ASSAI avv./indef./cong.

0.1 adsai, adsay, asa', asà , asae, asáe, asai, asay, asäy, a say, asè, asé, asei, asez, assa', assà , assà', assae, assáe, assagi, assai, assaï, assaie, assaissime, assaj, assay, assè, assé, axai, axxai, axxaj, 'say, 'ssai.

0.2 Lat. ad satis (LEI s.v. ad satis).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 2.

0.4 In testi tosc., toscanizzati e corsi: Ruggieri d'Amici (ed. Vitale), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Poes. an. sang., 1270-71; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. lucch., 1295; Doc. prat., 1305; Lett. pist., 1320-22; Lett. sang., 1340; Stat. cort., a. 1345; Lett. volt., 1348-53; Doc. cors., 1364; Doc. amiat., 1368.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. rag., XIII u.q. (3); Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Doc. venez., 1300; Bart. da Sant'Angelo, XIV in. (?) (trevis.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Stat. ver., 1366 (2); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Miracole de Roma, XIII m. (rom.>tosc.); Poes. an. abruzz., XIII;Poes. an. urbin., XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Doc. castell., 1361-87; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. ad assai 2; assai assai 2, 2.3, 2.3.1; assai già 2.2; assai meno 2; assai più 2; assai poter dire 4.1; d'assai 2, 2.2.2, 2.2.3, 2.4; da assai 2.4; è assai che 2.2.4.1; già assai 2.2; già è assai 2.2.4; meno assai 2; più assai 2.

0.7 1 In misura sufficiente, quanto basta. 1.1 Indef. Quantità pienamente sufficiente e ben rappresentativa (di qsa). Estens. Abbastanza. 1.2 Indef. Risorsa appena sufficiente (per un det. fine). 2 In maniera e misura più che sufficiente o abbondante. 2.1 [Con verbi che indicano percezione, valutazione o espressione:] con grande chiarezza, in maniera distinta; per bene. 2.2 Spesso e più volte; a lungo, per molto tempo. 2.3 Indef. [Con funzione di agg. invariabile:] in grande quantità, molto. [Rif. a un sost. plur.:] in gran numero, vari e diversi. 2.4 Indef. [Con funzione di agg. invariabile:] notevole per valore e fama, stimato. 3 Indef. In numero eccessivo. 4 Cong. [Con valore concessivo:] per quanto. 4.1 Indef. [Seguita da una consecutiva introdotta da che:] fras. Assai poter dire: sforzarsi di esporre molte ragioni (senza riuscire a impedire che).

0.8 Mariafrancesca Giuliani 18.05.2015.

1 In misura sufficiente, quanto basta.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1280, pag. 55, col. 1: Quando el ave asé orao / A li soi frai se n'è tornao.

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 17, pag. 120.21: «Neun omo è assai fedele a colui che teme».

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 63, pag. 102.14: E quando ebbero assai ragionato di quella materia, cominciaro a ragionare del fatto del tempio e dello spedale che voleano edificare nel luogo ov'erano state le battaglie.

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 26, vol. 1, pag. 282.3: Elli mandaro per Nauzio il consolo; e non parendo loro ch'egli fosse assai sofficiente a sì grande bisogno, s'accordarono di fare dittatore, che traesse la città di paura, e rimettessela in buono stato.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 658.9: ché assaibastano le tentazioni e la corrotta natura.

[6] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 48.7: I nemici ànno le mura; Troja è ruinata e caduta dall'alto colmo. Assai è dato di stare alla patria ed a Priamo. || Cfr. Verg., Aen. II, 291: «sat patriae Priamoque datum».

[7] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 156.9: Una ancore non tiene assai le nave incerate e uno amo non è assai in de l' acque liquide.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 8, pag. 555.16: per la quale potrete comprendere che assai dee bastare a ciascuno se quale asino dà in parete tal riceve, senza volere, soprabondando oltre la convenevolezza della vendetta, ingiuriare, dove l'uomo si mette alla ricevuta ingiuria vendicare.

[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 342.13, pag. 425: «Che val - dice - a saver, chi si sconforta? / Non pianger più: non m'ài tu pianto assai?

1.1 Indef. Quantità pienamente sufficiente e ben rappresentativa (di qsa). Estens. Abbastanza.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 195.15: e dire i nostri convenenti ànno lungamente udito e stati a intendere altri c' ànno detto assai e molto, prima di noi...

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 190.6: Per cessare fame e sete non è bisogno tentare il mare, nè cercare paesi, ché a mano è quello ch'è assai.

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 195.8, pag. 392: Ched i' sia di danar ben procacciante? / I' n'ò assai per farne belle spese.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15.131: [112] Et Ovidio dele Pistule dice: potere ucidere è assai a chi n'àe podestà, ma sca(m)pato serabbo a te magior gl(or)ia.

[5] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 62.19: e però vai a Roma a' sette Savj per dire loro come tu ài sogniato che nel mezzo del focolare tuo sia una fontana sì grande che tutti i tuoi vicini aveano assai acqua a farne ogni loro bisognio.

[6] Doc. venez., 1300, pag. 32.24: Tuto l'autro dela sovar vel supradita parte o poco o asai volo ch'elo sia dato ali poveri, ad orfani, vedoe, maritate, nuvice, pelegrini et sacri ficii.

[7] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 6, cap. 1, par. 7, pag. 133.18: Seneca ad Elbia. Quanto è al desiderio, niuna cosa è assai; quanto è alla natura, assai è quello poco che basta.

[8] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 30, pag. 75.20: Chi vuole ricchi morselli io [l'] insegnerò come del pogo omo puote vivere: segondo natura ave assai di pane e d' acqua. Anco vo' dovete guardare, che voi non mangiate soverchio.

[9] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 142, pag. 213.1: Vivanda aveano assai per questo lago, sì che la terra per questo asedio mai no sarebbe perduta.

[10] Novellino, p. 1315 (fior.), 2, pag. 129.7: ché se voi foste suto figliuolo di re, vi sarebbe paruto poco di donarmi una nobile città, onde a vostra natura parve assai di meritarmi di pane, sì come vostro padre facea».

