SILVESTRE agg.

0.1 selvestra, selvestre, selvestro, silvestra, silvestre, silvestri, silvestrissimi, silvestro.

0.2 Lat. silvestris (DELI 2 s.v. silvestre).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari, c. 1360 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 A Doc. sen., 1235: Salvestro.

0.7 1 Ricoperto di arbusti e sterpaglie. Estens. Non coltivato e disabitato. 1.1 [Detto di un percorso, in contesto fig.:] lo stesso che difficoltoso. 2 Che si trova nella selva o proviene da essa. 2.1 [Rif. a una pianta:] che cresce spontaneamente nella selva. 2.2 [Rif. a un animale:] che vive liberamente nella selva. Estens. Feroce. 2.3 [Rif. a qno o a una divinità:] che abita nella selva.

0.8 Irene Falini 21.12.2020.

1 Ricoperto di arbusti e sterpaglie. Estens. Non coltivato e disabitato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.118, vol. 2, pag. 527: Ma tanto più maligno e più silvestro / si fa 'l terren col mal seme e non cólto, / quant' elli ha più di buon vigor terrestro.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 51.2, pag. 52: Y' penso ch'or aves'eo un bello castro / sopra un poço in un loco silvestro, / forte et ornato per un somo mastro...

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 480, pag. 789.12: Questo altressie è fiume a piè di monte altissimo e silvestro.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.58, pag. 383: Tanto è questo paese aspro e silvestro / in verso l'Etiopia, ch'a passarvi / impaccio pare a ogni gran maestro: / perché le selve e ogni bosco parvi / formiculare di vari serpenti, / con diversi veleni, grandi e parvi.

- [In contesto fig.].

[5] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 147, pag. 14: Da poi in qua deventato è alpestro / el mio giardino e de le miei sorelle / e per desuetudine è silvestro / e siamo state tucte vedovelle / de quei che ce soliano esser sposi / e 'n chui solen raggiar nostre fiammelle.

1.1 [Detto di un percorso, in contesto fig.:] lo stesso che difficoltoso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.142, vol. 1, pag. 37: Così li dissi; e poi che mosso fue, / intrai per lo cammino alto e silvestro.

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 21, 79-87, pag. 552.12: Ch'io mostri altrui questo cammin silvestro; cioè dello inferno, che è ben cammino salvatico.

[3] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 4, 7.4, pag. 47: Ed è colui 'l quale a te mi manda, / perch'io de la suo fede t'amaestri / e perc'assaggi d'un'altra vivanda / e che conosca esti camin silvestri / e che la verità verso te spanda...

2 Che si trova nella selva o proviene da essa.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 21.17: Donde costrinse e raunò in uno luogo quelli uomini che allora erano sparti per le campora e partiti per le nascosaglie silvestre...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 4.185, pag. 27: de coreçça di pelle anco pur ello / portavano avolti gli soi lombi, / e 'l cibbo non vollea d'or(r)o vassello, / ché fue locuste, et questo voglio aplombi, / lector, nel core, et anco mel silvestro.

- [In contesto fig.].

[3] f Felice da Massa Marittima, Fanciullezza di Gesù, a. 1386 (sen.), ott. 98.3, pag. 217: Cristo dal cielo niente si sequestra / (pone Augustino nel devoto canto, / che Dio cavò di tenebra silvestra)... || Corpus OVI.

2.1 [Rif. a una pianta:] che cresce spontaneamente nella selva.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 11, pag. 457.17: alla lancia grande [[...]] giugne la figlia sua chiusa nella scorza di silvestro suvero, e legala in mezzo dell'asta... || Cfr. Verg., Aen., XI, 554: «silvestri subere».

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.100, vol. 1, pag. 218: Surge in vermena e in pianta silvestra: / l'Arpie, pascendo poi de le sue foglie, / fanno dolore, e al dolor fenestra.

[3] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 17, pag. 277.18: Il [[scil. serpillo]] dimestico sparge i rami per terra, il silvestro cresce per lungo e alto...

