MORDACE agg.

0.1 mordace, mordaci, mordacie, mordacissimi, mordacissimo, murdaci.

0.2 Lat. mordax, mordacem (DELI 2 s.v. mordere).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Manfredino, a. 1328 (perug.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Rif. a un animale:] che tende ad aggredire mordendo. 1.1 Fig. Che si manifesta con violenta aggressività. 2 Dalla superficie ruvida e abrasiva. 2.1 [Di una pianta:] irritante al contatto o al gusto. 3 Fig. Che esprime sarcasmo o ironia. 3.1 Fig. [Rif. a un discorso o a singole parole:] che riesce a impressionare e a colpire in maniera pungente. 3.2 Fig. [Rif. a un sentimento o a uno stato d'animo:] che provoca una sofferenza acuta e logorante.

0.8 Speranza Cerullo 22.02.2017.

1 [Rif. a un animale:] che tende ad aggredire mordendo.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 98.10: Nata, la creatura riceve in questo mondo doglie e passioni [[...]] per ferite, per percosse, per malori, per gl'animali mordaci e velenosi...

[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 82.4, pag. 329: Di rabbia par che tutto si confonda, / guarda Iesù che pare un can mordace.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 22, pag. 414.18: Cerbero [[...]] era nel latrato d'alta voce e di sonora ed era mordacissimo...

[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [DoCa] madr. 5.2, pag. 120: Lucida pecorella son, scampata / da pelle di monton; mordace lupo / fuggita son correndo d'un gran cupo.

1.1 Fig. Che si manifesta con violenta aggressività.

[1] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.4.7, pag. 170: pensandoti dir ben quanto la Bib[b]ia / e aver per maëstria ogn'omo en gabbia, / allor ti prende una mordace rabbia, / quando non tende quel dir che ti libbia.

- [Con ellissi del sost.].

[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 175, pag. 79: et se volese star pur pertinace [[scil. questo cavalieri]] / in questa opinïon folle et rubesta, / usate ch'ài le dolce [e le] mordace, / e con martiri gravi et con tempesta / sansa dirmi altro li mostra la testa».

1.1.1[Rif. a un farmaco, in contesto fig.:] che agisce in modo efficace contro la malattia.

[1] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 25, pag. 155.6: contra a la infermità del peccato si de opponere uno mordace impiastro, acciò che la non curata marcia non abondi in maggior male...

2 Dalla superficie ruvida e abrasiva.

[1] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 494.22: Ma non te piacqua torçere li cavelli cum ferro, né non tridar le to' cosse cum mordace pomega... || Cfr. Ov., Ars am., 1, 506: «Nec tua mordaci pumice crura teras».

2.1 [Di una pianta:] irritante al contatto o al gusto.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 94.3: E sono di quelli che meschiano 'l pepe co la mordace seme de l'ortica e lo giallo peletro, pesto in vino vecchio. || Cfr. Ov., Ars am., 2,417: «Aut piper urticae mordacis semine miscent».

3 Fig. Che esprime sarcasmo o ironia.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 104.18: Questo Dafide conciofossecosa che a quello studio fosse dato, i cui dottori Sofistici s' appellavano, e di mordace pensiero e sconcio, andò per consiglio ad Apollo Delfico...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 48.16: Quistu Daphnites era unu sophysta, homu di pacisca et murdaci opiniuni.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 51, pag. 549.34: e dice s' incontrano «con sì aspre lingue», cioè mordaci, in quanto dicono l'un contro all'altro: «Perché tieni? e perché burli?»...

[4] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 42.7: Sono stata [[...]] ostinata nell'odio, nel giuoco mordace, di suggessione impasiente...

3.1 Fig. [Rif. a un discorso o a singole parole:] che riesce a impressionare e a colpire in maniera pungente.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 2, pag. 47.27: Et da raffrenare è la li(n)gua ke no(n) abbia denti o mordaci amonim(en)ti (e) reprensioni...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: le tuoi riprensione no(n) siano mordace (et) li tuoi occhi sensa altessa, riso sensa schierne, la voce sensa grido...

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. I, cap. 1, pag. 12.36: di gravosa lancia di disperazione è percossa la mente, quando si vede aflitta dalle tribulazioni dell'ira di Dio; e di fuori poi si vede dispettare da vituperose villanie delle mordaci lingue. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 60, pag. 379.24: la forza del guloso [[...]] consiste in offendere i paurosi con mordaci parole, alle quali fine por non si puote se non con empiergli la gola...

3.2 Fig. [Rif. a un sentimento o a uno stato d'animo:] che provoca una sofferenza acuta e logorante.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 7.35, pag. 23: Da puoi che èsse caduta, conscienzia è mordace: / l'acqua, lo vento posa, de stimolar non tace!

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 680-736], pag. 120.10: Pompeio, veggente i passi del mare presi con nuova terra, tormenta l'animo suo con mordaci pensieri, per aprire il mare e per spargere la battaglia per lo mare.

[3] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 452.13: Rompeti invidia mordace, perché noi Ovidio avemo già grande nome...

[4] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XVIII, cap. 15, pag. 234.22: quello astio che commosse anticamente i fratelli del patriarca Josef contra di lui, sì accese uno fuoco di mordace invidia in uno della congregazione di quelli frati... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, Accessus, par. 54, pag. 13.3: quegli che d'alto e splendido luogo sono gittati in basso stato, li quali sempre sono infestati da mordacissimi pensieri, intenti come tornar possano là onde caduti sono...

[6] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 112.8, pag. 182: amor languire antico servo face / [[...]] / E s'un piacer gli desse in tutto l'anno / Faria seguire ogni doglia mordace.