. 121.15: e tuctu lu vaxellu de la nave, pir la grande tempestate de lu mare, si era statu scassatu tuctu e quasi ructu de la sua integritate.

[11] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 1, cap. 9, pag. 22.30: Kysta vigna ky era remasa allu episcupu, unu jornu per grandi tempestati de grandinj fu in tal maynera rimaczata et guastata...

[12] Poes. an. umbr., XIV pi.di., 2.4, pag. 259: Mante fïate non pò demostrare / lo sole sì como à sua claritate, / ké monta vento inn aire et fa tornare / lo dolce tempo in dura tempestate...

[13] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 889, pag. 203: Non duravano in campo, per la granne tempestate.

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 86.3: A lo quarto iuorno cessao la tempestate e lo furore de quilli vienti crodili sì fo mitigato, li mari foro acquietati...

- [Prov.]

[15] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 2, pag. 146.14: Onde dice Salamone nei Proverbii «L'omo inpio (et) superbo come la tempestate passa e non se trova, li iusti sono secondo k'è fondamento sempiternale».

1.1 Fig. Forte e distruttivo sconvolgimento interiore.

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.45, pag. 108: e lo disïo c'ho lo cor m'abranca, / crescemi volontate, / mettemi 'n tempestate / ogna penseri che mai non si stanca.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 13.21, pag. 45: Hacce enfusa Umilitate, - morta ci ha Superbietate, / che la mente en tempestate - tenea sempre enruinata.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 32.9: La pace di Cristo è dentro ne l'anima: il mondano pare ch'abbia alcuna pace di fuori, ma egli è dentro pieno di fiamma e di tempestade.

[4] Giunte a Restoro, XIV in. (it.sett./fior./eugub.), [10], pag. 259.7: Ma dicono li filosofi, e di questo dissero magiormente, ciò è che l'uomo sia riposato da le tribulazioni di se medesimo, cioè da le passioni umane e concupiscenzie, le quali a modo di te[m]pestadi turbano e obscurano l'anima...

[5] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXVII.4: Le tempestadi dell'animo continuamente ci gettano, e la malizia nostra in tutti i mali d'Ulisses ci sospigne.

1.2 Fig. Tumultuoso sovvertimento dell'ordine.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 39, pag. 182.21: e otto dì anzi Calen d' ottobre viene l' acerba tempestade dell' equinozio, cioè ch' è iguale il dì colla notte.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 28.1: Per questa nave s'intende la santa Ecclesia, anzi potem dire tutta la natura umana, la quale è posta ne la tempestade e ne la varietade di questo mare, cioè di questo mondo, nel quale non è altro che tempestade e mutamenti continui, ove non si trova né pace né tranquillità nulla.

1.2 Fig. Violenta e rovinosa discordia civile, impetuoso conflitto.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 33.14: Et poi che cciò avenne, non fue meraviglia se nelle cittadi veniano grandissime e miserissime tempestadi [[...]] e dice «tempestanza» per similitudine, che sì come la nave dimora in fortuna di mare e talvolta crescono in tanto che perisce, così dimora la cittade per le discordie, et alla fiata montano sicché periscono in sé medesime e patono distruzione.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 447.7: Da che la cittade di Roma fue fatta anni DCCCXXV. Discorsa la brieve avvegnachè molto obscura tempestade de' tiranni, cioè non legittimi segnori, la riposata serenità sotto Vespasiano segnore tornò.

[3] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.20: la quale fede [[...]] tene et serva la romana ghyesa, saldo et fermo posto fundamento de la religione cristiana, non è da menare con alcuna scuritate, non è da percotare con alcune persecutione de tempestade.

1.3 Fig.Momento di estrema difficoltà personale (psicologica o economica). [Generic.:] ondata di sciagure.

[1] Gl Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 38, pag. 225.24: P(er) la qual cosa nela tra(n)quilitade (e) nela bonaccia desiderare tenpestade no(n) s'apertiene se non a matto, ma sovenire ale te(m)pestadi, ciò è ala necessitade, p(er) qualu(n)que modo o p(er) qualu(n)que ragione è del savio».

[2] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 27, pag. 151.11: Kistu Amoniu, factu monacu, ricuntau a sanctu Gregoriu ki jn killa timpistati de jnfirmitati ki fu a Ruma...

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 94, pag. 122.9: Però che poco sarebbe a fare le ragioni, se non fossono li oficiali, i quali quelle difendessono, per lo difetto de' quali li Ordinamenti de la Justizia del Populo di Firenze per lungo tempo quasi infermi sono giaciuti, e ancora per le diverse tempestadi di guerre le quali da quinci a dietro ha sostenuto il Populo di Firenze...

1.4 Fig. Confusione rumorosa, disordine, subbuglio.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 395, pag. 422: Alor venendo cum grande piatade / la madre sconsolata e le Marie, / con molta gente de quella citade, / da ogni parte tràvano a le vie / per liei vedere cum gran tempestade; / e là v' era descordia de quel die.