SOLLAZZO s.m.

0.1 solaç, solacci, solaççi, solaccio, solaçço, solaççu, solaçe, solaci, solaçi, solacio, solaço, solactio, solaçu, solaczo, solaczu, solasso, solatio, solaz, solaze, solazi, solazia, solazo, solazzi, solazzo, sollacci, sollaççi, sollaccio, sollacço, sollaçço, sollacçu, sollaçi, sollacio, sollaço, sollaczo, sollanze, sollatio, sollaz', sollazi, sollazio, sollazj, sollazo, sollazzi, sollazzo, sorazo, ssolaço, ssolazo, ssollaccio, ssollazo, ssollazzo, sulaççu, sulazi, sulazu, sulazzi, sulazzu, sullazi, zolazzi.

0.2 Lat. tardo solatium, attraverso il prov. solatz (DELI 2 s.v. sollazzo). || L'aggeminazione della laterale dipenderà prob. da un conguaglio con i numerosi termini con prefisso su‑ < sub‑.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Poes. an. mant., XIII/XIV (2); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Lauda in decollatio s. Iohanni (ed. Menichetti), XIV m. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. andare a sollazzo 1, 5; a sollazzo 1, 1.1, 3.2; avere sollazzo 1.5.1; dare sollazzo 1; di grande sollazzo 1.2.1; di sollazzo 1.2.1, 3.1; fare grande sollazzo 1.5.1, 2; fare sollazzo 2; in sollazzo 3.2; mettere in sollazzo 1; per sollazzo 1, 3.2; prendere sollazzo 1; prendersi sollazzo 1; sollazzi d'amore 1.5; sollazzi della carne 1.5; sollazzo e gioco 1.3; stare in sollazzo 1.

0.6 N Spesso in unione con gioco (cfr. l'endiadi provenzale «joi et solatz»).

0.7 1 Godimento che si prova soprattutto nel trascorrere piacevolmente il tempo; appagamento (fisico o spirituale). A,per sollazzo: per svago. 1.1 Locuz. avv. A sollazzo: a piacere. 1.2 Motivo di divertimento. 1.3 [Nella lirica cortese:] gioia provocata dal sentimento d'amore. Sollazzo e gioco. 1.4 Ciò che intrattiene piacevolmente procurando svago (spesso al plur.). 1.5 Piacere amoroso e sessuale. Sollazzi d'amore, della carne: giochi erotici. 2 Manifestazione di gioia attraverso atti o parole. Locuz. verb. Fare (grande) sollazzo: festeggiare allegramente (per celebrare un evento, gli dei o qno). 3 Motto divertente, racconto che genera allegria. 3.1 [Detto delle parole:] locuz. agg. Di sollazzo: scherzoso. 3.2 Locuz. avv. A, in, per sollazzo: per giocare e scherzare. [Con connotazione neg.:] per schernire. 4 Sollievo dato a un dolore (fisico o spirituale). 4.1 Fonte di conforto; gioia spirituale (in contesti relig.). 5 Fras. Andare a sollazzo: passeggiare piacevolmente.

0.8 Irene Falini 25.03.2020.

1 Godimento che si prova soprattutto nel trascorrere piacevolmente il tempo; appagamento (fisico o spirituale).A,per sollazzo: per svago.

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), son. 34.3, pag. 518: Chi non avesse - mai veduto foco / no crederia che cocere potesse, / anti li sembraria solazzo e gioco / lo so isprendore, quando lo vedesse.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 30, pag. 79.25: il gioco e sollazzo onesto e temperato non sono né malvagi né noiosi, perciò che sono ordinati a buon fine, sì come ad avere sollazzo e riposo nelle nostre opere necessarie.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 23, pag. 44.2: Parlando a sollazzo per la via, come di sopra avete inteso, cavalcammo...

