INCÒGLIERE v.

0.1 incoglie, incoglier, incogliere, incolto; f: incolti, incòlto.

0.2 Da cogliere.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

0.5 Locuz. e fras. incogliere male 2.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Cogliere di sorpresa. 2 Arrivare in maniera improvvisa, capitare. 2.1 Impers. Incogliere male: andar male.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 10.04.2017.

1 Cogliere di sorpresa.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 8, cap. 18, vol. 2, pag. 250.29: Ed ella scoperse che per la malvagità delle femine la città era male balita; e che le femine cocevano il veleno; e che tantosto le potrebbono incogliere, se seguire la volessero. || Cfr. Liv., VIII, 18, 6: «manifesto deprehendi posse».

[2] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. V, ep. 43, pag. 22, col. 1.61: Noi abiàn fatti portinai e uscieri non per orgoglio, ma per la nostra mala coscienza: noi viviamo in tal maniera che noi, quando siamo subitamente veduti, crediamo essere incolti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ep., V, 43, 4: «sic vivimus ut deprendi sit subito aspici....».

[3] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XIX, ep. 105, pag. 70, col. 3.42: Essere puote per aventura che l'uomo c'hae mala coscienzia e sa ch'elli ha mal fatto, che non avrà pericolo né danno, ma neuna cosa il puote asicurare; inperciò che sempre crede esser sorpreso e incolto, avegna che non sia... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ep., XVII-XVIII, 105, 8: «putat enim se, etiam si non deprenditur, posse deprendi...».

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 2, pag. 596.9: poi pensarono, acciò che la negazione non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane alla badessa; e così taciutesi, tra sé le vigilie e le guardie segretamente partirono per incoglier costei.

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 890, pag. 387.33: e dissegli lo farebbe ricco, se volesse assentire e avvelenare messer Lapo. Lo famiglio assentì, e poi lo disse a messer Lapo; ed in effetto il dì di santo Stefano avvelenò l'agliata, e così volea l'altra vivanda fare. A questo fu incolto coll'ordine, e preso, e confessò ciò fare a posta di messer Tommaso di Marco degli Strozzi.

2 Arrivare in maniera improvvisa, capitare.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 50, vol. 3, pag. 418.1: Che se tu hai promesso ad uno uomo di essergli adiutore in una sua causa e infra 'l termine incoglie a tuo figliuolo grande malattia, non è contra l'ufficio della fede, nè contra lealtà, se tu non fai ciò che tu dèi.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 371.25: E Noè uscendo dell' arca piantò la vigna, e bevendo di quel vino inebriò; e forse che non sapeva siccome inesperto, e cosa nuova, che così glie ne dovesse incogliere.

[3] F Rinaldo da Monte Albano, XIV ex. (tosc.): un caval[lo] buon come cercando vai, / non vel dare' per poco né per molto. / Sicché [re] Carlo, se tu mi crederrai, / un modo ci ho che vi verrebbe incòlto / a verun altro modo non l'aresti... || Melli, Cantari, p. 308.

2.1 Impers. Incogliere male: andar male.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 16, cap. 4, par. 3, pag. 283.20: Degno è d'essere ingannato chi pensò pur di 'ricevere quando dava. Or dirai: e' me n'è incolto male.