TRASCINARE v.

0.1 trascina, trascinando, trascinandosi, trascinarli, trascinaro, trascinarono, trascinassero, trascinata, trascinatala, trascinate, trascinateci, trascinato, trascinavano, trascinirò, trascinò, trascinollo, trasino, trassina, trassinandoli, trassinare, trassinato, trassinatu, trassini, trassinò, traxinà , traxinari, traxinaru, traxinassi; f: maltrassinare, trassinar, trassinata.

0.2 Lat. volg. *traxinare (DELI 2 s.v. trascinare).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.).

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>.

In testi mediani e merid.: Ingiurie recan., 1351-96, [1384]; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota la var. fior. trassinare, esito da *traxinare con fricativa alveolare (alternativa alla postalveolare di trascinare) o forma d'importazione sett. (cfr. Giuliani, Trassinare): sviluppa signif. spec. non contemplati dalla più diffusa var. trascinare (cfr. 2, 2.1, 2.2).

0.7 1 Tirarsi dietro il corpo di qno o qsa facendone strisciare la superficie o parte della superficie lungo un piano d'appoggio e di movimento. Anche in contesto fig. 1.1 Pron. Spostarsi faticosamente, spec. facendo leva su un appoggio e senza sollevare i piedi o parte del corpo dal suolo. 1.2 Estens. Spingere o forzare il movimento di qno o qsa. 1.3 Trasportare (una merce). 2 Avere tra le mani qsa, maneggiare, tastare. 2.1 Estens. Avere a che fare con qsa (una merce o del denaro e le attività correlate); trafficare, trattare. 2.2 Estens. Trattare in una det. maniera.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 07.01.2019.

1 Tirarsi dietro il corpo di qno o qsa facendone strisciare la superficie o parte della superficie lungo un piano d'appoggio e di movimento. Anche in contesto fig.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 66, vol. 4, pag. 249.12: Egli morì nelle mani de' suoi nimici: egli giacque villanamente nella terra dei suoi guerrieri, e non ebbe sepoltura, nè punto d'onore a sua morte, e sua carogna fu lungamente trascinata per le bestie salvatiche.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 19 rubr., pag. 190.3: Come Erittona misesi a cercare d'uno corpo morto, e trovonne uno della masnada di Cesare, e lo trascinò in un bosco oscuro e spaventevole...

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 5, pag. 15.1: et lu cavallu so mortu lu traxinaru ad unu dirrupu et dirruparulu.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 34, pag. 84.15: e messer Francesco tornò a casa sua per l'uscio di drieto, ed ebbe a trassinare e racconciare di molte masserizie in iscambio della cena.

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 206.23: et ad pena fo trascinato allo loco dove fo arso lo dicto dragone, ad zò che la puza lo aero non contaminasse.

- [Come forma di oltraggio e tortura].

[6] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 69, pag. 31.18: Anco statuto e ordinato si è, che qualunque persona dicerà ad alcuna altra persona: «Io ti trascinirò al fosso»...

[7] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 230, pag. 272.12: Certo voi non vorreste, per tutto questo palazzo pieno d'oro, che uno de' vostri figliuoli o de' vostri amici pervenisse a llor mani, perché costui fusse perduto e trascinato.

[8] Ingiurie recan., 1351-96, [1384], pag. 486.14: Ad chi fai tu le fiche, moscha sanguenente, che ei come uno pedeto d'aseno; che se te pilglio, te mo' trasino sino fino ala porta.

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 76, S. Barnaba, vol. 2, pag. 678.20: legandoli dunque una fune al collo fuori de la porta lo trascinaro ed iviritto l'arsono incontanente.

[10] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 14, pag. 51.18: En l'altro die lo re dè sentencia de Çorço ch' el fidese traxinà per tuta la cità e po' ge fidesse taiato el cavo.

1.1 Pron. Spostarsi faticosamente, spec. facendo leva su un appoggio e senza sollevare i piedi o parte del corpo dal suolo.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 25, pag. 108.31: Standu una citella paralitica, in tantu ki non putia andare si traxinassi lu corpu culle manu pir terra...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 25, pag. 182.10: Va ad Abondio guardiano della mia chiesa, e pregalo che ti guarisca. - Della quale visione essendo ella certa, ma non conoscendo Abondio, andava come poteva sollecitamente per la chiesa trascinandosi per investigare chi fosse Abondio, per dirgli quello che Santo Pietro le aveva detto.

1.1.1 Pron. Inoltrarsi con difficoltà (in un territorio). Estens. Insinuarsi.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 9.115, pag. 211: Chiusi, Farneta vidi e Chitignano / e passammo in più parti la Rassina, / un fiumicello assai noioso e strano / e dubitoso a qual suol si trassina.

[2] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 2, pag. 233.7: Vorrebbesi adunque di questa materia tacere; però che nella bocca di qualunque, quantunque onesto riprenditore fosse, di quella pare disonesto il parlarne; non altrimenti che della putrida cosa, la quale, quantunque sia odorifero il luogo dove si trassina, vincendo delli odori ogni soavità, fa la sua puzza spiacere.

