INFUSIONE s.f.

0.1 infusiom, infusion, infusïone, infusione, infusïoni, infusioni, infuxiom, infuxion, infuxione.

0.2 Lat. infusio, infusionem (DELI 2 s.v. infondere).

0.3 f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.): 5; Dante, Convivio, 1304-7: 4.

0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Serapiomvolg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Immissione di un liquido (anche in contesto fig.). 1.1 [Rif. al sangue:] lo stesso che spargimento. 2 Processo e prodotto della macerazione in un liquido di erbe o frutti. 3 [Vet.] [Masc.] Podagra equina associata a un eccesso di liquidi che ristagna nelle estremità. 4 Fig. Trasmissione di capacità e doti morali e intellettive; ispirazione. 5 Fig. Capacità di influenzare (gen. rif. ai corpi celesti).

0.8 Mariafrancesca Giuliani 05.04.2017.

1 Immissione di un liquido (anche in contesto fig.).

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), 1.I, p. 11: il quale avvegnadioche da lui riceva infusione, poi che infuso da' Sirti liti si chiude, ne' quali la Cittade accompetentemente riceve i nostri navicatori.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 23, 61-75, pag. 557.33: E similmente ànno sete dell'acqua che irriga questa pianta che è la grazia di Dio, la quale mantiene verde questa pianta co la sua infusione...

1.1 [Rif. al sangue:] lo stesso che spargimento.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 80, vol. 1, pag. 805.1: e per questa cagione pochi ne morirono in sul campo, ma ppiù n'anegarono [[...]] quasi cosa incredibile a racontare, ma ccosì fu per la grazia di Dio, che non asentì tra lloro maggiore infusione di sangue.

2 Processo e prodotto della macerazione in un liquido di erbe o frutti.

[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 21, col. 1.30: poi fa' seccare e ritrita e inbeverando con sugo di granate acetose come facesti colla acqua rosa, poi seccha [[...]] poi fa' come facesti con acqua d'infusione dello unghuento...

[2] Gl Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 97, pag. 103.19: Galieno dixe che questa herba no se aministra in medexina sola, como la se truova, ma se aministra, dapò che l'è stà in infuxiom, çoè in moia, in axéo e aqua over in vin solo, e po bruxada.

3 [Vet.] [Masch.] Podagra equina associata a un eccesso di liquidi che ristagna nelle estremità.

[1] Gl Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 10, pag. 583.5: quandu lu cavallu àvi alcunu di kisti duluri pir tropu fatiga, li homuri si dissolvinu e legiamenti a li gambi discindinu. E kista infirmitati è dicta infusu o infusioni, zò è riffusu.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 127, pag. 254.10: CXXVII. De niglie(n)tia voi poca doctrina de lu medecante, alcuna fiata a lu c. abene i(n)fusio(n)e et d(e)scend(e) a li pedi, et questo abene ch(e) li humu(r)i como sole correnu a li pedi.

4 Fig. Trasmissione di capacità e doti morali e intellettive; ispirazione.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 2, pag. 155.9: Onde nel medesimo libro si scrive, trattando della infusione della bontà divina: «E fanno[si] diverse le bontadi e i doni per lo concorrimento della cosa che riceve».

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 1, pag. 1v.4: Non è cosa possibile con questa gratia allo inferno andare: né dall' anima spogliarla se non per lo mortal peccato di colui che la possiede. Nella infusione di questa gratia si vestono nell'anima tutti gli habiti delle virtù...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 277.7: per la scienzia divina quella scienza per la quale l' uomo sa le cose divine. E questa puote avere l' uomo in tre modi. O per infusione e revelazione, come ebbe Salamone e molti profeti, e come ebbono gli Appostoli e più altri Santi...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 68, col. 2.33: Imperciocchè quando il Signore parla alla mente, e se medesimo dimostra per parlamenti di spirituale infusione, immantinente si seguita la pace.

[5] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 34, pag. 456.24: frate Agnolo nel munistero de' monaci ch'è nel monte Sinai gli fu dato la notte per infusione la lingua greca e traslatò il Crimaco di greco i latino...

[6] Benuccio da Orvieto, a. 1396 (tosc.), [a. 1396] 273a.8, pag. 325: Spirto amoroso, in fin che dal suo velo / naturale è coverto, sempre rende / debito censo a colei, che risplende / dal terzo cerchio a noi col suo candelo; / e per mutar colori a' sensi e al pelo / alma gentil<e> non cambia le sue bende, / anzi quanto piú dura piú s' acende / di quella infusion, che gli dá il cielo.

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 318.12: In cinque modi si fa purgagione da 'nfanzia secondo le ragioni de le corti [[...]] anche con l'acqua, la quale significa il lavamento del battesimo; anche col fuoco, il quale significa la infusione de la spirituale grazia...

5 Fig. Capacità di influenzare (gen. rif. ai corpi celesti).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VII, cap. 13, pag. 116v.21: Onde alcuni sono sì spiritati che neente intendono quelle cose ch'elli fanno o dicono; alcuni sì 'l fanno, et poi se ne ricordano. [VII.12'] Et questo non è da credare ch'avegna per infusione di malo spirito, in tal modo che trapassando la sustantia dell'anima et secondo c'unito ad essa, et per un cotal modo vestito d'essa, mandi fuore parole per la bocca dello 'mperversato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, proemio, pag. 362.27: li quali spezialmente sono principi nelle guerre mote dalla infusione di Marte; alquanto circa alla materia della nobiltade è da 'nchiedere.

[3] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 35 [Antonio da Ferrara].2, pag. 74: Le stelle universali e i ciel<i>' rotanti, / le loro infusïoni, / l'ecterno moto e tucta la sua forsa, / e propriamente quelle impressïoni...

[4] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 33.56, pag. 298: Sie maladetta l'universa stella, / la qual condusse con su' infusïone / principio della mia vita orfanella!