[4] Poes. an. Lo dolce ed amoroso, XIII (tosc.), canz. 9.6, pag. 875: Lo dolce ed amoroso placimento / de l'amor, che mi tiene, / mi dà folle manera di baldanza, / facendomi sentire in allegranza / le più pungente pene / ed in gioco e 'n solazzo lo tormento.

[5] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 298, pag. 498: donde eo farag[g]io a guisa d' om salvag[g]io, / che canta e ride istando in grave pene, / pensando che si cangia la ventura / di male in bene e di pianto in sollazzo...

[6] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 50.13: dee avere levrieri, e bracchi, e uccelli per uccellare e per cacciare, quando volesse a ciò intendere per suo sollazzo.

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 70, pag. 83.9: Golfieri de Lastore, andando uno giorno fore del campo a solacio...

[8] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 9, pag. 209.21: E' templi rimasero vôti lungo tempo; li luoghi duve li popoli si solevano assembrare a sollazzo, rimasero a niente...

[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 45, pag. 167.14: e ognora che Tristano e Isotta aveano mangiato, ed eglino per sollazzo giuocano a scacchi.

[10] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 122, pag. 410.21: Sabino volea cavalcare a sollazzo...

[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 1, pag. 160.22: intrando spese volte lo cenero de lo re in l' orto a solaço, incomençà a parlà'...

[12] Ragione nova d'amore, XIV t.q. (aret.), cap. 7, pag. XXIII.8: El vero sollaçço è uno allegro sentimento de parlare e delecto de buono animo, el quale è una delle più delectevoli arti de cavalleria...

[13] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.4: Inter l'animali creati dal celestiale magistro ad sollaçço humano...

- [Come personificazione].

[14] Fiore, XIII u.q. (fior.), 79.7, pag. 160: Diletto e Compagnia seguian la schiera; / Angelicanza, Sicurtà e Letezza / E Solaz[z]o e Bieltate e Giovanez[z]a / Andavan tutte impresso la bandera.

- Locuz. verb. Andare a, prendere / prendersi, stare in sollazzo: intrattenersi, svagarsi.

[15] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1, pag. 215.17: Melibeo, [[...]] lassando la sua moglie et una sua figliuola in dela sua casa, le quali elli amava molto, serrando l'uscio dela sua casa, andóe per prendere solactio.

[16] Poes. an. Amor fa, XIII (tosc.), canz. 23.44, pag. 981: e di null'altro avere - prendo voglia, / se no veder e allegramente stare / in solazzo e parlare...

[17] Poes. an. Giamai null'om, XIII sm. (tosc.), canz. 4.49, pag. 637: e sto in sollazzo e vivo in gran pena...

[18] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), III, 6.4, pag. 328: Aczò chi poci mello la briga comportar(e) / et sia lo cor(e) plu firmu a le angustie durar(e) / pensate alcuna volta lo animo recreare / et prendi[te] solaczu e sporczate allegrar(e). / Et quanto a zò no(n) fallo, eo Catenaczo, / che quanto pozo prendome solaczo. || Cfr. Dist. Cat., III, 6, 4: «Interpone tuis interdum gaudia curis, / ut possis animo quemvis sufferre laborem».

[19] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 3.21, pag. 270: Né sotto spezie di vostri parente / State in sollazzo colla strana giente.

[20] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 5, vol. 2, pag. 81.24: Camillu lu consulu, tenendu assiyati li Faliski, lu mastru di lu jocu suttrassi da intru la terra multi et nobilissimi citelli commu per andar a sulazzu...

[21] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 8.98, pag. 698: e di tortole ho preso una nidata, / le più belle del mondo, piccoline, / con le qua' tu potrai longa fiata / prender sollazzo...

[22] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 14.22: Così fu fatto a la vista del Papa: onde egli prese solazzo e diletto.

[23] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 24, pag. 563.14: Cioè lo sabbato, ch'è sì festa che le donne vanno a solaccio.

[24] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 18.12, pag. 680: e fuor con glie villan sollazzo prende, / currendo per le piagge e per le rive...