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 1.17, vol. 3, pag. 5: Infino a qui l'un giogo di Parnaso / assai mi fu; ma or con amendue / m'è uopo intrar ne l'aringo rimaso.

[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 3, pag. 237.7: Nel campo mezzolano si semini nel giugero moggia cinque di grano, o d'orzo: il campo grasso ha assai di quattro moggia.

[13] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 153, pag. 124.10: Anzi fa ragione di quanti danari ài assai il mese per spese, e tanta biada vendi ogni mese, e non più.

1.1.1 Indef. [Rif. a cosa che impegna a sufficienza].

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 53, pag. 92.30: E T. sì chiamoe Governale e ffassi venire l'arme, ed egli sì glila portoe tantosto e dissegli: «T., se ttue vuogli conbattere con tutti li cavalieri der reame di Longres, assai avrai che ffare».

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 115.19, pag. 481: Tuto l'ano ò assai a far / a retrornar in cavear.

[3] Lett. pist., 1320-22, 14, pag. 57.35: ed ellino m'àno risposto, sì come iscritto t'òe per altra letera, ched ellino àno assai a fare di potere tantti denari raunare...

1.1.2 Indef. Cosa adeguata, doverosa, conveniente o utile. || V. fare.

[1] Lett. lucch., 1300, pag. 85.33: Altre grasie i(n)torno a ciò, che ffarano assai alli n(ost)ri fatti, batiamo a dima(n)dare...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 22, vol. 2, pag. 500.25: Anco, conciò sia cosa che assai faccia et si convenga, considerata l'onestà et la prudentia di missere lo vescovo di Siena, per essa sua honestà et fama servare et acrescere ne' veri piaceri et onori magiormente di Dio et de la sua madre...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 139.8: Al capitano e a' giovani cavalieri, che aveano bisogno di riposo, parve avere assai fatto di vincere, sanza perseguitarli.

[4] Lett. volt., 1348-53, pag. 173.5: Questo ci pare che si faccia assai per te: più nonn avemo potuto levare, che per tuo utile l'aremmo facto volentieri.

[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 17, pag. 67.2: Sete savie, e come la grazia fu fatta a voi, così pagate il debito a Jesù con lalde e gloria rendere; quando l'averete pagato, averete assai fatto.

1.2 Indef. Risorsa appena sufficiente (per un det. fine). || Per avere assai v. avere 1.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 36, pag. 136.6: Struzzolo è uno uccello grande [[...]] ma egli non vola niente, anzi è grave e pesante di sua complessione, però non è sì pesante, che un buon cavallo non abbia assai di giungerlo, di tal guisa corre.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 209.31: Ancora, se tu se' povero e prendi moglie e abine figliuoli, se prima avevi assai di notricare te, e poi ti converrà notricare te e loro. Pensa come tu starai! E però no· lla torre.

[3] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 82, pag. 97.23: Or io non intendo dir male di persona, però che io ho assai di correggiere me.

2 In maniera e misura più che sufficiente o abbondante.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 468, pag. 616: Fort se mostra dolentre quili qe l'à plurado; / tal par molto dolentre q'asai avrà cridadho, / qe va molto devoto e porta 'l caf clinadho...

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 260, pag. 534: Li omini alegrase de ço qe qui intende, / mai s' eu volese dir de lor le male mende, / le oculte e manefeste ch' à fate per vesende, / molto se retrarave, asai qe se destende.

[3] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 440, pag. 577: Or e arçent, qi n'à, sì va forte seguro, / mai plui va quel asai ch'ama Deu de cor puro.

[4] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 2.46, pag. 32: Assai v'aggio laudato, / madonna, in tutte parti, / di bellezze c'avete.

[5] Tomaso di Sasso (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), canz. 28, pag. 68: Ma s'ell'à, rimembrando, / l'amooso vedere, / null'altra cosa - fecila pietosa, / ma[i] quando al suo comando / mi le dona[i] a servire / e vita assai sofersi ed angosciosa. anche qui?

[6] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: qua(n)do ella arà assai pianto et sasiato l'animo, lo suo dolore co(n) buone paraule si dè tenperare et aumiliare...

[7] Poes. an. urbin., XIII, 2.16, pag. 542: et a mme ne resulta lo inçendore / per l'ardore - ke nno me dà posa, / conoscendo ke ttu m'ami assai.

[8] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 144.20: e perciò vale meglio a mangiare, che s'ella si quocie bene ala forciella, sì ingienera buono sangue e nodriscie assai...

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 29.127, vol. 3, pag. 489: Ma perché siam digressi assai, ritorci / li occhi oramai verso la dritta strada, / sì che la via col tempo si raccorci.

[10] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 12, pag. 89.10: Videndu Totila li prisenti ki li avia mandati lu episcupu, mispriczauli, et iratu contra lu episcupu, dixe a killi sirvituri soy: 'Prinditi lu episcupu, costringitilu bene et affrigitilu assay.

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1491, pag. 393, col. 1: fecisti alla mia emperatrice / talliare la cervice / et altri multi assai / che predicati li ài, / dunni io assai me doglio / et conuscere no llo voglio...

[12] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1003, pag. 64: Tu sai ben, morte, ch'io te dicho el vero, / io t'ai pregata asai, s'el t'arichorda, / che tu me fazi questo refrizero.

[13] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 7, pag. 581.32: e frikinu la ventri di lu cavallu cun lu oglu caldu; e quandu la ventri avirai assai fricatu cun kistu lignu, distopa lu fundamentu e mina lu cavallu a radu passu ad unu poiu inver lu munti...

[14] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 7, pag. 15.23: [14] Item lu fumu di lu achitu caldu multu aperi li aurichi per la sua suctilitati et dà assai l'auduta.

- [In unione con un agg. o un avv. per la formazione del superl.].

[15] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 76, pag. 20: Lu patre ne fo letificatu, / co· ttut[ta] Roma lu parentatu, / et tutta Roma era assai gaudente...

[16] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 59, pag. 180: Cerca la terra ch'este gran[n]e assai, / chiù bella donna di me troverai.».

[17] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 45.9: poi che fue connosciuta la natura dell' uomo e delli animali e de' loro cibi e dell' erbe e delle cose, assai bene poteano li savi argomentare la sanezza e curare la malizia.

