SUPERBAMENTE avv.

0.1 soperbamente, soperbiamente, superbamente, superbamenti, superbiamente, superbiamenti, superbissimamente, superbissimamenti.

0.2 Da superbo.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota il tipo superbiamente.

0.7 1 Dimostrando superbia. 1.1 Nel modo tipico di chi si attribuisce superiorità.

0.8 Aurelio Malandrino 01.09.2020.

1 Dimostrando superbia.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 180.15: Inn odio saranno messi dicendo com' ellino ànno fatta alcuna cosa isnaturatamente o superbiamente o crudelmente o maliziosamente.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2, pag. 272.30: lo dicto del quale non à peso di saramento è vile, con ciò sia cosa che seguendo verità potrai altrui superbiamente rispondere.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 12, pag. 475.17: Elli domanda i cavalli e l'armi insieme, e si gitta sul carro superbamente, e colle mani regge le retini.

[4] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 12, v. 46, pag. 1176.21: quando lo ditto Salamone foe morto, questo arengò in lo povolo de Ierusalem molto soperbamente, despresiando lo conseglo d'i savii...

[5] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 2, cap. 12, Erone e Tolomeo, pag. 813.5: Ma però che superbiamente e per propia presumptione v'er'ito e vanagloriavasi, a dDio non piacque lo suo servigio...

[6] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 1, pag. 473.18: Per la qual cosa rispuose superbamente a colui, che si gloriava per lo splendore della sua fortuna...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 102.9: In pocu di tempu apressu fu menatu incatenatu da Leliu legatu a lu jmperaduri Scipiuni e di quillu la manu di lu quali issu, sedendu a lu faldistoliu, aviala tukata superbamenti issu se culcau a li soy genochi.

[8] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 14, pag. 151.15: [[Il corniolo]] ha queste virtute, che, tocando la carne o in deto o al collo, la umilia le ire de quegli che parla soperbamente e sopra animo.

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 86.30: E vegando Iuliam così desprexiao e vil, desprexiavelo e pensava superbiamenti in che modo li devese parlà' vilanamenti.

[10] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 6, pag. 29.25: Dio dà all' uomo tempo, nel quale egli possa fare penitenzia e tornare a lui; ed egli l' usa in superbiamente peccando e disubbedendo a Dio.

[11] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14, pag. 260.22: [[Capaneo]] qual stando sopra le mure de la cità, grida con alta voce superbissimamente che Giove...

[12] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 31.6, pag. 170: el povero vene e sì ge fa lamento: / nudo lo descaçano soperbamente...

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 128.6: lo re Ulixe soperbamente parlao allo re Priamo e disse queste parole...

- [Rif. a un animale].

[14] Esopo tosc., p. 1388, cap. 38, pag. 177.12: Udendo la formica quegli intollerabili vituperi sanza cagione niuna, e a gran torto e sì superbiamente dalla mosca essere svillaneggiata...

1.1 Nel modo tipico di chi si attribuisce superiorità.

[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 35.59, pag. 156: Veggon [[le Piche]] sanza lor pro ora quel vero, / ch'a lor superbamente s'ocultava / nel lor parer fallace e non intero.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 119, S. Agostino, vol. 3, pag. 1050.15: E alcuni interpretavano soperbiamente le lagrime sue e, quasi consolandolo e dicendo che il luogo del pretato, avvegna ch'elli fosse degno de' maggiori, impertanto s'appressimava a vescovado.