0.1 vecco, veco.
0.2 Da ecco sul prov. vec (LEI s.v. eccum).
0.3 Lett. sen., 1253 (4): 1.
0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1253 (4); Fiore, XIII u.q. (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Focalizza l'attenzione dell'interlocutore su qno o qsa (un'azione o una condizione). 1.1 [Seguito da un verbo di modo non finito:] sottolinea l'aspetto improvviso di una manifestazione. E vecco. 1.2 Locuz. cong. Vecco che.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 02.04.2015.
1 Focalizza l'attenzione dell'interlocutore su qno o qsa (un'azione o una condizione).
[1] Lett. sen., 1253 (4), pag. 212.1: Veco Odo di Ranieri da Patalla (e) Ve[n]tura di Ramo[n]dino da Patalla, ce debono servire il comune co· quatro chavali...
[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 84, pag. 315.10: - E come, - disse Danain, - voletemi voi tenere qui a morire? Chè, vecco lo conte in compagnia di quattro cavalieri; che, com'egli mi vedràe, così mi trarràe a fine -.
1.1 [Seguito da un verbo di modo non finito:] sottolinea l'aspetto improvviso di una manifestazione. E vecco.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 80, pag. 295.26: E parlando eglino in tale maniera, e vecco venire lì una donzella, e portava in sua mano uno bacino d'oro e uno vasello, ove avea acqua rosata...
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 36.5, pag. 74: I' le dissi: «Ragion, vec[c]o ch'i' piglio! / Ma non ch'i' lasci il mi' signor verace, / Chéd i' son su' fedel, e sì mi piace...