NEGOZIO s.m.

0.1 neghozi, neghozie, neghozii, neghozio, negocia, negocii, negocij, negotie, negotii, negotio, negozi, negozie, negozio.

0.2 Lat. negotium (DELI 2 s.v. negozio).

0.3 f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.): 1.4; Dante, Commedia, a. 1321: 1.1.

0.4 In testi tosc.: f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Stat. sen., 1343 (2); Stat. pis., 1322-51, [1348].

In testi mediani e merid.:Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota negocia, plur. neutro latineggiante.

Locuz. e fras. fare negozio 1; negozio civile 1.1; negozio ecclesiastico 1.3; negozio pubblico 1.1; negozio secolare 1.2; negozio terreno 1.2.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Impegno lavorativo. Locuz. verb. Fare negozio. 1.1 Impegno della vita pubblica. Negozio civile,negozio pubblico. 1.2 Negozio secolare, negozio terreno: attività mondana, che non riguarda la cura dello spirito. 1.3 Negozio ecclesiastico: affare regolato dall'autorità religiosa, politica e giuridica della Chiesa. 1.4 [Generic.:] attività, occupazione.

0.8 Aurelio Malandrino 20.02.2019.

1 Impegno lavorativo. Locuz. verb. Fare negozio.

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 33, par. 1, vol. 1, pag. 144.28: Volemo e comandamo che de alcune questione, le quagle seronno denante d'alcuno camorlengo d'alcuna arte overo dai consogle dei mercatante overo gl'audetore del canbio, dei negotie e dei facte de loro arte entra gl'artefece...

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 116.36: Chi trattò, aministrò overo fecie negotio overo fatti, el quale sia compagno, fattore, procuratore, overo altro messo d'alchuna compagnia overo di singulari persone, se esso profferà sè apparechiato con effetto di po' la sua aministratione et trattagione finata di rendare dinanzi a' consoli vera et leale et entera ragione de la sua aministratione...

[3] Stat. pis., 1322-51, [1348] Agg., cap. 6, pag. 610.28: ciascuno de' predicti lo quale [[...]] habiterà et starà in de la cità di Pisa, o in de' suoi borghi et soborghi, possa incontenente di po' lo dicto iuramento facto, liberamente fare et exercere, per sè o per altri, là umqua vorrà in de la cità di Pisa, et in de' suoi borghi et soborghi, ogni arte, mercantia, mistieri et negotio, la qual vorrà et de la quale a lui parrà et piacerà...

1.1 Impegno della vita pubblica. Negozio civile, negozio pubblico.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.7, vol. 3, pag. 174: e chi rubare e chi civil negozio, / chi nel diletto de la carne involto / s'affaticava e chi si dava a l'ozio...

[2] Gl <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 11, pag. 266.27: e chi civil negozio ec. Quel negozio, cioè cittadinesca operazione dei intendere, ch'è in baratto nelli offizii del Comune...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 14, pag. 563.16: statuimo et ordenemmo che uno officiale, procuratore ad negocia vulgarmente chiamato, [[...]] el quale discreto e fedele e no siando de la provincia, diligentemente inquirisca tutti i beni mobili et immobili de la camera de la Romana Ghiesia già confiscati...

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 18, pag. 570.29: vetamo che nessuno impedimento a li baylij et a li altri executori et officiali de Rectore, operando e facendo executione in l'officio a loro comesso, [[...]] alcuno ardisca o presumisca de fare, ma sufferiscano che lo loro officio de commissione et executione sì se faccia e sì s' adopere liberamente in ciascune questione e negocij...

[5] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XIX, cap. 2, vol. 8, pag. 17.9: nello ozio litterato, ovvero negozio pubblico, ovvero quando ora si fa l'uno ora l'altro, non è subito l'uomo beato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 11, 1-12, pag. 336.24: in civil negozio; cioè nella negoziazione della città, cioè nell'arti e nei mestieri che s'appartegnano di fare a chi vuole vivere civilmente...

1.2 Negozio secolare, negozio terreno: attività mondana, che non riguarda la cura dello spirito.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 122.7: illu era homu di grandi dottrina et di grandi consiglu et loquentia, dundi illi sindi havianu grandi consolationi et plachiri et in li negociiseculari, in li fatti mundani, illi lu usavanu comu bastuni di substentationi...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 9, par. 13, pag. 217.21: io il dico', che quelli, cioè a ssapere le terrene chause isaminano chi di cose che ssono di fuori la sapienza o apersevute, e cchi di dentro ispirituale sono aricchiti o ddotati non debbono ne' tereni neghozi essere inpieghati...

1.3 Negozio ecclesiastico: affare regolato dall'autorità religiosa, politica e giuridica della Chiesa.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 31, pag. 146.16: illu cassau a lu Episcopu di Trayna et fichi sou generali legatu in Sichilia et in Calabria a lu conti Rugeri in tutti li negociieclesiastichi, per lu grandi amuri chi portava ferventimenti a la Ecclesia.

1.4 [Generic.:] attività, occupazione.

[1] f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.), Collaz. IX, cap. 6, pag. 112.29: come la infermità del desiderio mondano non sia nelle nostre menti non lo proverà solamente l' astinenza di quelli negozi, i quali eziamdio se noi li volessimo cercare o compiere non possiamo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 63.16: Lu Conti, occupatu di altri negocii, chi di presenti non potia andari inver Palermu, mandauli a diri chi una pocu di tempu suffirissiru per fina chi ipsu fussi spachatu...

[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis III.132, pag. 219: Era ne la stagion che l' equinotio / Fa vincitore il giorno, e Progne riede / Con la sorella al suo dolce negotio...