[25] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 9, cap. 66, vol. 2, pag. 382.17: uno di loro con pochi compagni disarmati, come se andassono a ssollazzo...

[26] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 14.4, pag. 149: dise lo morto: - Laso mi tapino, / che al mondo non cognosea Dio divino! / Ça non pensava de vegnire a questo porto / quando no' stavàno in solaço e diporto.

- Locuz. verb. Dare sollazzo, mettere in sollazzo: far svagare, intrattenere.

[27] Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1.39, pag. 146: Donna e l'Amore àn fatto compagnia / e teso un dolce laccio / per met[t]ere in sollacc[i]o - lo mio stato...

[28] Poes. an. mant., XIII/XIV (2), 22, pag. 787: Li don[i] che so' inamorati / non deça guardar cason; / poy che lo tempo se pon / de darve solaç e deport, / bene serïa grant tor[t] / se stesev in casa reclosa.

[29] Lauda in decollatio s. Iohanni (ed. Menichetti), XIV m. (rom.), str. 32, pag. 118.22: Mode veo uno truffatore per dare sollaccio allo rege et alla brigata...

1.1 Locuz. avv. A sollazzo: a piacere.

[1] A. Pucci, Bruto di Brett., a. 1388 (fior.), ott. 37.6, pag. 210: iscala e panca v' ha, che ciascun saccia, / ch' eran d' avorio, intagliate a sollazzo / e sonvi d' oro altri sette iscaglioni.

1.2 Motivo di divertimento.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 221, pag. 532: [Le] [d]one à solaço far corne a lo marito...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 4., pag. 298.22: è solazzo di rei uomini poder [ri]prendere gli uomini [buoni]...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.20, pag. 140: Como la salamandra sempre vive nel fuoco, / così par che lo scandalo te sia sollazzo e gioco...

1.2.1 Locuz. agg. Di (grande) sollazzo: che sa intrattenere piacevolmente.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 120.5: E tucto che Tebaldo fusse un dei mellior cavalier d' arme, e 'l più sciguro e 'l men temoroso, esso fu troppo magiurmente più cortese e largo e debonaire e de solazo e de buon sentimento...

[2] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 21, pag. 517.6: Illi èno homini de grande solaço: illi no atendeno ad altro se no a sonare instrumenti at a cantare et a balare et a solaçare.

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 42, col. 2.8: veramente te medesimo il quale se' ospite di giocondità e di sollazzo...

1.3 [Nella lirica cortese:] gioia provocata dal sentimento d'amore. Sollazzo e gioco.

[1] Giac. Pugliese, Resplendiente, 1234/35 (sic.>ven. or.), 15, pag. 85: ba[s]a[n]do me disist: "anima mya, / lu gran solaç k'è 'nfra noy duze / ne falsasi per dona [k]i sia!". / Lu to splandore / m'à sì preso / cum zoi d'amore / m'a[vi] conquiso / sì ch'eu di voy non posse partire...

[2] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), son. 34.10, pag. 518: donna mia, / che mi mostrate dar solazzo amando, / e voi mi date pur pen'e tormento.

[3] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 2.59, pag. 101: Così mi tene Amore - corgaudente, / ché voi siete la mia donna valente. / Solazzo e gioco mai non vene mino: / così v'adoro como servo e 'nchino.

[4] Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 8.11, pag. 218: m'ha da voi, mala donna, diviso / e m'ha donato a tal, ch'a sé m'accoglie / e mi dona sollazzo e gioco e riso.

[5] Guglielmo Beroardi, Rime, a. 1282 (fior.), 1.18, pag. 85: Lasso, tornar vorrei / ov'è 'l me' cor assiso / e 'n pena miso, - sì che mai non posa, / s'eo non ritorno al loco / ove 'n sollazzo e 'n gioco - dimorava...

[6] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 2.20, pag. 121: Ma più m'agrada l'amoroso foco, / ov'è 'l mio core ardente / per voi, vista piagente, / ca per un'altra aver solazzoe gioco.

