SAPORE s.m./s.f.

0.1 malsapore, saboro, sapor, sapore, sapori, sapur, sapure, sapuri, savor, savore, savori, savoro.

0.2 Lat. sapor, saporem (DEI s.v. sapore).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.5.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; f Lett. prat., 1385-1410, [1394].

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. imol., 1350-67; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Poes. an. perug., XIV (2); Destr. de Troya, XIV (napol.); f Apologhi reat., XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. avere sapore 1.1, 1.6, 1.7; essere in sapore di gusto 2.2.1; mal sapore 1, 1.2.

0.6 N Si include la forma malsapore, univerbata nell'ed.

0.7 1 Proprietà di un cibo o di una bevanda di provocare sensazioni gustative positive o negative 1.1 Locuz. verb. Avere sapore di qsa. 1.2 Meton. Vivanda dotata di una det. proprietà per il palato. 1.3 [Rif. alla terra:] odore. 1.4 Fig. Carattere indicativo della natura specifica di qno. 1.5 Fig. [Rif. al sentimento amoroso:] carattere che suscita una sensazione positiva o negativa 1.6 Fig. Locuz. verb. Avere sapore di qsa: sapere di qsa. 1.7 Fig. Locuz. verb. Avere sapore a qno: apparire allettante. 2 Sensazione (positiva o negativa) prodotta dal contatto di cibi o bevande con gli organi del gusto. 2.1 Motivo di interesse, sollecitazione al piacere (anche in contesti fig.). 2.2 Senso del gusto. 3 [Gastr.] Condimento per insaporire le vivande fatto di vari ingredienti.

0.8 Irene Falini 09.01.2019.

1 Proprietà di un cibo o di una bevanda di provocare sensazioni gustative positive o negative.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 11.42, pag. 66: Qual frutto è più in altura / avanza tutti gli atri di savore.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 2, pag. 146.28: E trovamo li loro semi e le loro follie e li fiori e le poma d'ogne colore e ogne sapore e ogne odore variato e oposito l'uno a l'altro...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 3, pag. 191.25: l'uomo die mirare che l'acqua non abbia olore né sapore...

[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 41.20: quando ne la cena ha molti mangiari di diversi sapori, lo stomaco si diletta...

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 12, pag. 108.2: Sermone come lo terso fiume è chiamato Tigris e unde si muove, lo quale àe quasi sapore di vino e altre belle proprietadi.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 52.10, pag. 303: E' no trovo in montagna / mej[o] fruto de castagna / [[...]]: / boza, maura, cota e crua, / lo so savor non se refua...

[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 17, pag. 19.17: la colera, quando ela è abraxada, embriga el palado a conoscer dretamente li savori...

[8] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 126.15: killa pirsuna ben de porria sentire lu odure de kille puma, ma non de averia lu sapure...

[9] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 5, proemio, pag. 93.16: lo obietto del gusto si è savore, e l' operazione del gusto si è intendere e conoscere il savore...

[10] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 10.18: e daràgli colore e sapore, e sarà buono vino e otimo.

[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 3, pag. 19.21: l'acqua muta colore e sapore e qualitade secondo la terra dov'ella corre...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 14, pag. 368.33: sapesse di fummo o di fritto o di sapor simile...

[13] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 7, pag. 11.27: El fruto so è simele al pevere. E sì è negro e raro, de amaro savore...

[14] Poes. an. perug., XIV (2), 1.12, pag. 11: chaduta n'è la carne e i dente, / perdut'òn le guancie el colore, / la lengua non sente sapore.

- Femm.

[15] Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 14, pag. 263.21: La sale xé bona, e se la sale perde soa savor, de que se porave salar?

- [In contesti fig.].

[16] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 53, pag. 294.30: E [non] faço dubio ch'ela [[scil. vixenda]] è de tale sapore e de tale odore che molto ve sa de reo e molto ve sa amaro...

[17] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 7, pag. 184.18: questa natura umana sunta per Cristo della Vergine Maria, quale ella fu creata (non dice generata) fue sincera (cioè salda, sanza alcuno sapore od odore reo) e buona.

[18] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 305.5, pag. 302: ma non potendo alle forze d' Amore / risister, fu da lui legata e presa; / ed avendo ella il suo dolce sapore / prima assaggiato con alquanta offesa...

[19] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 182.5, pag. 199: E perché sono [[scil. mie parole vane]] di vario sapore / ed al ben ed al mal d'altrui tostane, / dissi a Simon che le tenesse piane / perché non tinga alcuno il lor colore...

- Mal sapore.

[20] Virtù del ramerino (ed. Bénéteau), 1310 (fior.), pag. 250.4: S'alquno metteràe le foglie de· rramerino i· la botte, sì guarda e conserva il vino da ogne acierbitade e da ognie malsapore.

[21] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 9.31: Una bote che sia in volta o in ciela chavata, quando è beuto il vino sì ve se ne vole lasciare entro uno pocho (se cos'è che 'l vino sia buono e no sia forte né altro mal sapore...

[22] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 181.32: Tonnina si vendono in Napoli in grosso a centinaio di barili, e promettesi olorosa e netta d'ogni male sapore.

[23] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 32, pag. 38.28: Quando le cime se lessa cum l'aqua de la cendere, çoè de la lexìa, no è de mal savore.