1.2 Estens. Spingere o forzare il movimento di qno o qsa.

[1] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 30, 22-30, pag. 708, col. 2.9: L'una giunse, zoè: che l'una morsegò a Capochio preditto el collo e fel cadere a terra, et ancóra cum li denti lo trascinò, tanto che lli fe' tochare cum lo corpo lo fundo della bolza.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 2, vol. 2, pag. 199.13: Eciandeu quantu crudilimenti se purtau issu in Marcu Mariu preturi! Lu quali, trassinatu dananti lu populu a la sepultura di la genti Luttacia, ananti que lu facissi muriri, li crepau li meskini ochi et li spezau tutti li parti di lu corpu.

[3] Filippo di ser Albizzo, Rime, a. 1365 (fior.), 74a.8, pag. 74: rizzarsi bene ogn'uom se ne fa liè, / e di viltà mai non contaminò / lo 'ncespicato, che surto ben riè / chi d'ingegno o di forza il trassinò...

[4] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 50.1, pag. 467.33: Calisto, credendo che costui fosse Diana veramente, si levò suso e andò verso lei e, secondo la loro usanza, si basciarono insieme; di che Giove più infiammò e, trascinatala in parte segreta del bosco, si giacque con lei.

1.3 Trasportare (una merce).

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 362.20: però che la miglore ragione si salvano li pani interi e non si rompono, e della piggiore ragione trassinandoli e navicandoli molti pani se ne rompono e se ne smarrirano, e come sono rotti vale peggio che 'l sano di 15 per centinaio.

2 Avere tra le mani qsa, maneggiare, tastare. || Att. solo per la var. trassinare.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 56.41: e per dimostrare buono consiglio si prende in esempro per figurazione, uno uomo con sembianti onesti, il quale trassina danari in su un banco, e questo uomo hae due Angeli sopra le spalle, i quali porgono a costui il santo consiglio, cioè di spendere i suoi danari a' poveri per amore di Iesù Cristo.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Penelope, pag. 3.28: egli è per avventura preso di pellegrino amore. Forse che tu ragioni: La mia moglie è molto rustica, e non fae altro che trassinare lana.

[3] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 144, pag. 161.23: mise le mani ne l'acqua de la fonte credendo pigliare questa onbra. Or no lli venne fatto, inperò che non dovea: l'acqua per trassinare ch' aveano fatto colle mani et colle braccia, andò in qua et i' lae, sì come fae al mestare.

[4] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 27.10, pag. 743: Onde ciascuno io ammonisco, e dico / che lassi stare il dado e nol trassini, / se vuol de le virtù essere amico.

[5] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 408.32: Imperò che 'l prete quello che offerendo a Dio trassina colle sue mani, la moltitudine di fedeli commenda e appruova con intenta divozione delle menti loro.

[6] f Tratt. della coscienza volg., XIV: Essendo così perverso nell'opere, e così brutto in parole, e così immondo di cuore, vo all'altare, e non temo di trassinare, e di toccare il corpo di Cristo con le mie mani. || Crusca (1) s.v. trassinare; l'ed. Zanotti, S.Bernardo, p. 56, reca «trattare».

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 161, pag. 395.6: avendo veduto gli atti e' modi del dipintore quando era sul ponte, e avendo veduto mescolare i colori e trassinare gli alberelli e votarvi l'uova dentro, e recarsi i pennelli in mano e fregarli su per lo muro...

[8] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 4, pag. 268.19: Per certificarne sé e gli altri, arditamente dinanzi a' frati e a' secolari moveva i chiovi delle mani e de' piedi e trassinava la piaga del costato evidentemente.

- Sost.

[9] f Libro di Viaggi, XIV: Ardite, e gagliarde al trassinare, e al brandir l'armi. || Crusca (1) s.v. trassinare.

- [Con senso osceno:] palpeggiare.

[10] f Cino Rinuccini, XIV sm. (fior.), 53.5, pag. 178: Pippo, s'tu fussi buon mastro in grammatica, / com'io son del danzar, di qui a Udine / non are' pare a te in beatitudine, / ch'empier potresti tuo voglia a boccatica / di trassinar minciabbi [[ed.: mincabbi]] cosce e natica / de' giovinetti con tuo improntitudine... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Marrani, Trassinar minciabbi, pp. 22-24.

2.1 Estens. Avere a che fare con qsa (una merce o del denaro e le attività correlate); trafficare, trattare. || Att. solo per la var. trassinare.

[1] f Giordano da Pisa, Avventuale fior., 1304-1305 (pis.>fior.), 29, pag. 406.18: Così degli usurai ch'ànno trassinata l'usura, quando si trova l'uno co l'altro, or di che ragionano, se non dell'usura e come possa moltiplicare? || Corpus OVI.

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 285.34: Godere e avere letizia, tristizia significa. Grano trassinare, infermità significa.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 41, terz. 18, vol. 2, pag. 190: E' saria ben, che tutti quanti / que', ch'hanno quel del Comun trassinato / da cotal tempo in quà cose, e contanti, / mostrasser come l'hanno ben guidato.

2.2 Estens. Trattare in una det. maniera. || Att. solo per la var. trassinare.

[1] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.), [1395]: Atendo che sopr'essi diciate quanto s'è a fare e se pe vostri propi rimetterete i f. 500 a cciò che fornendosi v'è più vantagio che sse s'avesono a trare per niuna parte. Troppo fa ora maltrassinare i chanbi a chi abisongnano danari, atendo da voi che sseguito arete. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 195.