[18] Lett. lucch., 1295 (2), pag. 17.2: avemo buona ispera(n)sa che llo nostro affare andrae assai bene.

[19] Caducità , XIII (ver.), 37, pag. 655: En un'assai desconça e vil fosina / tu fusi fabricà d'una pescina / la quale è tant orribel e meschina / ke li mei lavri a dirtel no s'enclina.

[20] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 477, pag. 577: Ma no per tanto dicoti de fontana surgente: / se lo so curso dirige inverso de oriente, / assai plu sana dicise cha gisse in occidente / da li grandi phylosofi, crídello certamente...

[21] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 166.10: Elli passarono assai presso...

[22] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 64, par. 25, vol. 1, pag. 260.24: niuna cagione spetiale aparente perché lì sonno detenute, la qual cosa è assaie sconvenente...

[23] Stat. palerm., 1343, cap. 8, pag. 18.12: e li ricturi lu dicanu assay innanti, e l' unu lu dica all' altru.

[24] Stat. cort., a. 1345, cap. 13, pag. 136.27: E a ciò ke mellio se sappia, el priore sia tenuto de dirlo asai ennante a la conpagnia, aciò ke l' uno el dica a l' altro, ke sieno ciascuno die domenecale e altri dì solenpni.

[25] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 66, pag. 116: che quilla piaga e pur de gente enorme / e d'infedeli, e di Machometane / e di persone assai da noi difforme...

[26] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), ott. 181, pag. 11: Ottenuta la victoria, re Carlo adsay contento / Ch'aveva vinto lo regame per sou gran ardimento, / Per festa et alegrecza sonava omne stromento...

[27] Doc. castell., 1361-87, pag. 233.16: Anno D(omi)ni Mccclxxv<j> recò 'l Paçço p(er) lui meçço st. d(e) g(ra)no; p(er) lui sì sco(n)peçoso ch'io dissi che 'l volea a st. p(er)uscino, no(n) stante che facesse asa' bona mesura.

- Assai più / meno; più / meno assai.

[28] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 136, pag. 528: Ancor d' Erodïana audito avé contare: / Ioanes lo Batista ela fe' decollare. / Nui' omo se devria en femena enfïare: / lo cor à felonissemo, asai plui qe no pare...

[29] Ruggieri d'Amici (ed. Vitale), XIII pm. (tosc.), 44, pag. 186: c'Amor m'à preso e distretto / assai più ch'io nonn ò detto.

[30] Lett. sen., 1262, pag. 286.12: a ciò q(ue)d io intendo, q(ue) le tre l. di Venesgia dieno venire due a q(ue)ste di Francia, q(ue)d è tornata me(no) asai...

[31] Poes. an. sang., 1270-71, 12, pag. 69: Canpar poria, cha no(n) mi co(n)somara, / che, stando i(n) dui suggetti equalem(en)te, / assai più dura l'umido onde vive.

[32] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 70.57, pag. 368: Ma quando 'lo fo dexeao / e en so seno retornao, / de zo miga no trovava / como quelo chi sonava, / ma assaimen, per lo peccao, / de che en la fin è condenao, / che, per laxar a li fijoi, / à pu crexuo li guai soi.

[33] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.7.9, pag. 172: Grosso di lingua - assaipiù che cerqua...

[34] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 13.8: Certu da laudar fu la obediencia di lu consulu, di lu quali eu ayu dictu, ma plù asay esti da laudari quilla di li duy consuli di li quali eu diroiu.

[35] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 301, pag. 118: Li taioli quando àno del vechio, / Al ben pigliare ell' è un spechio, / E se del vechio non averano, / Meno assai se pigliarano. / Ma pur se piglia più e meno / Secondo la natura del terreno.

[36] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), ott. 574, pag. 126: Facea lo capetano ciò che lui volìa: / Assay plu che lo re Aquila avea in balìa.

[37] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 102, pag. 231.28: - E così rimase la cosa, che i cittadini che erano attorno per le ville n' ebbono per buon pezzo piacere col beccaio della detta novella, avendolo molto per piacevole, più assai che non lo tenevono in prima.

- [Rafforzato:] assai assai.

[38] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 29, pag. 107.31: - Da poi che voi avete perduto tanto il senno, che per lo re Languis volete morire, a me piace assai assai d'essere in campo contra di voi.

[39] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 93, pag. 361.31: ma io veggio bene che se l'altre sono ree, tu se' bene assai assai piggiore, chè cosìe falsamente m'avete ingannato -.

- [Seguito da un agg. superl.].

[40] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 671, pag. 41: «Uno lacciu li cengnémmo assai carissimo, / ad seta misso ad auru purissimo».

[41] Tristano Veneto, XIV, cap. 12, pag. 63.27: E quella era asè bellissima sença falo.

[42] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 77.8: Lo secundo figlyo se clamao Paris et ancora per un'altra nomo era clamato Alexandro, homo assay bellissimo de persone...

[43] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 165.10: Cirus primo re de Persia et assai potentissimo regnao anni XXXIIII et per anni XXX con multe crudeli bactaglie venceo tucti li soi inimici...

- [Rif. a un sost. con connotazione affettiva, intensificandone il signif.].

[44] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 15, pag. 196.30: Che eglino ebbono uno savio e buono frate di Santo Spirito, il quale mandorono a Pistoia a messer [...] de' Vergellesi, de' principali cittadini, assai suo amico...

[45] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 170, pag. 421.1: Di che essendo presente uno che avea nome Pescione, e non vedea lume, assai criatura del detto messer Pino, disse Bartolo Gioggi: - Voletela voi rimettere nel Pescione? - Messer Pino disse di sì.

- Locuz. avv. Ad assai.

[46] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 37, pag. 498.6: andò contra i nemici a combattere, non abbiendo ad assai tanti cavalieri, quanti erano quelli de' nemici.

[47] Lett. lucch., 1295, pag. 6.17: (e) noi di quae no(n) ci avemo ad avere chosa sì che noi potessemo ad assai sadisfare alli debiti che devemo...