[4] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. 12, pag. 135.2: venne al luogo dov'era uno silvestre olivo sacrato a Fauno, il quale i Troiani aveano divelto per potere inn aperto campo correre... || Corpus OVI. Cfr. Verg., Aen., XII, 766: «foliis oleaster amaris».

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 14.78, pag. 294: Gran copia v'hanno d'animai campestri, / forti cittadi e nobili castelli / e frutti assai dimestichi e silvestri.

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 272, pag. 287.31: Cubebe, segondo Diascorides, fi chiamà mirto silvestro. E sì è una pianta, la quale fa foie simele a quelle del mirto domestego...

2.2 [Rif. a un animale:] che vive liberamente nella selva. Estens. Feroce.

[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 3, pag. 490.13: ho paura che le bestie selvestre non m'uccidessero s'io rimango quie di fuore.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 565.12: cominciai a disiderare, sotto la nuova signoria, di sapere quanto l' ornate parole avessero forza di muovere i cuori umani: e seguendo la silvestre fagiana, con pietoso stile quelle lungamente usai, con molte altre cose utili e necessarie a terminare tali disii.

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 719.1: sarai tu più crudele del silvestro toro?

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 301.3, pag. 375: Valle che de' lamenti miei se' piena, / fiume che spesso del mio pianger cresci, / fere selvestre, vaghi augelli et pesci...

2.3 [Rif. a qno o a una divinità:] che abita nella selva.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4285, pag. 376: «Or sono animai bruti / Quest'uomini silvestri? Che ne credi? / Pelosi, piccinacoli, negruti ... !».

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 789.10: Quivi le driade e le silvestre ninfe e le naiade di qualunque paese sopposto al re novello vi furono...

2.3.1 Estens. Che ha costumi barbari; privo di gentilezza.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 15.4, pag. 358: Deh, dove son gli eccelsi segni ancora / de' popoli silvestri libiani?

[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 15.36, pag. 74: Nè però era sua sembianza alpestra / ma giovinetta e di mezzana etate, / dimestica e piatosa e non silvestra.

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 479, pag. 789.7: Questo è uno monte posto nelle fini d' India, verso il settentrione, abondevole e ricco di tigri e di ferissimi e velenosi animali, vedovo e solo di gente e d' umani abitatori, e se neuno ve n' hae sì sono silvestrissimi; onde dice Ovidio io non amaestro genti de la cittadinesca natura strani.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 20.76, pag. 395: Non mi parve che fosse più silvestra / la gente ch'i' trovai nel mar di Sizia, / che quella che qui vidi a la campestra.

[5] Petrarca, T.F. III, 1371, 4, pag. 571: Poi che la bella e gloriosa donna / così ornata giunse da man destra, / volsimi a l' altra del suo onor colonna, / e vidi a quella man gente selvestra, / tacita e grave, che pensando avea / fatto al ciel co' l' ingegno alta fenestra.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 99.7: Desiderao Helena de insire de la casa soa e gire a vedere Citharea, che sotto pretiexto de volere andare a la sollempnitate de quella festa andasse a vedere uno homo barbarico e silvestro per suo dilecto...

[7] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 1, 32.6, pag. 15: Non vi rincresca ancor di comandare / al cavaliere, a' donzelli e 'l maestro / che al fanciul ciò che sa dimandare / gli dien sotto la pena del capestro, / a ciò che nul dolor possa provare / o ver corruccio, che 'l farie silvestro, / ma sempre el faccino allegro godere / di qual più cosa gli sarà in piacere.

2.3.1.1 Che è scostante e non si lascia afferrare (rif. anche a un concetto).

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.45, pag. 171: Fue facto questo, ch'el se avera et empla / quello ch'è stato sì occulto et silvestro, / come per il proffetta par se exempla, / dicendo: "Filie de Syon dirai, / sì che gl'intenda l'una et l'altra templa...

[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [AndFir] ball.14.16, pag. 298: Vanne, mie ballatella, / a que' sacri maestri / de la musica bella, / e di' che stien silvestri / da' pirrati silvestri / com'è questo fellone.