TEMPESTOSO agg.

0.1 tempestosa, tempestose, tempestosi, tempestoso, tempestuso, tempestusu, tenpestosa, tenpestoso, tenpestoxo.

0.2 Lat. tempestuosus (DEI s.v. tempesta).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Lett. sen., XIII u.v.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.7 1 In tempesta (anche fig.). 1.1 Fig. In subbuglio a causa di una situazione di violento turbamento interiore. 2 Caratterizzato dal verificarsi di tempeste o soggetto a tempeste. 2.1 Fig. Caratterizzato da una situazione di violento conflitto. 3 Impetuoso, violento (detto di un essere inanimato o di un sogg. astratto, anche fig.). 3.1 Fig. Violentemente agitato (detto di un animale).

0.8 Sara Natale 06.03.2018.

1 In tempesta (anche fig.).

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 1.50, pag. 14: Lo vostr'amor che m'ave / in mare tempestoso, / è sì como la nave / c'a la fortuna getta ogni pesanti, / e campan per lo getto / di loco periglioso...

[2] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz., 29, pag. 92: e medica piagando / Amore, che nel mare tempestoso / navica vigoroso, - e ne lo chiano / teme [la] tempestate.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 17: li ho(min)i crudeli sono come mare te(m)pestoso che posare no(n) può, et l'onde suoi ribocchano in disfacime(n)to (et) i(n) pianto...

[4] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 152.15: ov' è la vanagloria delle nostre degnità? che prode o che utolità ce n' è seguitato? No niuno, perché sono passate come una ombra, e come fa la nave per l' a[c]qua tempestosa, che poi che è passata no si discerne la via c' ha fatto...

[5] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 132.12, pag. 205: Tante gravose doglie e pene porto / e 'n viso ed in diviso com mi pare, / se di presso vi sono o di lontano. / Sempre mi trovo in tempestoso porto, / e lo dolor per mezzo il volto appare...

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 50, pag. 146.5: E sì como l'auro in la fornace se prova, e 'l bon marinaro e·l mare tempestoso, cusì se prova lo gran senno e la gran fermeça in cului ke la convene avere.

[7] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 10.32, pag. 96: Quanno l' omo vertüoso / è posto en loco tempestoso, / sempre 'l trovi vigoroso / a portar ritto el gonfalone.

[8] Lett. sen., XIII u.v., pag. 51.1: O beatissimo porto, quando ti vedremo da presso escendo et scanpando di questo mare pericoloso et tenpestoso?

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.5: e dentro da quel corpo gli diversi vin ghe levan le grande onde e fan gli gran borbogli chomo fa 'l laveço chi boglie forte al fogo e a moho del mar quando el è turbao e tempestoso e fa gran boleçume...

1.1 Fig. In subbuglio a causa di una situazione di violento turbamento interiore.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 44.41, pag. 117: Così già mai posare / non po la mente, tant'è tempestosa, / da poi ch'è d'esto secol disiosa.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, Prologo, pag. 13.22: voi, leggendo, non troverete favole greche ornate di molte bugie, né troiane battaglie sozze per molto sangue, ma amorose, stimolate da molti disiri, nelle quali davanti agli occhi vostri appariranno le misere lagrime, gl' impetuosi sospiri, le dolenti voci e li tempestosi pensieri...

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 56, pag. 122.18: La notte non ci trae di sollecitudine, né di molestia; così sono tempestosi i sogni, com'è stato il dì.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 270.35, pag. 342: Fammi sentir de quell'aura gentile / di for, sì come dentro anchor si sente; / la qual era possente, / cantando, d'acquetar li sdegni et l'ire, / di serenar la tempestosa mente / et sgombrar d'ogni nebbia oscura et vile...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 218.10: non era da maraviglyare se lo re Menelao desiava vattaglya e sconsiglyava la pace, concessa de cosa che lo core suo devea stare frezuso et tempestuso, per la recoperatione de la soa muglyere...