[48] Lett. lucch., 1300 (3), pag. 93.11: noi d(e)vemo molto più dare tra la Ecchieça di Roma (e) altri gra(n)di debiti che cci devemo dare che no(n) valliono ad assai qua(n)te pocessioni (e) beni avemo i(n) Luc(ca) (e) i(n) tutto lo vesscovado...

[49] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 10, pag. 53.20: E quando elli fu dentro, elli vide che la cammera era grande e larga a meraviglia assai più che nulla de l'autre, ma non era ad assai sì ricca come l'autre...

[50] Novellino, p. 1315 (fior.), 86, pag. 328.2: Fu uno c'avea sì grande naturale, che non trovava neuno che fosse sì grande ad assai.

[51] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 86.2: Taurus nonn è ad assè cossì rio segno como Chançer...

[52] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 22.8, pag. 642: se postergato / fosse il dover da me e il diletto / preposto, già ve n' averei pregato, / però ch' al mondo non fu cosa mai / che io amassi cotanto ad assai.

- Locuz. avv. D'assai.

[53] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 85, pag. 149.35: vo dico bene ch'io sono più disideroso di voi conoscere ch'io nonn era di prima, quand'io mi misi in vostra compagnia, ch'io non credea neente allora che voi fuste d'assai di sì grande valore come i' ò veduto qui: per Dio ditemi chi voi siete!

[54] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.123, vol. 1, pag. 503: E io dissi al poeta: «Or fu già mai / gente sì vana come la sanese? / Certo non la francesca sì d'assai!».

[55] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 154.11, pag. 210: L'aere percosso da' lor dolci rai / s'infiamma d'onestate, et tal diventa, / che 'l dir nostro e 'l penser vince d'assai.

[56] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 15, quart. 86, vol. 1, pag. 173: E Don Arrigo per fargli piacere, / sessantamilia doble, e più d'assai / gli prestò, sanza alcun gaggio volere, / la qual pecunia non riebbe mai...

2.1 [Con verbi che indicano percezione, valutazione o espressione:] con grande chiarezza, in maniera distinta; per bene.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 541, pag. 619: Quëuncavoia del corpo sea 'vegnuo, / lo spirito meo voio qe sea renduo, / sì serà elo s'el me fi atenduo / lo rico don qe m'è emprometuo, / k'entro 'l guagnelio asai l'ò entenduo.

[2] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 176.16: e la nomenança dele grandeçe de l'un e de l'autro sì è asai cognosuda da mi.

[3] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 24, pag. 157.21: [8] Et ki neli suoi servi è adiroso (e) crudele, assai dimostra ke co(n)tra altrui li sia venuto meno possança.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 13, pag. 157.15: La quale battaglia, che fosse via più crudele, che neuna delle altre fatte prima, assai il manifestò la pessima uscita...

[5] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 155.28: «Assai ne l'abito di vostra persona vi mostrate giovene, se 'l vostro cuore non fosse vecchio, onde apare per certo che in vostro cuore sia gioventude, perciò che l'abito assai mostra di fuori quel ch'avete dentro.

[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 19.8: assai sapeva la gente che gli Dii s'erano intramessi del nascimento di Roma...

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 483.2: Ma li pastori di questo tempo non sono contenti di seguire coloro se non nel nome, e vogliono di più imbandigioni, ed essere menati e sostenuti; tanto sono gravi (Questo assai appare ad occhio in corte di Roma, e di fuori lievemente)...

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 109.29: Ca, a chò que eu non dica tutti li altri soy operi, asay purrà homu cannussiri quali cumbatituri issu sia statu per duy fatti di armi, li quali eu ricuntirò.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 5, pag. 417.10: così ancora sotto turpissime forme d'uomini si truovano maravigliosi ingegni dalla natura essere stati riposti. La qual cosa assai apparve in due nostri cittadini de' quali io intendo brievemente di ragionarvi...

[10] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), II, st. 37.8, pag. 162: Con gran lieltà, sença mentire, / al so marito portane vita onesta; / in astinencia e in oration / èno asae veçute en questa iusta raxom.

[11] LeggendaAurea, XIV sm. (fior.), cap. 176, S. Pelagio papa, vol. 3, pag. 1572.17: in questa cosa pure provò elli la malignitade de la contraria ventura assai dichiarando quello che sopra ciò volesse dire.

2.2 Spesso e più volte; a lungo, per molto tempo.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 41, pag. 113: Chi fa del suo servire dipartire / quello ch'assai c'è stato / senza malfare, mal fa signoraggio.

[2] Lett. lucch., 1298, pag. 67.21: Unde vo dimo che i(n) ciò assai avemo ragionato i(n)sieme (e) p(ro)vedutovi quello che dire si de (e) -l simileme(n)te far dire i(n) corte ai nossi singniori chardinali...

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.101, pag. 354: Puoi che se' stato assai ne lo pensire, / che de lo star con Deo hai costumanza, / lo deletto méttete a vedire...

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 383.30: disse ora mai voleva cavalcare inverso Cornovaglia, chè assai avea dimorato nel reame di Norgales.

[5] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 13.1, pag. 86: Provato ho assai, madonna, di ciausire / vostra biltate e lo piacer piacente; / ma, lasso, solamente / ch'io non la posso propriamente dire.

[6] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 41.11: cominciò a lagrimare et a gictarsi in terra et assai stare in oratione.

[7] Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 21.2, pag. 411: Continua lu studio, dicto ti lo aio assay, / et exercisse l'arte dapoy che p(re)sa l'ày...

[8] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 23, pag. 202.32: E andavano cercando chi di tanto onore fusse degno: e trovarono uno che in Corte era assai dimorato, uomo savio, di nobile sangue, giusto e famoso, di gran lealtà...

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 72.9: Disse: assai ee stata la mia fortuna sanza riposo da' principii del mondo insino a questo dì...

[10] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 68.3, pag. 101: Io non mi credo ch'el possa giammai / questo foco allenar, com'io credea / che el facesse, poi che 'nsieme assai / fossimo stati, ma ben non vedea...

[11] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 19, pag. 158.1: ma il fratello, quantunque il sentisse, e conoscesse, poi, che l'ebbe assai fatto stare a picchiare, fattosi all' uscio gli disse: Orchi se' tu?

