PICCHIARE v.

0.1 picchi, picchia, picchiai, picchiando, picchiandogli, picchiandoli, picchiandos', picchiandosi, picchiano, picchiansi, picchiante,picchiar, picchiarà , picchiarci, picchiare, picchiarlovi, picchiarono, picchiarsi, picchiasi, picchiasse, picchiata, picchiate, picchiati, picchiato, picchiatogli, picchiava, picchiavangli, picchiavano, picchierà , picchierae, picchieremo, picchierò, picchino, picchio, picchiò, picchió, picchioe, picchiomi, picchionno, picchiono, picchiósi, pichia, pichia'mi, pichiando, pichiar, pichiare, pichiato, pichiò, ppicchiare.

0.2 Etimo incerto: lat. volg. *pic(c)ulare (Nocentini s.v. picchiare 1).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

N L'att. in Jacopo della Lana è una cit. dantesca.

0.7 1 Battere colpi con una parte del corpo o con un oggetto (anche in contesto fig.). 1.1 Colpire se stessi con le mani in segno di disperazione (anche pron). 1.2 Colpire qno per fargli del male, anche come forma di forma di castigo (rif. alla giustizia divina). 1.3 Battere colpi su una porta per farsi aprire, lo stesso che bussare (anche assol.). 1.4 [Rif. ai raggi del sole:] colpire una superficie.

0.8 Irene Angelini 04.02.2021.

1 Battere colpi con una parte del corpo o con un oggetto (anche in contesto fig.).

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1308 (pis.), cap. 2, pag. 367.15: Confortianci adunque, e incontanente che la libidine picchierà l' uscio del nostro sentimento...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 60.1: Intanto i veloci cavalli del Sole, Piron, Eoe, Eton, e 'l quarto Flegon, riempiono i venti con anitriri pieni di fiamme, e picchiano le stange con piedi.

[3] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 6, cap. [vv. 140-235], pag. 229.14: Lo lieto romore de' vincitori picchiava l'aria.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 340.21: E allora prendi della detta cenere così mescolata e mettine nella forma, e poggiavi su colla mano il cazzuolo della forma sanza picchiarlovi suso...

[5] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 114.5: Per fare l'anello in prima si picchia l'oro e li vestiri che voi portate funo già pusulente lana.

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 82, pag. 220.34: Questa è la fortezza, che non si può sconfiggere, alla quale fortuna picchia in molti modi, ma ella non la può danneggiare.

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 8, cap. 39, vol. 2, pag. 186.14: sufolando e picchiando le panche quando faceno loro diceria...

[8] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 12, pag. 84.20: Introducemi e amette in nella cella del tuo amore: io l'adimando, io lo cerco, io picchio!

- Sost.

[9] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 43.10, pag. 173: ch'io son l'ancudine d'ongni martello! / Pur sia, qual vòle, del pichiare, acorto!

1.1 Colpire se stessi con le mani in segno di disperazione (anche pron.).

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 110.4, pag. 46: Le donne sonvi ch'andar forsennate / per li templi di Roma dolorando, / co· llor vil drappi, scinte e scapigliate, / di luogo in luogo i lor petti picchiando.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.105, vol. 1, pag. 308: Quindi sentimmo gente che si nicchia / ne l'altra bolgia e che col muso scuffa, / e sé medesma con le palme picchia.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 132.9: E quando quegli con le sue mani si picchiava, questa rendeva quel medesmo suono del pianto.

[4] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 3, Paolo primo eremita, pag. 520.9: non potendo più dire per l'abundantia del dolore ch'avea dentro, tacette, e picchiandosi 'l petto prese 'l pallio e uscitte di cella...

1.1.1 Sost.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 39.13: Lo dolore le vieta di dire più cose; e 'l picchiare viene ad ogni parola; e' pianti escono del tramortito cuore.

- [In unione con petto, per indicare un atto di vero e contrito pentimento].

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 16, pag. 84.23: solo uno picchiare di petto merita vita eterna.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 20, cap. 2, par. 6, pag. 421.9: Conviensi ancor di non far viste o pompe, o troppo gran picchiar di petto, o troppo grande e spesso baciar di terra...

[4] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 9, pag. 88.8: Allora santo Francesco, con molte lagrime e sospiri e picchiaredi petto, dice ad alta voce...

[5] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 1, pag. 228.19: si gitta in orazione e con prieghi e con lagrime e con picchiaredi petto cercava di trovare Gesù sposo e diletto dell'anima sua.

1.2 Colpire qno per fargli del male, anche come forma di castigo (rif. alla giustizia divina).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.120, vol. 2, pag. 169: Ma guarda fiso là, e disviticchia / col viso quel che vien sotto a quei sassi: / già scorger puoi come ciascun si picchia».

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 10, v. 120, pag. 1138.27: si pichia. Çoè: è battuto e castigato.

1.3 Battere colpi su una porta per farsi aprire, lo stesso che bussare (anche assol.).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 22, pag. 43.12: Io sto all'uscio, e picchio; e se mi sarà aperto intrerrò là entro...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 10, pag. 165.24: e' non era nessuno al mondo in sì sicura fortezza, che s'elli avesse sentito Cesare picchiare a la porta, che non avesse dottato.

[3] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 28, pag. 313.1: Iosaphas stava davante l'uscio del'abitatione di Barlaam, e cominció ad pichiare...

[4] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 2, Paolo primo eremita, pag. 517.7: Cercai, e óti trovato; picchio, acciò che m'apri...

- Sost.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 5, pag. 104.14: La qual cosa molti de' vicini avanti destisi e levatisi, [[...]] recatosi a noia il picchiare il quale egli faceva, fattisi alle finestre...

1.3.1 Estens. Insistere per ottenere qsa.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 86.7, pag. 204: Ma chi lo staio ha pieno o la galleta / [[...]] / di ciò trabocca, nïente men picchi / per su' argento, che fa l'uom poeta.

1.4 [Rif. ai raggi del sole:] colpire una superficie.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 50, col. 2.31: il raggio del sole aspetta alla chiusa finestra di fuori non mai tornando addrieto per natura della sua bontà, ma sempre picchia...