GRAZIÉVOLE agg.

0.1 grazievole.

0.2 Da grazia.

0.3 Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.).

0.5 Sembra essere una formazione endogena coniata (presumibilmente in poligenesi) per rendere l'agg. lat. gratuitus (o l'avv. gratis: cfr. 1 [3]).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che si dà o si riceve senza compenso e senza merito.

0.8 Elisa Guadagnini 08.06.2016.

1 Che si dà o si riceve senza compenso e senza merito.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 79.20: se noi rechiamo l'amistadi pur allo nostro frutto, e non a colui lo quale amiamo, non è quella cotale amistade, ma una mercatanzia d'utilitade; in questo modo s'amano le pratora, e ' campi, le pecore, e lo frutto che se n'ha: ma l'amore degli uomini è grazievole.

[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XXII, cap. 7, pag. 279.23: tanta è la maestà di quella celestiale manna che neuno, il quale sia vestito di questa carne di loto, prenda per suo merito questo cibo, e non per grazievole cortesia del Signore. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll., XXII, 7, 1: «...et non ex gratuita domini largitate percipiat».

[3] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 21, vol. 1, pag. 357.4: [2] Se comprerai lo servo Ebreo, sei anni servirà a te; nel settimo se ne partirà libero e grazievole. || Cfr. Ex. 21.2: «Si emeris servum Hebraeum, sex annis serviet tibi; in septimo egredietur liber gratis».