[12] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 35.1, pag. 751: O uom che vivi assai in questo mondo, / settanta, ottanta, novant' anni o cento...

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 31, pag. 146.4: Poy chi appiru parlatu assai, et illu fu ascontratu di li clerichi cum processioni honoratamenti.

[14] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 15, pag. 60.31: Molti secolari ci ànno assai frequentati dì e notte...

[15] Morte di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 27.4, pag. 63: Po' si recava il forte iscudo in braccio / messer T[ristan], che perduto àe la lena, / dicendo: «Scudo mio, merçé ti faccio, / ch' assaj campato m' àj da mortal pena!

[16] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), III, ott. 13.3, pag. 262: E quand'ella fu assai stata alla dura, / disse: - Messer, molto avete fallato.

[17] San Brendano ven., XIV, pag. 122.18: Sapié che vui staré qua asè in questa isola innanti che vui ve posé partir...

- Assai già , già assai: già da tempo.

[18] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VI.6], vol. 6, pag. 16.21: [XXXVI.6.7] Quivi fu chiamato a consigliare Aminandro re d'Atamania, e Annibale cartaginese, il quale già assai non era stato ne' consigli ricevuto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv. 36, 6, 7: «Et Amynander accitus ad consultandum ex Athamania, et Hannibal Poenus iam diu non adhibitus interfuit ei consilio».

[19] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, introduzione, pag. 265.28: E già più ne trovarono tralle loro favole i poeti, che molti ricchi tra' loro tesori, e assai già , dietro alle loro favole andando, fecero la loro età fiorire...

[20] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 24, pag. 419.35: E così già assai ogni cosa ordinata e apparecchiata, e non ricevente già la cosa alcuno indugio...

2.2.1 [Rif. a una condizione che si prolunga].

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 17, pag. 67.7: Radunò [[Cesare]] lo senato e disse: "signori, noi potemo stabilire in luogo di Cesare uno altro, poi che cinque anni sono compiuti; la provincia è assai in pace: bene se ne può venire Cesare e dipartire omai l'oste... || Cfr. Fet des Romains, p. 342: «La terre est assez a pes...».

2.2.2 Locuz. avv. D'assai: spesso.

[1] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 13, pag. 104.20: Anima sensitiva si è negli animali e bestie e questi sono con cognoscimento, intanto che sono di cierte bestie che ànno assai virtù nel loro cognioscimento, chome d'assai si leggie e predicha tuttodì in similitudine, coè chavallo, chane, iscimia, oca, avoltoio, aquila, leone e molti altri, de' quali si dicie in fisiol[ogia], che sono dodici.

2.2.3 Locuz. avv. D'assai: da molto tempo.

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 317, vol. 4, pag. 278.22: perchè non v'avea da sodisfare i suoi cavalieri soldati di loro paghe passate d'assai, e delle doppie per la vittoria, e per nutricarli sopra le prede de' Fiorentini.

2.2.4 Locuz. avv. Già è assai: già da molto tempo.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 230.18: It. per xx scodelle che comperò il priore, già è assai, s. vij e d. iiij.

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 74, pag. 133.9: s'elli vedesse ch'io fusse solo altresì com'elli, già è assai mi si sarebbe mostrato.

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 48.4, pag. 95: Anima mia, io udii, ragionando / già è assai, s'i' mi ricordo bene, / ch'Amore è uno spirto avaro, e quando / alcuna cosa prende, sì la tene / serrata forte e stretta con gli artigli...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 6, pag. 216.17: Tu se' stato con colei la quale con false lusinghe tu hai, già è assai, ingannata mostrandole amore e essendo altrove innamorato.

2.2.4.1 Locuz. cong. È assai che: è trascorso tempo da quando, è molto che.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 3, pag. 171.13: Oimè! che egli è assai che niuna cosa da me né da altrui con pari affezione fu disiata, come da me quella che voi m' avete negato...

[2] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 16, vol. 2, pag. 91.3: [13] E dissero: non è assai, che voi ci avete cavati della terra che germinava latte e miele, acciò che ne uccideste in questo deserto, non che volere essere nostro Signore?

2.3 Indef. [Con funzione di agg. invariabile:] in grande quantità, molto. [Rif. a un sost. plur.:] in gran numero, vari e diversi.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 429, pag. 541: La bolpe fai asai boqe a la tana o' conversa, / l'un'ampla, l'autra streta, çascuna fai deversa...

[2] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.60, pag. 591: en assai dinar cercar meaia; / poco gran aver en molta paia.

[3] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.89, pag. 110: e sì son donne assai, / ma no nulla per cui / eo mi movesse mai, / se non per voi, piagente...

[4] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 7.63, pag. 195: Di due amanti, che s'amar di core, / as[s]ai versi canta Giacomino, / che s[i] [di]parte di reo amore.

[5] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 4.8, pag. 55: Fin amor mi conforta / e lo cor m'intalenta, / madonna, ch'io non penta, / di voi s'io innamorai. / Membrando ciò che porta, / la vita n'è contenta, / avegna ch'io ne senta / tormenti pur asai....

[6] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 4.31, pag. 908: Meglio è kacciar ke fuggire: / meno ne sono ischerniti; / molto vengono falliti / [...] pensieri; / assai ne sonno periti / pedoni e kavalieri.

[7] Miracole de Roma, XIII m. (rom.>tosc.), 63, pag. 587.26: et avea la statoa Valeriana, et avea lo capo de Gorgone, et avea Hercules dormiente, et lo quale staiea messo sobterra, et so esso era assagi auro...

[8] Parafr. Decalogo, XIII m. (?) (bergam.), 29, pag. 420: In assè vise se po Deo biastemare, / unde ve prego che ven debiè guardare...

[9] Doc. fior., 1259-67, pag. 210.19: ierano scritti ne· libro vecchio a piede de la rascione di sopra ove dovea avere; erano scritti in assai partite...

[10] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.12: e·llo loco cupo per non errare porta la cera asai per empiere lo cupo, e e·l basso porta la cera poca per empiere lo basso.

[11] Lett. lucch., 1295, pag. 6.12: Sappiate che lo nosso istato di quae este chon ira (e) dollia assai vedendo lo grande debito che noi devemo paghare altrui di quae...

