0.1 anfante, anfanti, enfante, enfanti, enfanto, enfenti, infante, infanti, jnfante, jnfanti, 'nfante, 'nfanti.
0.2 Lat. infans, infantem (DELI 2 s.v. infante). || Prob. rimodellate sul fr. le forme anfante e anfanti.
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 4.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Doc. friul., 1360-74, [1367].
In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Bambino in tenera età. Estens. Ragazzo, giovinetto. 1.1 [In presenza di rif. di parentela:] lo stesso che figlio. 2 Chi lavora al servizio di un altro, addetto soprattutto a mansioni minute, garzone, servo. 3 Uomo d'armi, soldato di fanteria. 4 Agg. Di giovane età, piccolo.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 23.11.2016.
1 Bambino in tenera età. Estens. Ragazzo, giovinetto.
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 75.2: Depone e lasa star le deverse paure, e receve soleçetudene de enfante!
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 233.1: et gran [d]emenzia è del vecchio, se elli à paura d'essere infamato dagli infanti...
[3] Miracole de Roma, XIII u.q. (rom.), 33, pag. 577.18: Et incontenente fo aperto lo celo et molto splendore descese sopre esso, et Octabiano vide in celo una virgine coronata molto belledissima sopre una altare molto bella, et tenea in brachio uno infante.
[4] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 3, pag. 105.42: elli ch'era verità, la quale verità mena tutti li omini p(er) lui, e lli i(n)via p(er) lui, la quale è vita; sofferse de esse(re) po(r)tato e «disseno che menasseno lo 'nfante dentro Giezu» e cetera.
[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 5, pag. 8.15: Li senatori allora presero guardia, dottando una profezia che Lucio Silla avea detta, che li senatori si guardassero da lo infante mal creato.
[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, cap. 13, vol. 1, pag. 144.7: Gli stadichi le furono tutti messi dinanzi; la pulcella elesse tutti i giovani infanti, cosa onorevole e convenevole a verginità, e lodata ancora da tutti gli stadichi, [però] che aveva scielto e diliberato delle mani de' nemici l'età che era più presso d'ingiuria e di vergogna sofferire.
[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 137.5: Lu divu Augustu cummandau per so decretu que Gayu Tertiu, lu quali, essendu pizulu infanti, era statu exheredatu da so patri...
[8] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 677, pag. 44: Non è quele dese chon chui lo infante / Ismael exaudisti, o fiol mio, / e poi Susana in le angustie chotante.
[9] Doc. friul., 1360-74, [1367], pag. 191.11: Spendut per dar al mestri de la schola per lis quartucis di pasche per l'infanti, soldi 6.
[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 263.10: Quando la donna ebbe aparturito, non poté sostinere de farlo morire, ma lo mandò ascoso a la dicta montagna de Ida e ordinò che, quando questo infante piangea, fossero cantatori e sonatori che gridasseno forte per non far udir la voce del puto...
[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 24.13: Hic est dubium: Si li infanti nati avinu peccatu originali.
[12] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 21, pag. 175.7: ch'erano grandi, D'infanti, cioè di pargoli, li quali «infanti» si chiamano, per ciò che ancora non eran venuti ad età che perfettamente potesson parlare...
[13] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 25, 1-12, pag. 671.32: nella quale io Dante, dormi' agnello; cioè dormitti, quando io era garzone et infante et adolescente e giovano...
[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 160.19: Nella contrada de Camigliano de una femina pedonessa nacque uno infante muorto, lo quale avea doi capora, quattro mano, quattro piedi, como fussino doi appiccati dallo pietto.
[15] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 72.16: Con o(mn)i sollicitudine agia cura de li i(n)firmi, de li i(n)fanti, de li hospiti (et) de li poveri...
- Femm.
[16] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 748.6: trasse la piccola fanciulla e per lo nome della madre la chiamò Cammilla [[...]] e lungamente dubitando per amore della infante, alla perfine alla forte asta, la quale portava in mano, la fanciulla, chiusa sotto il salvatico mantello e sotto la corteccia, appicca...
[17] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 197.16: sikì a la fina la infanti cum sua forti asta ki portava in manu, lu inclusi sucta di una salvaia silva.
1.1 [In presenza di rif. di parentela:] lo stesso che figlio.
[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 67, pag. 40: Quilla respundi k' «Io aio uno 'nfanti, / ked è sì ienti ed avenanti, / plo ki la stilla da livanti».
[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 95.12, pag. 192: Ten[n]er famiglie, e sì fecer anfanti; / Vergine e caste donne gîr portando / Cotte e sorcotti di colori e manti».
[3] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 213.7: Se tue comanderai ch'io fichi la mia ispada per mezo il ventre del mio fratelo e per la ghola del mio padre e per me' le 'nteraglie dela mia moglie, tutto sia ella gravida d'infante, io 'l farò sanza niuno tardamento...
[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 3.64, pag. 272: Che così vi convien levar la mente / Dalle cose mondane, / Come l' infante dal petto alla madre.
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 51, vol. 3, pag. 419.9: Ma ella, cioè la reina, pure rimase grossa d'infante di VI mesi, o llà intorno; di cui si fusse ingenerato, dicea ella del re Andreas.
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 30.2: e con loro il piccolo infante Carlo Martello, furono mandati inn Ungheria. Il quale Carlo poco apresso giunto inn Ungheria morì.
2 Chi lavora al servizio di un altro, addetto soprattutto a mansioni minute, garzone, servo.
[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 36, pag. 160.31: Killu juvinj, lu figlu de killa vidua, cadiu malatu; e vinendu a morti, chamau unu sou jnfanti ki lu sirvia e dìssilli: 'Va e di' a Stephanu - a kill'autru sou vichinu - ki vegna tostu, ca la navi è apparichata e vay in Sichilia'. E kistu sou jnfanti pinsava e cridia ki pir la jnfirmitati sparlassi, e non andava illà duvy lu malatu lu mandava.
[2] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 153.15: Izà si nota li braki et li camisi li quali appiru li infanti di la casa in anno iij.e ind..
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 214.7: Et appriesso de quisto non per grande hora un altro infante de Achilles retornando da la vattaglya ionce e lo paviglyone de Achilles...
3 Uomo d'armi, soldato di fanteria.
[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 27, pag. 203.5: E' fu uno uomo infante d'arme, valoroso e forte quanto natura potea fare...
[2] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 92.22: Quando elli fono çonti al pavaion, miser Tristan crida molto forte alli schuderi: «Segnori enfenti, vegniti avanti e sì tollì questi cavalli».
4 Agg. Di giovane età, piccolo.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 551, pag. 619: Enfin q'eu fui çovencel et enfanto, / fin questo dì, q'eu son veio e ferranto, / encontra Ti von sempre combatando.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 109, vol. 3, pag. 536.1: se de' fanciulli infanti domandi, i figliuoli, le ricchezze, la vita e ll'essere ricognosciamo essere proceduta de' detti tuoi pregenitori.