0.1 solacevel, solazevole, solazzevole, solazzevoli, sollazzevol, sollazzevole, sollazzevoli.
0.2 Da sollazzare.
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 2.1.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).
In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.).
0.7 1 Che sa intrattenere piacevolmente e che ama divertirsi. 1.1 [Detto di qsa, perlopiù di un gioco:] che intrattiene piacevolmente procurando svago. 1.2 [Detto di un luogo:] che procura sollievo e gioia, ameno. 2 Che genera allegria, divertente. 2.1 [Detto delle parole:] scherzoso.
0.8 Irene Falini 17.05.2021.
1 Che sa intrattenere piacevolmente e che ama divertirsi.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 30 rubr., pag. 79.5: Ca insegna che cosa è una virtù che l'uomo chiama sollazzevole, quasi dica di sapere sollazzare, e di essere allegro e gioioso, là 've si conviene, e per la quale l'uomo si sa avenevolmente rallegrare nei sollazzi, e come ei re e i prenzi debbono essere allegri e sollazzevoli.
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Prologo, pag. 166.2: Uomo fue potentissimo e ricchissimo, savio e parlatore ornatissimo; fu largo, ne l'avversitadi costante, allegro e sollazzevole, non ingrato.
[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 52.27: Camul è una provincia abitata da gente molto sollazzevole, però che sempre intendono in cantare e in ballare e in sonare istormenti...
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 514.15: Calandrino [[...]] il più del tempo con due altri dipintori usava, chiamati l'un Bruno e l'altro Buffalmacco, uomini sollazzevoli molto ma per altro avveduti e sagaci...
- Sost.
[5] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 16, proemio, pag. 296.30: E non pur lo suo sangue è fatto brullo, Tra 'l Po, e 'l monte, e la marina, e 'l Reno, Del ben richiesto al vero ed al trastullo: (cioè alli virtuosi, e alli sollazzevoli, a' quali si fa cortesia)...
1.1 [Detto di qsa, perlopiù di un gioco:] che intrattiene piacevolmente procurando svago.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 224.22: Intorneammo, e accendiamo i fuochi adorando alli altari di Jove, e facciamo sollazzevoli giuochi nelli lidi.
[2] Ceffi, Pistole di Ovidio Nasone, c. 1325 (fior.), ep. 3 [Briseide ad Achille], pag. 443.8: Ma s'alcuno domanda perché tu neghi di combattere, io affermo che la bataglia è contraria alla sollazzevole cetera.
[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), Prologo, pag. 1.8: Pregato io da molti frati ch'erano dell'ordine nostro, e da diversi secolari di qua dietro di dono richiesto sì 'l negai; cioè di trascrivere il sollazzevole giuoco degli Scacchi...
- [Con connotazione neg.].
[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 8, pag. 569.6: Sì come elli si rendea Scevola ne le cose ordinate, così si rendea uomo ne li giuochi lascivi e sollazzevoli, lo quale la natura de le cose non lascia essere paziente di continua fatica.
1.2 [Detto di un luogo:] che procura sollievo e gioia, ameno.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 726.13: io, lasciate le sollecitudini, acciò che con più aperto seno prendessi i freschi venti, sopra li marini liti presi sollazzevole via.
[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 16, pag. 123.27: né a quelli lontana la grandissima pianura dimora, utile alle varie caccie de' predanti uccelli e sollazzevole...
2 Che genera allegria, divertente.
[1] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 20, pag. 365.20: Costui riceuto giudice della solazzevole quistione, conferma il detto di Jove.; a più grave che non si convenìa...
[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, pag. 26.11: a poco [a poco] insieme la solazevole arte pervenne a' modi delle poetesche satire... || Cfr. Val. Max., II, 4, 4: «ludicra ars».
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, Proemio, pag. 5.4: le già dette donne, che queste [[scil. novelle] leggeranno, parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrate e utile consiglio potranno pigliare...
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 225, pag. 582.25: Sollazzevole inganno fu quello che fece a uno, Agnolo Moronti di Casentino, piacevole buffone, del quale a drieto in alcuna novella è fatta menzione.
2.1 [Detto delle parole:] scherzoso.
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Venus], pag. 35.22: Et ancora va e frequentea sovençe fiade lo logo en lo quale ela sole esere e stare, ao se tu poi paser ela, çoè solaçarla, pasila e solaçala con beli çogi, enperçò qe la çoventude senpre ama alegrece e solacevel parole, e queste cause, çoè solaci et alegrece, sì comove le mente, çoè le volontade, deli çoveni en amore. || Cfr. Pamphilus, 101: «ludicra verba».
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 30, pag. 80.5: E alcuna gente sono, che non vogliono né giocare né sollazzare, anzi odiano coloro che dicono cosa sollazzevole, ed allegra, sì come sono alquanti cotali crudi e orridi, che non lor piace gioco né sollazzo.
[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 302.3: o scienza de' nostri versi, sta' di fuori da le chiuse porte de la camera di quelli amanti, però che li amanti sanza te di loro volontade favellino paroli molto solazzevoli.
[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 289.13: Questo fatto fu astinente per la sapienza de l' animo, ma il detto di quella puttanuzza fu molto cortese e sollazzevole. || Cfr. Val. Max., IV, 3, 3: «facetum».
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 4, pag. 416.13: Così adunque con la sua pronta e sollazzevol risposta Chichibio cessò la mala ventura e paceficossi col suo signore.