[7] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 19.13, pag. 58: E stando vivo, credo certamente / sovente - aver sollazzo, gioco e riso / dal fino Amor, cui son lëal servente.

[8] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 55.6, pag. 57: dimmi se d'amor sollazzo e gioco / ancor poss'io avere.

[9] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 7.12, pag. 444: Ridendo par ch'allegri tutto 'l loco, / per via passando angelico diporto, / nobil ne li atti ed umil ne' sembianti; / tutt'amorosa di sollazzo e gioco, / è saggia nel parlar, vita e conforto, / gioia e diletto a chi le sta davanti.

1.4 Ciò che intrattiene piacevolmente procurando svago (spesso al plur.).

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.18, pag. 589: e avar om qi d'onor à ventura / e d'alcun solaço non à cura...

[2] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 23 (84), pag. 247.2: p(er) noi e la nostra ge(n)te se fa balli, ca(n)ti e t(r)esche, p(er) noi le donçelle se rasença, e fasse grandi solaçi, çoie e d(e)porti.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 7, pag. 307.18: Seneca, ne le pistole, disse: gli onesti sollazzi sono rimedio, et ciò che conforta l'animo, e fa prode al corpo.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 44, pag. 291: In tut quel di dre noze mult homni en confortai; / Grang godhij, grang solazi in quel di fon menai.

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 16, pag. 224.6: Mercurio significa li pensieri de la filosofia e Venere significa li giollari e li solazzi e li giochi...

[6] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 30, pag. 80.30: e giochi e' sollazzi onesti e temperati non sono rei né malvagi, perciò che sono ordinati a buono fine, sì come ad avere conforto ed allegrezza...

[7] Caducità , XIII (ver.), 301, pag. 665: tôi li solaçi e li bagi, / li gran rikeçe, li arme e li cavagi...

[8] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 144, pag. 33: Onne sollacçu sopera la mente k' è ssecura.

[9] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 484, pag. 273: ki ànno abandonao i onori e lle richeçe, / gi solaçi de questo mundo, risi et allegreçe, / et àn servido a Deo...

[10] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 4.11, pag. 408: sia fornito di molti palazzi, / d' ogn' altra cosa che vi sie mestiero, / e gente v' abbia di tutti sollazzi.

[11] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 28, pag. 36.20: Questo çogo atrovà Ulixes a lo tempo che li Gresi asedia[va] Troja, açò che a li soi citadini el mostrase novelli solaçi per recrearse dredo molte fadige...

[12] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.29: Non riguarda Elena a giuochi e a sollazzi che si fanno nel tempio per la festa...

[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 84.2: In kista parti finixi lu quartu libru et incummenza lu quintu, lu quali conteni li ioki et li sullazi, li quali Eneas fichi fari a Trapani dananti lu sepulcru di sou patri Anchises.

[14] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 450, pag. 602.8: Pile e arco e altri che seguitano son giuochi e solacci d'omini.

[15] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 22, pag. 409: in povertate siamo, ricchi pari nuy, / ca li cante et li rise e li vane parlamente, / li sollanze, [li] iochi, li cavalle currente, / auru, argentu, corone...

[16] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 49, pag. 11: Reposata omne festa, omne sollaczo et joco...

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 106.22: vacaro li Troyani a cutali solazi e iuochi octo iuorni continuy...

1.5 Piacere amoroso e sessuale. Sollazzi d'amore, della carne: giochi erotici.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 212.9: l'uno amante non si può saziare di sollazzi dell'altro...

[2] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 167.22: e chascun amore lo qual non è pasudo, çoè saciado de çogi e de solaci, sì è debele et enfermo.

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 211.2: questa il prese e disse: «Non credi tu prendere altro sollazzo di me? Halo tu fatto per provarmi?».

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 3, pag. 287.21: L'amante deli solaci del'amante sasiar non si può...

