RAPÉVOLE agg.

0.1 rapevili, rapevoli.

0.2 Da rapire.

0.3 Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che rapisce, atto a portare via con la violenza (qno). 2 [Con senso pass.:] che può o tende ad essere rapito (fig.).

0.8 Elisa Guadagnini 08.06.2016.

1 Che rapisce, atto a portare via con la violenza (qno).

[1] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 419.13: e voi, rapevoli cavalli, rapisti Ypolito. || Cfr. Ov., Ars am., I, 338: «Hippolytum pavidi diripuistis equi».

2 [Con senso pass.:] che può o tende ad essere rapito (fig.).

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 446.19: e li rapevili animi delle donne per le dissoluzioni delle allegrezze seducono di subita rapacità al peccato della loro vergognia. || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 70: «et raptos animos mulierum ex dissolucionibus gaudiorum ad sui pudoris crimen subita rapacitate seducunt».