RAMMORBIDIRE v.

0.1 ramorbidisce; f: rammorbidire, rammorbidite, rammorbiditi, ramorbidendo, ramorbidi, ramorbidisce, ramorbidito.

0.2 Da ammorbidire, composto con il pref. rafforzativo ri- (DELI 2 s.v. rammorbidire).

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Rendere tenero, molle qsa che è duro e compatto. 1.1 Fig. Mitigare l'indole, lo stato d'animo di qno; rendere più mite, indulgente qno. 1.2 Fig. Ridurre la gravità (di un pericolo, di un'avversità).

0.8 Speranza Cerullo 14.10.2020.

1 Rendere tenero, molle qsa che è duro e compatto.

[1] f Deca terza di Tito Livio (B, L. III-IV), XIV m. (fior.), L. 3, cap. 29, pag. 72, col. 3.7: Ultimamente, si venne ad tanta necessità de victuaglia che, levate le corregge e i cuoi degli scudi, e quegli con l'acqua bollita ramorbidendo, si sforzavano di mangiargli... || Corpus OVI.

- Fig.

[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 16, cap. 18, pag. 200.11: parla il Profeta, e dice: rammorbidite sono le parole sue più che olio, e elle sono dardi. || Corpus OVI.

1.1 Fig. Mitigare l'indole, lo stato d'animo di qno; rendere più mite, indulgente qno.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 127, pag. 513.4: e veggono i due amanti abbracciati dormire: maravigliansi delle bellezze di ciascuno. Ma già per questo niuna pietà ramorbidisce i duri cuori...

[2] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 16, cap. 6, pag. 195.34: e tu disprezzi l' altrui tristizia col cuore contumace, la quale tu potresti con la tua mansuetudine rammorbidire. || Corpus OVI.

[3] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 17, cap. 29, pag. 223.17: ricompiemmo la carità di prima agli anni di coloro i quali per lo ardore della carità niente erano stati rammorbiditi per li spessi sodisfacimenti delle nostre lettere... || Corpus OVI.

[4] f Deca terza di Tito Livio (B, L. III-IV), XIV m. (fior.), L. 3, cap. 22, pag. 69, col. 4.24: Da questa familiarità di Marello, in sì facta maniera fu ramorbidito l'animo del feroce giovane che niuno di compagni, apresso questo, più fortemente la romana republica né più fedelmente aiutò. || Corpus OVI.

[5] f Consolazione a Elvia, XIV/XV (fior.), pag. 59v.1: Et da costoro raguarda ancora a' nipoti: a Marcho, fanciullo piacevolissimo, al raguardamento del quale non può durare maninchonia alchuna. Nessuna cosa sarà tanto grande o tanto frescha nel pecto di ciaschuno, che quello fanciullo intorno menato non ramorbidi. || Corpus OVI.

1.2 Fig. Ridurre la gravità (di un pericolo, di un'avversità).

[1] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Coll. 17, cap. 23, pag. 220.21: siamo ammaestrati di non dovere perseverare ostinatamente nelle nostre diterminazioni, ma per pietosa misericordia rammorbidire la minaccia che è proposta per necessità. || Corpus OVI.