[5] Poes. an. ven.or., XIII sm., 50, pag. 305: tanto me n' par bela et avinent / Malgareta, or la teng e· braç, / non me pos sacïar; / land gl'invilïosi à 'l cor dolentre / k'eu me ai solaço / de quela ke no à par.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 95.27: XII Non ti storre di fare sollazzi d'amore secondo che vuole lo tuo amante. XIII E non ti vergognare di dare e di ricevere sollazzi d'amore.

[7] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 25, pag. 221.22: Retiensi anche l'amore facciendo sollaççi della carne soavi e dilettevoli, tali e tanti che non rincrescano a l'amante.

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 139, pag. 527.31: E lo re Artù di lei no' poteva avere niuna allegrezza nè sollazzo.

[9] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 313.11: ciascuno delli amanti è tenuto, in prendere sollazzid'amore, d'ubbidire al volere dell'altro.

1.5.1 Locuz. verb. Avere sollazzo con qno; fare grande sollazzo insieme: consumare rapporti sessuali.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 79, pag. 167.13: Allora sì andoe T. indela camera dela torre a madonna Isotta e ffanno grande sollazzo insieme e ccoricansi anbo due nel letto...

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 162, comp. 27.2, pag. 96: Acioché 'l summo Iove / potesse con le nimphe aver solaçço, / e che Iunone non li desse impaçço, / la bella Echo si move / e con parole nove / sempre retien Iunòn...

2 Manifestazione di gioia attraverso atti o parole. Locuz. verb. Fare (grande) sollazzo: festeggiare allegramente (per celebrare un evento, gli dei o qno).

[1] Giacomo da Lentini (ed. Antonelli), c. 1230/50 (tosc.), disc. 5.86, pag. 115: Gioia complita, - norita, - mi 'nvita: / voi siete più fina, / che s'io faccio - sollaccio - ch'io piaccio, / vostro amor mi mina / dotrina, - e benvolenza.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 170, pag. 261.16: E 'l segnore del monistero, quando vole fare alcuno solazzo a li idoli, sì richieggiono questi oferti; ed elli sono tenuti d'andarvi, e quivi ballano e trescano e fanno grande festa.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 72, pag. 142.5: e se n'andaro [[scil. Paris e sua compagnia]] dritto al tempio, là ove quelli del paese veghiavano tutti e faceano gran gioia e gran sollazzo.

[4] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 28, 115-129, pag. 633, col. 2.20: Tripudi. Tant'è a dire quanto 'solaçi'.

[5] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 79, pag. 123.12: e a' nove giorni salgono tutti in sull'altare, quelli che gli vogliono fare conpagnia al suo sacrificamento; e l'altra giente fanno grande sollazzo intorno al tavoliere. [[...]] L'altre genti fanno grande sollazzo intorno di quello fuoco, tanto che sono tutti arsi...

[6] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 5, ott. 24.8, pag. 60: col signore era andato a palazzo, / onde per lui si fan giochi e solazzo.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 75.25: Per la quale retornata e victoria tucta Griecia fecende gran solazo.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 29, pag. 66.17: E giugnendo appiè del Santo Padre, con grande sollazzo il ricevette...

3 Motto divertente, racconto che genera allegria.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 6.22, pag. 32: E sse d' alchun sollazzo / Ridere le convengnia, / Non gridi: a! a! né consimili voci, / Però che cciò faria mostrar li denti, / Che non è cosa conta...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 242.2: La boce di chi parla debb'esser dolce, non contendevole né cantevole; ma se dice di cosa ferma, dee mostrare fermezza in atti, in boce e in parole, e se dice di sollazzo mostri allegrezza.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 2, pag. 38.6: La novella di Panfilo fu in parte risa e tutta commendata dalle donne: la quale diligentemente ascoltata e al suo fine essendo venuta, sedendo appresso di lui Neifile, le comandò la reina che, una dicendone, l'ordine dello incominciato sollazzo seguisse.

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.271: Se voi godere, - or udirai solazo: / el venne un pazzo - e zucò meco al sozzo...

