GIUDICATO (1) agg./s.m.

0.1 çudegadi, giudecata, giudicata, giudicati, giudicato, giudichate, giudichati, iudicata, iudicato.

0.2 V. giudicare.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Locuz. e fras. non giudicato 1.2.

0.7 1 Sottoposto alla valutazione e al verdetto di un'autorità con funzione di giudice. 1.1 Reputato meritevole di condanna (in partic. con rif. alla pena capitale). 1.2 Locuz. agg. Non giudicato: che non ha ricevuto giustizia. 1.3 Deliberato o disposto per mezzo di una sentenza. 1.4 Che gode di pubblico o ufficiale riconoscimento.

0.8 Speranza Cerullo 17.02.2017.

1 Sottoposto alla valutazione e al verdetto di un'autorità con funzione di giudice.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 30, par. 2, pag. 510.28: e di ciò conchiude l'uomo, che ppiù perfetto è di colui che giudicha di tale giudichamento, del corporale tanto solamente, medesimamente per la bontà delle cose giudichate.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 10, 28-45, pag. 230.15: decreto tanto vale quanto cosa iudicata, deliberata e consilliata...

1.1Reputato meritevole di condanna (in partic. con rif. alla pena capitale).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 119.8, pag. 198: or son molto salito, alto montato, / non trovo cosa che m' sia valimento, / se non com omo a morte iudicato.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 4.2, pag. 124: Oi doloroso, in dolor consumato, / e giudicato - sempre 'n isciagura!

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 32, vol. 4, pag. 108.2: Però non disse Sillano, se vuoli che l'uomo li battesse e tormentasse avanti, se alcuna legge vieta che alcuno uomo non frusti uomo giudicato a morte...

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 25.4: se alcuna legge difende che uomo batta cittadino uomo iudicato a morte, alcuna legge dice che uomo non uccida cittadino dannato...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 46, vol. 1, pag. 485.10: con grandi pianti e dolori, come gente giudicata a morte, ricorsono alla misericordia d'Iddio...

- Sost. [In partic. con connotazione neg., anche in contesti fig.].

[6] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 4, pag. 16.8: la seconda è invidia, - e queste sono nello giudicatore -; la terza è l'umana impuritade, e questa è nello giudicato.

[7] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 8, par. 6, pag. 201.15: E ssecondo l'umane leggi e' conviene avere giudicie [[...]], e sseguitare i giudichati e cchatuno trapassante della leggie per coattiva possanza di costringnere.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, pag. 589.11: e queste cappe eran dorate e splendienti di fuori, [[...]] e d'entro erano di piombo e tanto gravi, che quelle che facea mettere lo imperador Federigo alli giudicati e condannati eran di paglia a rispetto di quelle.

1.2 Locuz. agg. Non giudicato: che non ha ricevuto giustizia.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 350.4: Qualunque tu sii vincitore non ti rallegrarai lungamente di me non giudicato, perciò che similemente mirano i fati te uguali... || Cfr. Verg., Aen., X, 739: «non me, quicumque es, inulto, victor, nec longum laetabere».

1.3 Deliberato o disposto per mezzo di una sentenza.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 73, pag. 233.15: E non voglio che nell' animo ti cappia che io della giudicata morte non fossi molto dolente...

1.3.1 Che ha assunto il valore di sentenza definitiva e inappellabile.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 2, par. 1, vol. 1, pag. 349.18: Ciascuno estromento overo carta facta [[...]] la quale [[...]] avesse força de strumento confessionato overo en strumento de sententia la quale fosse passata overo passasse en cosa giudecata, sia avuto e entendase per confessione legetemamente en giuditio facta...

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 123, par. 4, vol. 2, pag. 177.5: Né etiandio se possa da cotaglie condannagione e processe apellare overo etiandio supplicare, ma encontenente en cosa passe iudicata, sì ke non se possa per apellagione overo per supplicatione sospendere.

1.4 Che gode di pubblico o ufficiale riconoscimento.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 11, pag. 173.17: questa tale persona che chonsiglia debba avere scienza e ofitio di ciò potere fare, che debba essere giudicie; onde [[...]] e' sia signiore a poterllo fare, se llo fa sanza chonsiglio di giudicie omicidiale e giudicato.

[2] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 65.10: «Piero di Raona e di Cicilia re a te C[arlo] re di Gierusalem e di Provenza conte. Significamo a te il nostro giudicato reame per la autorità di santa ecclesia e di messer lo papa...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 71, vol. 1, pag. 524.12: Significhiamo a te il nostro avenimento nell'isola di Cicilia, siccome nostro giudicato reame per l'autorità di santa Chiesa, [[...]] e però comandiamo a te che, veduta questa lettera, ti debbi levare dell'isola di Cicilia con tutto tuo podere e gente...

[4] ? Stat. venez., 1366, cap. 108, pag. 50.7: Piada fo parte in Maçor Conseio che tutti e singuli noderi e scrivani çudegadi e deli officii de Venesia [[...]] li quali staesse infermi sì ch'elli no vegnisse ali soi officii [[...]] no receva algun salario... || Altrove nel testo scrivani deli çudegadi (v. giudicato 3): prob. l'omissione della prep.

[5] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 4, pag. 31.27: E diciesi che Ciesare fecie in champo cinquantadue battaglie giudichate e di tutte ebbe vittoria, sanza l'altre che non furono giudichate, coè sanza dare ghuanto di battaglia...