[12] f Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 1, pag. 220.32: Jl avean fait un alter de terra, e si metean sore leigna asai... || Corpus OVI.

[13] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 37.25, pag. 133: ben so che voi savete / che non m'era noiosa / vostra contigia avere, / ch'assai temp'è ch'io l'ag[g]io disïata...

[14] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 5, pag. 18.4: E specialmente, signori, devemo vedere k'el è asai persone ke vorebe questo foco tanto crescere, ke amortare fosse grande pena.

[15] Doc. rag., XIII u.q. (3), pag. 80.25: Et altra masaria sì come abole (e) calete (e) gastare (e) scutele (e) orçoli (e) asai altre cause cu(m) omo chi est patron de casa <abui> abui multe cause de masaria.

[16] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 68, pag. 81.19: Sì como lo leone si à assai sentimento. Trovasi che 'l leone intra li sensibili animali abbi assai sentimento, sì come si raconta in antiche storie e novelle de verità...

[17] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 46, pag. 268.20: E femine di stranio paese aveva avuto assai...

[18] Doc. prat., 1305, pag. 457.28: tolliendo ciò bene che l' uomo àe nelle luogora, vendendo asai volte ca(n)ne e pali ed albori di carica l' uno...

[19] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 4.14, pag. 408: Chiesa non v' abbia mai né monistero: / lasciate predicar i preti pazzi, / ché hanno assai bugie e poco vero.

[20] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 130.1: d'essi s'ingienera sottile sanghue e chiaro, che llegiermente viene al bucio della charne; e a questo vi ne potete acorgiere, percioe che chi ll'uxerae sì avrae assai polso.

[21] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.124, pag. 614: Scusandose per so affano, / engual menan tuto l'ano, / che xorver voren ben matin / aigua poco e a[s]ai vin...

[22] Lett. sang., 1340, pag. 139.4: certi de' grandi erano per fare contra al popolo di Firençe, e gente assai a lloro petitione era per esserci la sera e la notte...

[23] Doc. cors., 1364, IV, pag. 330.4: testes Gio(r)giu(s) de Ca(m)po Me(r)li, Vivaldino d(e) Co(r)te, Alb(er)tinello de Co(r)ti, Ficon(e) de Boysi, Ursacciolo de Pet(ra), Iu(de)x e alt(r)i più assay.

[24] Stat. ver., 1366 (2), pag. 329.22: algu(n) te(n)toro o lavore(n)to de te(n)to(r)ia né altra p(er)so(n)a no onso né deba afaitaro né faro afaitaro drapo de lana d'alguna (con)dition en chioara se no cu(m) pa(r)mole de ga(r)çuni e see e ase cov(er)te de grixo...

[25] Doc. amiat., 1368, pag. 103.35: It. trovai a co(n)to a la ma(n)dria asengniate a ·(m)me p(er) uno de' fedeli comessarii e p(er) li pecorari peco(r)e tosate VI.C LXXIIII entra quali c' erano assai castroni.

[26] Stat. ver., 1380, pag. 399.41: tem q(uan)do una mua di fanti di diti capotanii havesso asay pegnora(n)çe i(n) una villa...

[27] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 222, pag. 234.38: Dixe Dyascorides che la terça spetia de solatro è una pianta che ha rami asè e spissi, che ven fuora d(e) questa pianta.

[28] San Brendano ven., XIV, pag. 112.9: E porté con vui tute queste cose che ve fa mestier per manzar e per ber, e io vignerè da vui questa altra domenega e duròve roba pur asè...

[29] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 239.10: Assai vino, assai vivanna li era data.

[30] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 14, pag. 178.8: e conoxesem che per lor vertue non avem vençui li forti e li asai enemixi, poa ch' eli no poeam avei' vitoria de queli pochi chi ge eram romasi.

[31] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 30, vol. 5, pag. 769.6: e dice che l'assai sapienza degli uomini di questo mondo non è già con lui...

- [Rafforzato:] assai assai.

[32] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 146.13: Di questi della chonpangnia entrorono assai in Pisa et fornissi di chavagli[eri] et di fanti assai assai...

2.3.1 Indef. [In funzione pron., spesso accompagnato da un'indicazione partitiva:] grande quantità, gran parte, molto.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1237, pag. 68: De questo assai avem enteso, / No so se voi n'avì enpreso.

[2] Lett. sen., 1260, pag. 269.24: che sapi, Iachomo, che noi semo ogi in grande dispesa (e) in grande facenda a chagione dela guerra che noi avemo chon F[i]orença; (e) sapi che a noi chostarà asai ala borsa...

[3] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 43, pag. 246.19: [114] Et Ovidio nele Pistole disse: «Assai p(er)de colui ke vince tale battallia, ke maggiore onore li sarebbe essuto s'elli si ne fosse rimaso».

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 30.28, pag. 110: Puoi c' hai apparata assai de la Scrittura, / sì vole predecare...

[5] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 390, pag. 862: sì ch'el è bem vero, che va gratando rogna, / asai n'achata più che no i bexogna...

[6] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 303, pag. 572: La carne de lo crapio fa cocere con vino / e poi securo mangialo de sera e de matino, / e se -nde avisse assai, clama lu to vicino...

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 125.30: E per loro nobilitade donoe loro natura assai di covertura, sì come sono le ciglia e ' nipitelli, per conservarlli e guardarlli di quelle cose che nuocere loro potese.

[8] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 75, pag. 319.24: E se la lengua bem fose parlente et eo savese mostrare quelo chi me strenço lo coro, molto porave et avrave asa' que dire per la grande sxagura in la quale nu' semmo caçu'.

[9] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 58, pag. 78.21: Vivono de' frutti de la terra, e ànno assai da mangiare e da bere, e vendonne asai.

[10] Bart. da Sant'Angelo, XIV in. (?) (trevis.), 1.12, pag. 345: Sì che a spender asai no mi spavento...

[11] Gl Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 124.7: Mais .i. più o assai o mai o qe magio.

[12] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 79.8: Adunque, voglio anzi star contenta a poco e avere arbitrio d'andare là ov'i' voglio, che avere assai e essere soposta ad altrui, però che quello assai è nulla.