3.1 [Detto delle parole:] locuz. agg. Di sollazzo: scherzoso.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 280, pag. 194.9: Molto parlò l'uomo de la nave lungamente a· re e gli dise asai parole di solazo e di conforto che ttuti suoi dolori gli fecero ubriare...

[2] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 21, pag. 128.15: Se di cose di solasso è il sermone, quine si vanta avidità e studio, vi si immerge che commuove esiandio gli animi severii e gravi a leggeressa e a riso...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, parr. 2-15, pag. 150.7: dée essere in alguna parte delo moto confetto algune parole de solaçço.

3.2 Locuz. avv. A, in, per sollazzo: per giocare e scherzare. [Con connotazione neg.:] per schernire.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 155.15: non dico che tutta fiata convenga salutare, ma o per desiderio d' amore, o per solazzo, talora si mandano altre parole che portano più incarnamento e giuoco che non fa a dire pur salute.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 157.6: se parla di cose ferme, mostri fermezza, se parla a sollazzo, mostri allegrezza.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 10, pag. 171.30: primieramente nel parlare che i garzoni peccano in tre maniere. La prima si è, in dire parole allegre e per sollazzo dei diletti delle femmine, ciò sono parole villane e disoneste..

[4] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 44.16: andando ad una Festa per Mare alquanti di Palermo fecero loro Segnore, et levaro una insegna per gabbo, et a sollazzo, et alquanti Franceschi per orgoglio la vollero abbattere...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.3, pag. 254: Una via, de poi disnà, / me inconmenzai de raxonà, / quasi in solazo, con uno frae, / de monti fati strapassai...

[6] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 15, pag. 41.11: e beva(n)do nu e e' aveva de una cana breganega, (e) de'-li p(er) solaço II fiade su le spale...

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1289, pag. 83: E molto spesso li avegnia, / Che i altri garçony li dixea / Per solaço tutora ridando...

[8] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 2, pag. 197.25: Quando li giovani uomini si provavano intra loro per sollazzo correndo, o saltando, o scherzando alle braccia...

[9] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 5, pag. 510.14: E prendendo a modo di candidato la mano d' uno, indurata per opera villesca, per sollazzo l' addimandoe s' elli era usato andare colle mani.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 110.21: Lo galefar insemo e rebutar l'un l'altro per gabo e per solaçço le parole de truffe e de bufe...

4 Sollievo dato a un dolore (fisico o spirituale).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Menichetti), XIII m. (lucch.), canz. 9.42, pag. 89: Credo che non feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura: / mentre che viveràe, / serà for di speransa / d'aver giamai solasso né ventura...

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 5, pag. 193.26: la speranza è ultimo solazo di mali...

[3] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 159.21: «Oimè - dise Panfilo - ké quelui ke à sanitade sì dà levementre solaci alo enfermo, mai, per mor de quili solaci, lo enfermo no se sente aver men male...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 3, pag. 270.1: Le pecore vestite di lana seguono lui. Questa è a llui sola delettatione, e per sollazzo del suo male li pende dal collo una sampogna.

[5] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 417.14, pag. 252: s'eo trovasse merçé pur un poco, / d'onni affanno traria solaçço e çuocho.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 205.4: o Perseo [[...]] tu porterai grandi sollazzi di morte all'ombre del ninferno; cioè, essere morto da così grande uomo. || Cfr. Ov., Met., V, 190-192: «"adspice" ait, "Perseu, nostrae primordia gentis: / magna feres tacitas solacia mortis ad umbras, / a tanto cecidisse viro"».

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 7, vol. 1, pag. 182.33: li homini qui su in adversitati disiyanu plù li amici, oy per ayutu a li lur necessitati, oy per sulazzu a li lur tristizzi.

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 2, pag. 67.10: a' miseri sia sollazzo d' avere compagni nelle pene...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 60.4: Et perché la nochie pinna de tenbrie no ghe rendesse penna o altra paora [[...]] per dar-ghe solaçço ch'i stessan seguri e dormissan e posassan sença paora...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 38, pag. 77.28: in quale tempo, dove la paura il dolore stupefacesse, appena sì potente di me sarei, che io alcuni solazzi potessi trovare al dolente animo...