2 Caratterizzato dal verificarsi di tempeste o soggetto a tempeste.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 41, pag. 184.20: Ed ancora per molti segni di tempo riposato si mostrano le tempestadi, come di tempestoso si mostra il sereno...

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 95.6: Se challende de çener vien de sabato, lo inverno serà ventosso e primavera grande e la istade serà mallvaxia e tenpestosa e l'otorno secho...

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, prol., pag. 169.10: Onde addivenne che 'l detto Leandro, non potendo notare per alcuno tempestoso tempo, le mandò, per uno pescatore, la presente lettera in sua scusa.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 84.17: Ed inde appresso ci si mostrano le tempestose altezze del monte Leucata, e mostracisi il temuto Apollo da' nocchieri.

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 1 rubr., pag. 353.18: Incomincia il libro quarto del Teseida. E prima come Arcita con tempestoso tempo, mutatosi nome, ramaricandosi se ne va.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 31, pag. 267.34: erano mo' le nave quase sperdute e sopervenendo la nocte plu assay tempestosa de vienti e de ploya che non era stato lo iuorno...

2.1 Fig. Caratterizzato da una situazione di violento conflitto.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 25, vol. 2, pag. 184.30: Quell'anno fu tempestoso e notabile di molte novità. Li Galli, però che non potero sostenere la grande freddura del verno nelle montagne Albane, si sparsero per li campi e per la marina guastando il paese e predando.

3 Impetuoso, violento (detto di un essere inanimato o di un sogg. astratto, anche fig.).

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 8.5, pag. 70: Ora piangiamo, ché piangie Maria, / in questa dia - sovr' ogne dolente. / Sì dolorosa - a la crocie piangie, / tucta si frangie - guardando 'l suo 'more; / e tempestosa - battaglia la tangie, / bem mille lancie - par che senta al core!

[2] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 9, ch., pag. 238.17: E quando caggiono queste gocciole, o caggiono quando il sole è lucente, e alotta elle sono molto lucenti, perché 'l sole risplende sopra loro, o vengono anzi che vengano grandi e tempestose piove o gragnuole.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 387.7: l'aire, che partiene alla materia del Cielo, è sottile; nel quale non possono essere movimenti ventosi e tempestosi.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 88.12: Eca subitamente una tempesta da cel cum un vento tempestoso lo qua, lasando tute le atre cosse de la çexia in lo so stao, çità l' arca monte lunçi da lo monumento...

[5] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 91, pag. 268.26: La gran tranquillità, e pace, che di state nel mare si muta in subita tempestosa fortuna, [è] più orribile, e maggiore, che di verno.

[6] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VI, ott. 33.5, pag. 252: giunsono appresso i Conti di Soave / più pro, che liopardi, od altra fiera, / e la battaglia tempestosa, e grave / sostenner tanto fuor della sbarrera, / che tutta l' altra gente si fu armata, / e per lo franco Capitan guidata.

[7] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball.16.4, pag. 145: Tu cerchi 'l dolce nel veleno amaro, / ripos'e pace in tempestosa guerra.

- Fig. [Con uso avv.].

[8] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 44.4, pag. 341: Il tempo aveva cambiato sembiante / e l' aere piangea tutto guazzoso; / secche eran l'erbe e spogliate le piante, / e 'l popol d'Eol correa tempestoso / or qua or là nel tristo mondo errante...

3.1 Fig. Violentemente agitato (detto di un animale).

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 2, pag. 80.13: Volendu unu iornu la mullere de killu gentilomu cavalcare killu cavallu, quantu avanti era statu domesticu, tantu poy tornau salvaiu: kì illu pir li narichi gectava tantu flatu, e pir tuctu lu corpu era cussì tempestusu, ki killa nè autre lu putia cavalcare.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 91.4: Meglio è a circundare li termini di Pachino di Cicilia, e dimorando per longo tempo vollare intorno i longhi corsi, che una volta avere veduto sotto la grande caverna l'orribile Scilla, e li sassi risonanti di tempestosi cani.