[13] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 35, vol. 2, pag. 202.3: e poi che noi fummo saliti in sul monte, avendo del die ancora assai, non s'ingegnaro di racchiuderci.

[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 64, vol. 3, pag. 447.11: anzi furono d'alquante loro cose rubati dall'Inghilesi; ma il re Aduardo gli fece ristituire, e donò loro del suo assai per amenda, e così si tornaro verso Parigi.

[15] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.5: Messer lo conte Gherardo partito di Sardigna da voi, come potete avere inteso, à ricevuta assai d'iniuria dal comune di Pisa indebitamente...

[16] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), ott. 1630, pag. 237: De bestia et vittuallia assai li compareo.

[17] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 47, pag. 142.25: Fece il suo testamento, e odo che assai lassò a' povari, secondo il suo potere.

- [Con rif. alla notte].

[18] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 150.15: Per la qual cosa, come che ancora assai fosse di notte, mossisi insieme, vennero alla casa nella quale Dante quando morì dimorava...

[19] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 940, pag. 420.19: Gli ufficiali dissero: «Egli è assai di notte, ed andandone a questa ora, metterebbe ammirazione a' parenti ed alli cittadini, ma domattina li lasciate andare».

- Gran numero (di persone o cose), molti.

[20] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 74, pag. 526: Molto tiegno per fole cui d'amar s' entromete: / asai veço de quili qe p<e>r amar caz' en dete...

[21] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1461, pag. 74: E la folïa qu' ê nui pausa, / Qe grand mestier n'è de forçar / De nui estesi castigar, / Qé la luxuria asai n'engana: / Per quel pecat<o> molti se 'n dana.

[22] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.>tosc.), pag. 41.26: Muorto Palamides li greci fugero e li troiani ne occisero assai de li greci e li navi començaro ad ardere...

[23] Lett. sen., 1260, pag. 270.17: (E) venivane pur asai de' Montepulcianesi in Siena cho· loro merchantie (e) di grano (e) di vino...

[24] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 176.13: E quanti sarebbero de' vincitori, che sono stati da la tua parte, i quali vorrebbono che tu fossi crudele, quando dalla parte vinta si truovano assai che vogliono impedire la tua clemenza...

[25] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 168.6: E sonne assai di quelli che conoscono il nimico del loro signore, e mordonlo duramente.

[26] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 77, pag. 88.15: se conta che nell'isola de Corsicha ve n'à assai [[scil. orsi]] de grandi.

[27] Lett. lucch., 1300, pag. 84.29: (E) bene cho(n)noscemo che di chostae àe assai di quelli di n(ost)ra terra (e) nossa charne (e) nosso sangue che cci àno fatto (e) fano lo pegio che pono...

[28] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 180.28: 7. Eciandeu lu amuri di li straneri iusti non divinu essiri cuverti di oscuritati di ignorancia; di li quali asay ni bastirà tucarindi alcuni poki.

[29] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 197, pag. 110: Ma se tu voi aver assai uva, / Sença far dano alla vigna tua, / A ciaschaduna vite che è posente / Che fa poca uva e tienti a mente / Per força a quele el te convene / Lasarli assai delle cadene...

[30] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la misericordia, vol. 1, pag. 190.10: e li granay fom treata pim che elli no eram; e a say de somegievere miracori fe', che troppo sereva a contar...

[31] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), ott. 2158, pag. 268: Adsay li passi chiesero, ma no lli foro dati; / Intenno che allo passare assay ne foro annegati.

[32] Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 561, pag. 17: unde e' te quero medexina / che me sento piaghe mortal, / et de quelle me sento asay, / nessum non me pò ayar...

[33] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 74.8: la vattaglya era multo aspressema intre l'una parte e l'altra e durao plu de tre hore, per che de li Grieci morevano assay, ma plu de li Troyani.

[34] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 103, pag. 233.9: E, bontà della nostra fede ch' è molto ampliata, li più diceano che 'l prete avea condotto ogni cosa a salvamento; essendo assai che allegavano a chi dicesse il contrario...

- [Rafforzato:] assai assai.

[35] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 445, pag. 830: Dixe la cavra: «Lo meo segnor lo vilan / sì n'à una tina plena. / En 'sta noyte i andiron: / assà asà n'involaron...

- [In correlazione o in opp. a poco o pochi].

[36] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.162, pag. 897: ke deg[g]iano misura avere / in dire, in fare et in volere / tuttora mai, / così in poco come in assai: / so ke monta, k'eo lo provai, / k'eo chesi honore e sì 'l trovai...

[37] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 67.13: e mostrisi di saper poco et sappi assai, e intenda li detti de' savii uomini...

[38] Stat. fior., 1280-98, par. 22, pag. 59.21: e fosse ricevuto benignamente cheunque vi fosse fatto o poco o assai...

[39] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 52.36, pag. 179: Adunque chi disia in tale loco, / ben de' suo core in gioia ralegrare / e la sua disïanza inavanzare / sì che possa ad assai venir di poco...

[40] Lett. rag., 1313 (9), pag. 94.35: Sì dòve a savere ala v(ost)ra sinoria ke eu Simo sì faço legitimo meu p(er)curadoro mis(er) Michel d(e) Mençe i(n) tuti mei facti, i(n) poco (e) i(n) asai, (e) p(er) demandar (e) p(er) responder...

[41] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, proemio, pag. 722.8: Non possiamo lui tutto comprendere, ma poco e assai, secondo che tale essenza è congiunta con lo intelletto...

[42] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 169.24: [31] Altri homi son hi quai habiando tute 'ste cose adverse e chi ghe contrastan, niente se movan né se canbian né se muan né in pocho né in assé dal proponimento sancto e virtuoso.

[43] Poes. an. fior., a. 1347, Fattor celestial.6, pag. 169: Gridando: ghodi, posa, fuggi guerra, / ringrazia que' ch'assai ti dà del pocho...

[44] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la misericordia, vol. 1, pag. 187.31: se tu ày asay dà 'say, se tu ày pocho dà alegrame(n)ti zo che tu day, zo che tu poy.