[11] Lucidario ver., XIV, L. 3, quaest. 24.1, pag. 200.15: Queli de l'inferno que dice stando in quele pene? àno alcuno solaço, ché molte volte li prexoneri àno solaço chi de cantaro, che de çugaro e chi d'altro trastulo?

4.1 Fonte di conforto; gioia spirituale (in contesti relig.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 278, pag. 143: Oi De, fïol dulcissimo, oi mia grand alegreza, / Vita de l'arma mia, solaz e alegreza...

[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), ball. 10.9, pag. 230: No è mai gioia né solaccio vero / che' Te amar, Gesù sponso meo caro...

[3] Poes. an. urbin., XIII, 21.35, pag. 583: Ioco e ssolaço et onne delecto / kedd è sença Tene, Amor mio dilecto, / non vo' ke mme sia inn alcu[n] placemento, / ma sempre pensar del Tuo sancto splendore.

[4] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 9.48, vol. 1, pag. 125: Madre de Cristo piena di scïentia, / in voi è solaço, gioi' e sapïença.

[5] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.43: O vita amabile, allegra et sempiternale, quando perverremo ad te et sarem fuore di tutte le nostre miserie? In te [[...]] non è mutamento ma è sempre un medesimo stato, non disagio ma vero riposo, non lamento ma sempre sollaçço.

[6] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 100.25: Domenedio li aprirà la porta del santo paradiso, là du' elli trovarà beni e tutti e' sollazzi.

[7] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 350, pag. 66: Ben sapiai per fermo e per certeça / ke tant avrà li boni gran legreça / de ço k' igi servì al Segnor De / e preso la soa crox e çege dre, / k' ent[r]o 'l cor i à friçer ultra pato / pur de letitia e de gran solaço, / pregando lo Segnor ke beneiga / la mare e 'l pare k' en si durà faiga.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 210.27: per questo rispetto medesimo lo chiama Dio di pazienza, e di sollazzo, perch' egli mai non si turba, nè scandalizza.

[9] Enselmino da Montebelluna (ed. Andreose), XIV pm. (trevis.), oratio, 9, pag. 482: tu [[scil. Virgo glorïoxa]] te mostrasti a Sibilla / nel cerchio d'oro col tu' figlio in braço / atorno il sole quando il più sentilla, / per dar intender ad Otavian paço / che al mundo era nato un maçor d'eso / e de çaschuno era paçe e solaço...

[10] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 72.3, pag. 617: dolce Signor, nel qual tutt' e' solazia / e fuor del qual nïuno a ben s' apprende...

[11] Tratao peccai mortali, XIII ex./XIV m. (gen.), De fiat voluntas tua, vol. 1, pag. 141.27: E qua(n)do ello à butao le bruture de for de lo cor trova paxe, joya e solaço, tanto che ogni cossa monda(n)na ge par um inferno a lo reguado de quella chiaereza e paxe.

[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 13.27, pag. 24: A lo qualle regno ne conduga quello benedecto fructo / ch'insì del to [[scil. della «vergene Maria»]] corpo sacrato e neto tuto, / là o' è sempre solaçe, alegreca e desduto.

5 Fras. Andare a sollazzo: passeggiare piacevolmente.

[1] Novellino (red. vulgata), p. 1315 (fior.), 77, pag. 130.21: Un giorno andando il Donno a sollazzo con altri cavalieri...

[2] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 66, pag. 671.3: costui andando un dì a ssollazzo per lo castello co· certi caporali masinadieri...

[3] Libro dei Sette Savi, XIV (tosc.), pag. 80.6: Avenne un giorno che 'l cavaliere andava a sollazzo per la villa, tanto che venne dinanzi alla torre dove la dama stava...

[u.r. 06.06.2022; doc. parzialm. aggiorn.]