0.1 f: inorevole, inorevoli.
0.2 Da onorevole con dissimilazione di una vocale protonica, sul modello del fr. ant. enorable.
0.3 f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.7 1 Lo stesso che onorevole.
0.8 Elisa Guadagnini 08.06.2016.
[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Sal. Cat.] (H) 5, pag. 75.7: li novelli giovani [[...]] e in belle e inorevoli armi e gentili cavalli, no meritrici overo in conviti, aveano disiderio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sall., Cat., 7, 4: «...magisque in decoris armis et militaribus equis...». Nel passo, a rigore, è interpretabile anche come «in orevoli», con ripetizione della prep.
[2] f Etica di Aristotele volg., XIV t.q. (tosc.>sett.), L. II, cap. 23, pag. 204.23: Insino a qui sono divisate cose di conparaçione che sono intra l'uomo largo e -l mangnianimo e intra l'uomo ch'è mangnificiente e quegli che ama onore intra loro stremitadi, che l'uno è intorno le magiori cose e l'altre sono intorno le minori, il meçço è inorevole e le stremità sono disonorabili. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.