ORATORIO (2) s.m.

0.1 horatoriu, oratòri, oratorii, oratorij, oratorio, oratoriu, oratorj, oratoro, uratoriu.

0.2 Lat. eccles. oratorium (DEI s.v. oratore 2).

0.3 Stat. fior., 1294: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. fior., 1294; Stat. prat., 1295; Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1305; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. casert., XIV pm.; Destr. de Troya, XIV (napol.); Stat. Montecassino, XIV (luc.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Relig.] Ambiente o edificio di piccole dimensioni destinato ad attività di culto o a pratiche devozionali, in partic. di tipo comunitario e confraternale, spesso dedicato a un santo. 1.1 Fig. Oggetto di venerazione. 1.2 Meton. Libro di preghiere o oggetto utile alla devozione privata (?). 2 Estens. Edificio adibito al culto o alla preghiera (in religioni diverse da quella cristiana). 2.1 [Per trad. di oraculum:] luogo sacro, sede dell'oracolo, dove si formula il responso. 2.2 [Relig.] Nella Bibbia, cella sacra del tempio di Salomone dove veniva custodita l'arca dell'alleanza. 3 [Relig.] Nella Bibbia, lastra d'oro posta sul coperchio dell'arca dell'alleanza, sulla quale durante i sacrifici veniva asperso il sangue delle vittime (come traducente del lat. oraculum).

0.8 Speranza Cerullo 18.06.2020.

1 [Relig.] Ambiente o edificio di piccole dimensioni destinato ad attività di culto o a pratiche devozionali, in partic. di tipo comunitario e confraternale, spesso dedicato a un santo.

[1] Stat. fior., 1294, pag. 651.21: Ordiniamo che la decta conpagnia abbia sempre [[...]] tre sagrestani e due che steano a ricevere l'offerta de l'oratorio de la decta nostra Donna.

[2] Stat. prat., 1295, pag. 447.25: Anco ordinamo che si faccia dire una messa nello oratorio della Compagnia p(er) qualu(n)que morisse di q(ue)sta Compagnia.

[3] Leggenda Aurea, XIII ex. (pis.), 1, pag. 88.26: lo vesco [[...]] tornó all'orat[or]io et una grande voce ve(n)ne che da tutti fu udita...

[4] Doc. prat., 1296-1305, pag. 239.30: Simone Gregori p(er) IJ moggia di calcina op(er)ata ad i(n)tonicare l' oratorio demo s. XXVJ.

[5] Stat. sen., 1305, cap. 2, pag. 5.1: ciascuno frate pel detto Spedale [[...] debbia e sia tenuto di levarsi ogni mattina del letto al suono della campanella de l'oratorio del detto Spedale...

[6] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 189.6: In Orto San Michele era una gran loggia con uno oratorio di Nostra Donna, nel quale per divozione eran molte immagini di cera...

[7] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 8, pag. 50.32: in là dovj era statu lu templu de chillu ydolu Apollo, sì nche fiche sanctu Benedictu unu oratoriu a nome de Sanctu Martino...

[8] Stat. assis., 1329, cap. 4, pag. 166.27: ello luocho dello oratorio niuno ce pò fa' bevere, né mangiare, se no aqua, per alcuno muodo o cagione, salvo i guardiane della casa e i debili, overo imfirmi.

[9] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1310], pag. 482.15: In fra 'l detto risedio, corti, giardino e orto si à una capella overo oratorio che si chiama messere Sancto Zenobio...

[10] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 4, cap. 43, Maria Egiziaca, pag. 1392.16: [20] E poi mangiando un pogo insieme in caritade, congregavanosi anco all'oratorio e stavano inn orattione...

[11] Stat. fior., 1333, cap. 10, pag. 22.12: L' uficio di coloro che stanno a piè dell' oratorio della imagine della Donna nostra a ricevere l' offerta e l' entrata de la detta Compagnía essere debba di stare al decto loro uficio continuamente...

[12] Stat. lucch., XIV pm., pag. 87.41: in ciascuna chiesa overo oratorio nel quale si celebra la consecratione del corpo di Cristo, lo calice sia et essere debbia d'argento.

[13] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 4.10: la biada vergene [[...]] la fo santa anenti ke la nasesse, e in lo tenplo da li angeli fo visitada, in lo oratorio da l'angelo saludada plena d'ogne gratia...

[14] Legg. sacre Ashb. 395, XIV pm. (sett.), 2, Maria Maddalena, pag. 150.30: He en lo die de la pasqua ch'era tosto, entrà in l'oratorio en l'ora del maitino, e vegnù ello trovà la Magdalena stare en l'aiere in meço di i ançeli...

