RAGLIARE v.

0.1 ragghi, ragghia, ragghiando, ragghiar, ragghiare, ragghiasse, ragghiava, raggia, raggiano, raggiare, raggirà , raghia, raghiando, raghiano, raghiare, raghiato, ragiando, raglanti, raglase, raglia, ragliando, ragliano, raia; f: raiare.

0.2 Lat. parlato *ragulare (DELI 2 s.v. ragliare).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.); Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); f Apologhi reat., XIV.

0.5 Si riuniscono qui i tipi ragliare, ragghiare e raggiare.

0.7 1 [Detto dell'asino:] emettere uno o più ragli.

0.8 Irene Falini 09.01.2019.

1 [Detto dell'asino:] emettere uno o più ragli.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.144, pag. 103: Fama mia, t' aracommando / al somier che va ragghiando...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 6, pag. 26.13: L'asino salvatico si è uno animale che è pigro e disformato, et ave una voce molto orribele a raggiare e non raggia secondo che lli altri raggiano. Et quando à fame sì raglia di tanta força che tutto si dirumpe.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 39.37: Quando l'asino vidde ciò sì cominciò a saltare e andogli incontro, e cominciò a ragghiare, e gittogli i piedi al collo, e leccavalo, e scombavavalo, e ragghiava fortemente.

[4] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 5.3, pag. 426: tafani a schiera con asini a tresca, / ragghiando forte, perché non v' incresca...

[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 67, pag. 322.2: Questo asino salvatico di cui noi parliamo ène molto diformato et àne una boce molto orribile a gridare, et non ragghia secundo li altri asini dimestichi. Et quando elli àne grande fame si ragghia di tanta força che tutto quanto si dirompe.

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 4, pag. 164.2: parea che rucise como leon e bramase como pegora e raglase como asen...

[7] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. III, pag. 534.28: quella sona una cosa rauca e ride no [amabile] sì como la soça asenella raia ala muola aspra.

[8] f Apologhi reat., XIV, 17.11, pag. 677: La sera che l'omo fo revenuto, / l'aseno s'alegra che l'avìa veduto. / Començò a ridere et a raiare, / et vali adosso et començò ad raiare... || Corpus OVI.

- [Per metaf.].

[9] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 70.20: E però mi conviene, da che non posso trovare in voi pietà né mercé, però mi conviene metere magiore isstudio di raghiare pió forte mente ch' io facesse ancho, e raghiando diroe le mieie pene...