0.1 sbiadato, sbiavati, sbiavato, sblavada, sblavade.
0.2 Da biavo.
0.3 Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1338]: 1.
0.4 In testi tosc.: Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1338].
N Att. solo fior.
0.7 1 [Detto di un tessuto:] di colore azzurro pallido. 1.1 [Tess.] Sost. Panno dello stesso colore.
0.8 Giuseppe Zarra 09.10.2020.
1 [Detto di un tessuto:] di colore azzurro pallido.
[1] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1338], pag. 84.33: e le lbr. 13 s. 11 d. 6 a fior. per una pezza di cianbellotto sbiadato che dierono a mastro Alberto da Bolongna che 'l medichò.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 512.20: per quel che mi dica Buglietto, che sai che si cognosce così bene di questi panni sbiavati.».
[3] Doc. fior., 1355-71, vol. 1, pag. 115.5: Posto ch'abia dato al q(uaderno) vendite D, n(e)l 38 car(te), per q(uarti) 3 di pa(n)no sbiadato.
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 212.22: «Lo ritagliatore dice: - Vuo' tu celestrino? - No. - Vuogli verde? - No. - Vuogli sbiadato? - No. - Vuogli cagnazzo? - No. - Vuogli una cappa di cielo? - Sì, sì, sì».
1.1 [Tess.] Sost. Panno dello stesso colore.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 512.12: acciò che tu mi creda io ti lascerò pegno questo mio tabarro di sbiavato.».