MERITÉVOLE agg.

0.1 meretevole, meritevile, meritevole, meritevoli, mertevil, miritivili.

0.2 Da meritare.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. non meritevole 3.

0.7 1 Che merita una valutazione, un giudizio o un riconoscimento (pos.). 2 [Con senso pass.:] meritato; ottenuto o ricevuto conformemente a ciò che è giusto. 2.1 [Con valore avv.:] in modo proporzionato al merito, a buon diritto, meritatamente. 3 [Per trad. del lat. inmeritus:] locuz. agg. Non meritevole: innocente.

0.8 Elisa Guadagnini 08.06.2016.

1 Che merita una valutazione, un giudizio o un riconoscimento (pos.).

[1] f Brunetto Latini, Pro Marcello, a. 1294 (fior.), pag. 59.8: lla gloria dell'uomo si è grande e gentile e sparta nominanza di grandi beni e meritevoli opere fatte ne' suoi cittadini o nel suo paese o inn altra generazione d'uomini. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cic., Pro Marc., 26: «si quidem gloria est inlustris et pervagata magnorum vel in suos civis vel in patriam vel in omne genus hominum fama meritorum».

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 71, pag. 84.30: assai de' essere l'omo, che è rationale, gratioso, discreto e meretevole.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 4, pag. 30.16: O meritevoli, di simile peccato nullo potuto essere convinto! || Cfr. Boezio., Consol. Phil., I, 36: «o meritos de simili crimine neminem posse convinci!».

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 97, Ss. Nazario e Celso, vol. 2, pag. 851.17: Nazario, fu meritevole di salire al celestiale regname.

2 [Con senso pass.:] meritato; ottenuto o ricevuto conformemente a ciò che è giusto.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 353.14: Mario l' altro die della spelonca, ov' era nascosto, tratto, meritevoli pene del suo nemichevole animo sostenne. || Cfr. Orosio, Hist., VI, 2, 22: «Marius postera die de spelunca, ubi latebat, extractus meritas hostilis animi poenas luit».

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 133.5: La conosciuta cosa avea data meritevole nominanza a Tirisia per le cittadi di Grecia, e lo nome dello 'ndovino era grande.

[3] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 17, pag. 42.6: Come gli è natural cosa che il figliuolo sia inchinevole ad obbidienza del padre [[...]], così li fedeli suggetti debbono essere disposti a meritevole obbedienza del lor segnore...

2.1 [Con valore avv.:] in modo proporzionato al merito, a buon diritto, meritatamente.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 47: tu sii richo oltra modo né no(n) t'è bizo(n)gno la lor pecunia, et dela cupidità meritevile poteresti ess(er)e ripreso, la qual suole ess(er)e chiamata radice di tucti mali.

3 [Per trad. del lat. inmeritus:] locuz. agg. Non meritevole: innocente.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 221.2: Poi ch'elli parve alli dii di stravolgere le cose d'Asia e la non meritevole gente di Priamo, cadde il superbo Ilione... || Cfr. Verg., Aen., III, 2: «Postquam res Asiae Priamique evertere gentem / immeritam visum superis».

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 46.5: Poi adunca ki plazi a li dei di girari in tal modu li facti a la non miritivili genti di Priamu, cadiu lu superbu Ylion et la chitati di Troya fu arsa et distructa cum multi autri chitati.

[3] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 420.1: O Fineo, perché cavi tu egli oc[c]hi a' non meritevoli figliuoli? || Cfr. Ov., Ars am., I, 339: «Quid fodis inmeritis, Phineu, sua lumina natis?».