[15] Stat. casert., XIV pm., pag. 59.11: Poy chi lu fratre èy intrato alo oratorio, i(n)prima vada et indenochye i(n)nante lo altaro (et) facza la soa oratione...

[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 35, pag. 209.17: E incontenente, vegandolo meglorao, piglàlo e portàlo in l' oratorio, chi era sovra l' infermaria, e lìe se mise per ello in oratium pu âxio e pu ferventementi.

[17] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 111.17: Lu oratorio sia quella cosa che hè dicta, no(n) se ce facza i(n) issa nulla altra cosa, voy sia r(e)posita nulla altra cosa, excepto quilla che ap(er)tene a lu coltu divino.

[18] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1116.18: Stando dunque in orazione, ed essendo andato il pontefice a consigliarsi con Domenedio, incontanente del luogo de l'orazione, cioè de l'oratorio, udendo tutti quelli ch'erano presenti, venne una voce...

- [In contesto fig.].

[19] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 88.11: buon uomo, io non sono oratorio, dinanzi a la croce ti dovresti andare ad adorare, e là diè tu piangiare i tuoi peccati, non dinanzi da me...

1.1 Fig. Oggetto di venerazione.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 41.71, pag. 148: Non son per dirvi oltrag[g]io, / villania o dispregio, / ma fac[c]ione oratoro e sagrestia...

1.2 Meton. Libro di preghiere o oggetto utile alla devozione privata (?).

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 131.32: [23] L'asperges de l'aqua beneechia e sancta a l'intrar de la gexia e le domenneghe s'in dé dar in la gexia, hi cristian hin dén portar a caxa e tegnir in lor camere, le maiestae penchie gli oratorij hi cixendé le lampee cirij candele e far-le beneexir...

2 Estens. Edificio adibito al culto o alla preghiera (in religioni diverse da quella cristiana).

[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 164.33: In Rames soleano avere li saracini grande divisione e ànno ancora. Elli v' ànno anchora loro tenpio e loro oratorio e loro macomettarie.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 73, pag. 455.32: Egli volle ancora parte vedere dell' inescrutabile monte Barbaro, [[...]] e il tempio d' Apollino, e l' oratorio della Sibilla...

[3] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 9, vol. 4, pag. 579.16: [1] E partendosi Ozia con quelli ch'erano con lui, entrò Iudit l'oratorio suo...

2.1 [Per trad. di oraculum:] luogo sacro, sede dell'oracolo, dove si formula il responso.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 25.24: foru mandati certi legati a lu oratoriu Delficu, et appiru risposta que li sorti cumandavanu que li Rumani spargissiru quilla aqua... || Cfr. Val. Max, I, 6, 3: «ad Delphicum oraculum».

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 292.2: navigando co li mei, vynni in una ysola ne la quale ave uno sancto oratorio, lo quale per la potencia e concessione de li Dey faceva certa e vera resposta de tucto quanto l'era ademmandato.

2.1.1 [Rif. a una persona].

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 108.20: Socrati, lu quali era commu unu terrestri oratoriu di humana sapiencia, pensava et dicia que nulla cosa plù divia homu adimandari a li dei immortali si non que issi ni dunassiru beni... || Cfr. Val. Max., VII, ext. 1: «quasi quoddam terrestre oraculum».

2.2 [Relig.] Nella Bibbia, cella sacra del tempio di Salomone dove veniva custodita l'arca dell'alleanza.

[1] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 6, vol. 3, pag. 334.6: [19] Ed era fatto l' oratorio nel mezzo della casa dal lato dentro, nella quale si ponesse l' arca del patto di Dio. || Cfr. 3 Re, 6, 19: «oraculum».

3 [Relig.] Nella Bibbia, lastra d'oro posta sul coperchio dell'arca dell'alleanza, sulla quale durante i sacrifici veniva asperso il sangue delle vittime (come traducente del lat. oraculum).

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 40, vol. 1, pag. 455.2: [18] E pose lo testimonio nell' arca, infra li sottoposti chiavistelli, e l' oratorio di sopra. || Cfr. Es, 40, 20: «et oraculum desuper».

[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 16, vol. 1, pag. 531.13: [15] Quando avrà morto lo becco per lo peccato del popolo, tolga lo sangue suo, e portilo dentro allo pariete, là dove si pone quello del vitello, acciò che asperga tutto l' oratorio... || Cfr. Lv, 16, 15: «aspergat e regione oraculi».