UNIFORME agg.

0.1 uniforme, uniformi.

0.2 Lat. uniformis (DELI 2 s.v. uniforme).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. Montecassino, XIV (luc.).

0.7 1 Uguale in ogni sua parte. 1.1 Che non subisce variazioni. 2 Che ha le medesime caratteristiche di un altro. 2.1 Adeguato per qualità a qsa altro, lo stesso che conforme. 2.2 [Con valore avv.:] in modo identico.

0.8 Irene Angelini 16.12.2020.

1 Uguale in ogni sua parte.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.101, vol. 3, pag. 453: Le parti sue vivissime ed eccelse / sì uniforme son, ch'i' non so dire / qual Bëatrice per loco mi scelse.

[2] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [VII.39], vol. 6, pag. 153.14: La romana gente fu quasi tutta uniforme d'uomini e di generazione d'arme. || Corpus OVI.

1.1 Che non subisce variazioni.

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 7, pag. 244.8: guida la sua influencia in queste cose naturali di sotto equalmente, zoè sempre secondo la sua regola uniforme, ma variase per lo obiecto overo matiera, c'hae a ricevere...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), Proemio, pag. 8.21: la vita del quale non fu uniforme; ma di diverse mutazioni infestata...

- [Con valore avv.].

[3] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 20, proemio, pag. 359.32: Per lo terzo modo, se[con]do naturale ordine, il quale procede uniforme e d'uno modo, e procederàe infino che piaceràe a Dio...

2 Che ha le medesime caratteristiche di un altro.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 273.20: Sì che 'l populo de Fiorenza è como sono le sorbe amare, e D. è como una dolce fico, li quali fructi non sono uniformi.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 135, pag. 204.12: le materie, delle quali ciascun di loro parlò, non furono uniformi con quella di che scrisse Virgilio...

[3] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 32, pag. 160.3: e spesse volte, quand'egli orava, faceva sempre uno giubilo uniforme con suono a modo di colomba ottuso...

[4] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 50.33: lu ordine (et) la disposicione uniforme, czoè tanti de lu nu(mer)o de li salmi quante de li hy(m)ny, tanti v(er)si, tanti l(e)c(ci)ony i(n) uno die deben dic(er)e, quanto i(n)el altro iorne tu ave dicte...

2.1 Adeguato per qualità a qsa altro, lo stesso che conforme.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 816.7: per vittorioso segnale il mio scudo voglio a quella lasciare; e acciò che quello col nome sia uniforme, uno di questi gigli bianchissimi voglio aggiugnere a quel vermiglio».

2.2 [Con valore avv.:] in modo identico.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 83, pag. 344.13: Le quali due detestabili operazioni punisce la divina giustizia similemente per congiunzione; ma non uniforme l'una all'altra punisce...