STELLATO agg./s.m.

0.1 istellate, istellato, stelate, stelato, stellade, stelladi, stellado, stellata, stellate, stellati, stellato, stellatu, stillata, stillatu.

0.2 V. stellare 1.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 [Detto del cielo:] provvisto di stelle; che offre alla vista numerose stelle. 1.1 [Come denominazione del cielo delle stelle fisse o firmamento]. 1.2 [Rif. a un manufatto:] decorato con la raffigurazione di stelle. 1.3 Fig. [Nella lingua poetica:] che pertiene al cielo in quanto sede propria della divinità. 2 Composto da stelle. 2.1 [Rif. a una costellazione]. 3 Luminoso (come una stella).

0.8 Matteo Luti 23.05.2021.

1 [Detto del cielo:] provvisto di stelle; che offre alla vista numerose stelle.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 904, pag. 207: Apresso t'ho contato / del ciel com' è stellato, / ma quando fie stagione / udirai la cagione / del ciel com' è ritondo / e del sido del mondo.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 12, pag. 213.32: E se noi voremo conósciare la parte più nobele del cielo, porremo mente a quella parte ch'è più stellata, come quella de settentrione...

[3] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 434.11: O fFattore de lo stellato fermamento!

[4] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 30, v. 1, pag. 1578.10: sì come sae quel setentrion stellado ch'è appresso la tramuntana.

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 14, ch., pag. 182.20: E aparisce la galaxia in quella parte del cielo ch'è più stellata; e per la moltitudine delle stelle il lume dell'una si congiugne co l'altro, e pare che sia un fummo chiaro.

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 166.3: Et zo dictu, Apollo sguardau da la contrata stillata, zoè da lu chelu, li skeri di li Latini et lu castellu di li Truyani...

- [Rif. al tempo atmosferico:] che permette di vedere molte stelle.

[7] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 4.3704, pag. 345: Anche ti voglio più espresso dire / Perché è più freddo nel tempo stellato: / Or qui m'ascolta, se ciò vuoi sentire.

1.1 [Come denominazione del cielo delle stelle fisse o firmamento].

[1] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 32, pag. 153.16: [[il Paradiso]] è posto nel cielo ch' è di sopra al cielo stellato che noi veg[g]iamo, il quale si chiama cielo impirio...

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 69.10, pag. 284: Lo primo arbor ch'è fondato, - ne la fede è radicato, / passa lo cielo stellato - e iogne enfin a lo sperare.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 95.11, pag. 213: quand' i' fu' cresciuto, mi fu dato / per mia ristorazion moglie, che garre / da anzi dì 'nfin al cielo stellato...

[4] Dante, Convivio, 1304-1307, II, cap. 14, pag. 131.7: Dico che lo Cielo stellato ci mostra molte stelle: ché, secondo che li savi d'Egitto hanno veduto, infino all'ultima stella che appare loro in meridie, mille ventidue corpora di stelle pongono...

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 2, vol. 1, pag. 104.30: Tu sai comu si generanu li cometi et in quali locu sunu? In lu chelu stellatu, oy in lu chelu di li planeti, oy in l' airu?

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 4, par. 30, comp. 47.5, pag. 130: Vidi lo suo Fator esser giocondo / com'io cognobbi l'ordine del mondo. / Vidi lo ciel stellato tutto in tondo / pregno e compiuto d'etterna salute.

1.1.1 [Astr.] Sost. Cielo delle stelle fisse, lo stesso che firmamento 1.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, II, cap. 3, pag. 73.13: Tolomeo poi, acorgendosi che l'ottava spera si movea per più movimenti [[...] puose un altro cielo essere fuori dello Stellato, lo quale facesse questa revoluzione da oriente in occidente...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 67, Ascensione, vol. 2, pag. 626.1: Il cielo materiale è in molti modi, cioè cielo di questo aere quaggiù presso a noi e cielo de l'aere disopra e cielo chiaro e cielo del fuoco e lo stellato e 'l cristallino e l'empirio.

1.2 [Rif. a un manufatto:] decorato con la raffigurazione di stelle.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 7.15, pag. 127: Mèno'la dentro in camera nova, / Le chui pareti son sì adrapati, / Che non si vede se non seta ed oro. / Gli sopraletti stellati ed a llune...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 181, pag. 241.27: Elleno lo fanno colcare in uno riccho lecto adornato d'oro e di pietre preziose, molto sottilmente lavorato. Egli era coverto d'uno drappo di seta più biancho che nieve, ch'era molto minutamente stellato.

1.2.1 Fig. Cosparso, punteggiato (di qsa).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 3.6: [[Stèleo, mutato in ramarro da Proserpina]] ha il nome acconcio al colore, abiendo stellato il corpo di divariate macchie.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 1, pag. 214.3: era già in ogni luogo quella stagione nella quale la lieta primavera graziosamente spande in ciascun luogo le sue ricchezze, e che la terra, di varii fiori, di viole e di rose quasi stellata, di bellezza contrasta col cielo ottavo...

1.2.2[Nella denominazione di un tipo di insetto o ragno (rutela):] che presenta sul dorso disegni simili a stelle.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. VIII, cap. 5, pag. 648.18: E del morso de la rutela biancha piccolo dolore e piççicore e movimento di corpo aviene. Ma del morso di quella ch'àe in sul dosso ligne lucenti, ' è kiamata stellata, piccolo dolore, e piççicore, o stupore (cioè adormentamento), e relaxamento del corpo si seguitano.

1.3 Fig. [Nella lingua poetica:] che pertiene al cielo in quanto sede propria della divinità.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 625.3: e Juppiter padre delli dii e re delli uomini nella stellata sedia chiama il concilio...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 212.12, pag. 250: Cerchi volare in aere senza penne / e su pel mar notar<e>, piombato imbusto, / e starti in foco, freddo secco legno; / sotterra cerchi le stellate antenne.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 23, S. Sebastiano, vol. 1, pag. 216.5: Non abbiate temenza; non si partiranno da voi, ma vannovi ad apparecchiare le magioni istellate...

2 Composto da stelle.

[1] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 60.20, pag. 271: Vita gioiosa da Cristo t'è data, / sì dura morte per lui sostenesti; / sopra lo capo corona stellata / ti puose quando del mondo transisti...

2.1 [Rif. a una costellazione].

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 95, pag. 672.2: Il dolce tempo era, e il cielo tutto ridente porgeva graziose ore: Citerea, tra le corna dello stellato Tauro splendidissima, dava luce...

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 164.3, pag. 220: Or che 'l ciel et la terra e 'l vento tace / et le fere e gli augelli il sonno affrena, / Notte il carro stellato in giro mena / et nel suo letto il mar senz'onda giace...

3Luminoso (come una stella).

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 41.26: La figliuola di Saturno tolse questi, e allogolli nelle penne del suo uccello; e empiegli la coda di stellate gemme. || Cfr. Ov., Met., 1, 721 «et gemmis caudam stellantibus inplet.».