2.3.1.1 Indef. [Preceduto dall'art., in funzione di sost. invariabile, spesso in opp. a il poco, i pochi, le poche].

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 272, pag. 186: Mat è ki tem lo poco e dr'assai no met cura.

[2] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.47, pag. 455: e ciò vedemo fare a ciascheduno, / ch'el si mette 'n comuno / più volenteri tra li assai e boni, / che non stan sol', se 'n ria parte no i poni.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 10: la victoria dela bactaglia no(n) si fae p(er) moltitudine d'oste, ma da Cielo è la vertù, che assai è leggier cosa a Dio liberare li poghi dali assai (et) dare victoria ali poghi sopra li assai...

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 46.24, pag. 163: Se 'l pregio pregia il non pregiato loco, / que' ch'è laudato de' aver dottanza, / veg[g]endo di se stesso tal eranza / che l'assai gli domanda del suo poco.

[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 85.8, pag. 172: Non poss'io già star un giorno in vita, / S'avanti che da me facciar partita / Non recherò a poco il loro assai.

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.120, pag. 293: Puoi nel quarto ramo entrai, - en dui stati me trovai: / co lo poco e co l'assai, - con ciscun sapea Deo amare.

[7] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 46.13: E la ragione si è però che l'omo non si sa temperare ne' diletti, ché gli assai gli paiono pochi, e i pochi gli paiono nulla.

[8] Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. IV, pag. 15.5: In tanto tempo si raddoppiano le poche come l'assai.

[9] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 40.12, pag. 127: Per la fortuna, che gli assai e' pochi / Innalza e abbassa...

[10] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 42.119, pag. 232: veduto è dell'assai / aver tormento e guai, / e del poco ordinato / venir letizia, per tal modo, e stato.

[11] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 110, pag. 222.23: poniamo che in ciascuno, nell'assai e nel poco, vede tutto el lume, cioè il caldo e il colore ed esso lume...

[12] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 46-57, pag. 472.34: Et ora vuole dimostrare che quelli meno erano mellio che gli assai, che sono avale...

2.4 Indef. [Con funzione di agg. invariabile:] notevole per valore e fama, stimato.

[1] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 525.5: Onde se io la dengnità del montone del vello dell' oro [[...]] avesse nel mio per la tua valentia, a me parrebbe essere in grande altezza, e tue dinanzi al mio cospetto ne saresti piue grande, e ciascuno che ciò contare udisse, inn ongni luogo e apresso e alla lungie la tua nominanza sarebbe assai...

[2] f Pistole di S. Girolamo volg., XIV: Assai era allora tra il popolo il nome del monaco. || TB s.v. assai.

- Locuz. agg. D'assai, da assai: di valore, degno di stima.

[3] A. Pucci, Dè gloriosa, 1342 (fior.), 98, pag. 12: Guasto 'l contando, sì com' io contai, / Con la giente che c' è buona e d'asai / Fermisi l'oste, e non si parti mai / Senza vittoria.

[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1341 (pis.)>, cap. 3, pag. 24.8: Ed è comune sentenza, e approvata da' Danti, che Dio in questa vita medesima vilifica, e lascia cadere gli uomini vani, e i quali si reputano da più assai, che non sono, come in Davide si dimostra, e in s. Pietro.

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 389.14: E dice cotalli, idest da assai e non da poco, omini famosi e de bone parentelle.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 23, pag. 54.17: fu stimolato e pinto dalli suoi prossimani, dicendo: - Deh, messer Niccolò, voi sete un cavaliero d'assai, se non che l' avarizia vi guasta...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 125, pag. 277.22: Re Carlo Magno fu re sopra tutti gli altri, che mai il mondo avesse, d'assai, e coraggioso molto...

3 Indef. In numero eccessivo.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 151, pag. 181: ma lascio star le lode, / che sarebbono assai.

[2] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo dono de la sapientia, vol. 1, pag. 213.29: Unda monti filosophi vedeva(m) Deo p(er) aspericiencia, sì como p(er) veder le bontae e posanza e forza, como lo cel, lo sol e la t(er)ra e le atre creature chi asay seyreva(m) a tentar.

4 Cong. [Con valore concessivo:] per quanto.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 341.15: Tu avrai paura nel mezzo della pace, e non avrai fidanza in alcuna cosa, assai sia ella sicura, poiché la tua mente sarà una volta spaventata...

[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball.54.16, pag. 172: Mai non permise forza di Fortuna / né Amor, poi ch'i' ebi ingegno e vita, / che di me signoria avesse alcuna / de l'altre donne, assai fosse pulita, / salvo che voi...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 107, pag. 240.30: E così con piacere e con diletto, e con nuove vivande venne sì digrossando questo Pratese, che era uno grandissimo manicatore, che rado poi volle mangiare col Volpe, assai lo invitasse.

4.1 Indef. [Seguito da una consecutiva introdotta da che:] fras. Assai poter dire: sforzarsi di esporre molte ragioni (senza riuscire ad impedire che). || La fras. ricava una sfumatura concessiva dai contrasti concettuali espressi nei contesti in cui si situa ('con tutto ciò che si potè dire non si impedì che...').

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 17.102, vol. 1, pag. 216: Così convien aitarmi / da questa gente, ch'assaiporan dire / ch'io strò fermo in mio dire, / se degna ragion non mi fa mutare.

[2] Novellino, p. 1315 (fior.), 41, pag. 222.5: posersi in cuore di fare quivi il verno. Un die messere Polo v'andò con bella compagnia. Quando volle entrare dentro, que' levaro il ponte. Assaipoté dire, che non v'entrò; e ritornossi indietro.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 73.6: coven aver bi inçegne e con belle parole alosengar l'infermo ch'el se voglia disponne' a tor lo salvaor, e asé ghe porrê dir ch'el guarirà pù tosto: lu mor de paora chomo de mortal segno e trema, chomo laro chi sa che l'à mal fachio...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 90, pag. 207.11: - Non ci puoi vivere con essa, non è tua arte e non è tuo mestiero, e non la sai fare; - e toglie le forme, e falle portar via. Il calzolaio poté assai dire, che non si trovasse senza le forme...

[u.r. 27.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]