[24] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 10, vol. 5, pag. 640.22: [26] Così come l' aceto è di mal sapore e amaro alla bocca...

1.1 Locuz. verb. Avere sapore di qsa.

[1] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 26, ch., pag. 281.16: due sono le cagioni generalmente delle mutationi de' sapori dell'acqua: l'una si è il luogo donde passa, il quale sente di zolfo o di rame o d'altra cosa, onde l'acque che passano per quelli luoghi mutano il sapore propio, e hanno sapore di quelle cose per le quali passano.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 21, pag. 54.23: Ch'ello avesse sapore di pane dulcissimo questo è bene autentico.

[3] Esopo tosc., p. 1388, cap. 12, pag. 99.12: «Rallegrati, dolcie mio amico, e prendi di questo mangiare che ha sapore di mele».

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 6, pag. 10.31: El savore de la cota à savore de lo rosume de l'uvo coto.

1.2 Meton. Vivanda dotata di una det. proprietà per il palato.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 8.25, pag. 223: Lo refittoro ai boni ha savor pravi / e ai fellon soavi...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 66.3, pag. 476: Oliva il luogo di ben mille odori; / dall' un de' lati Bacco le sedea, / da l' altro Ceres con li suoi savori...

[3] f Apologhi reat., XIV, 4.6, pag. 670: Envitò el topo della citade, / aparicchiò de forti peperate, / et sedero ad mangnare en un verçieri, / et asaiaro de forti sapori. || Corpus OVI.

- Mal sapore.

[4] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 21.67, pag. 64: Cristo bever domandava, / su la croxe quando el penava, / li Zudei ben l'ascoltava, / fele e axedo porzeva a lui. / Cristo gustà quel mal savore, / disse: - padre mio, ch'io moro!

1.3 [Rif. alla terra:] odore.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 9, cap. 8, pag. 226.22: La terra nera genera cotali goccioli di vena raccolti delle piove del verno; ma è di sapor nobilissimo.

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 258.4: la terra desidera grassa, ovvero mezzanamente grassa e di dolce sapore... || Corpus OVI. Cfr. Cresc., Liber rur., 3, De frumento: «dulcis saporis».

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 3, pag. 19.23: la terra non è tutta d'una maniera, anzi è di diversi colori, sapori e compressioni...

1.4 Fig. Carattere indicativo della natura specifica di qno.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 8.11, pag. 222: O dolce terra aretina, / [[...]] / refittoro e palagio / a privadi e a stran' d'onni savore...

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 36, pag. 106.8: e per quello ke la gran devocione qu'avea quilli k'erano 'lora e non ènno mo' sapemo k'è descesa tra li lor figli et in lor parenti in hereditate, e per quello ke quilli k'ènno mo' et era 'lora ànno mantenuto in lor quel bon sapore k'elli presaro dal commençamento...

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 182.5, pag. 199: così avvien di mie parole vane, / ch'hanno gran suono tra le genti umane / ma poco frutto germoglia i[l] lor fiore. / E perché sono di vario sapore...

1.5 Fig. [Rif. al sentimento amoroso:] carattere che suscita una sensazione positiva o negativa.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 4.19, pag. 64: [e] per zo, [ma]donna mia, / a voi non dimanderia / merze[de] né pïetanza, / che tanti son li amatori / ch'este 'scita di savori / merze[de] per troppa usanza.

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 130, pag. 184: Morta si [è] la femina a lo 'ntutto, / pèrdeci lo saboro e lo disdotto.

[3] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 19.7, pag. 72: chi lo segue, lo sente / ciò che mostra di fore: / nonn è tale 'l sapore / sì come lo comincio primamente: / ché con piagente isguardo omo inamora...

[4] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 8.11, pag. 72: Aimè lasso, che dolce e dilettoso / incominciai l'amor che tant'e amaro / mi sembla or su' savor velenoso.

[5] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 5.2, pag. 4: E non si può d'amor propio parlare / a chi non prova i suoi dolzi savori...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 62.37: Veracemente chisto èy chillo dolce sapore lo quale attray con tanta dolcecce li misiri amaturi, de lo quale quanto plu nde assaporano plu lo desideranno...

- [Rif. ai beni spirituali, a Gesù, a Dio].

[7] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 49, pag. 270.12: è la sapientia scientia co(n)dita di savore di virtud[i].

[8] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 508, pag. 168: Ma sempre g'è recente e san e stracompio, / Süav e delectevre, olent e ben condio / E net e pur e bello, amabil, savorio: / Lo so savor dulcissimo no pò fí diffinio.

[9] Poes. an. urbin., XIII, 21.58, pag. 584: Vo vanïando e nno trovo reposo, / so' tucto pigro et accidïoso, / non trovo cibo sì saporoso / ke sia simillante al Tuo [[scil. di Amor]] sancto sapore.

[10] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.31, pag. 311: Lo 'ntelletto, puoi che gusta lo sapor de sapienza, / lo sapor sì l'assorbisce ne la sua gran compiacenza...

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.81, vol. 2, pag. 522: Così la madre al figlio par superba, / com' ella parve a me; perché d'amaro / sente il sapor de la pietade acerba.

[12] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 34, pag. 155.14: sapienza [[...]] non è altro se non un dolce sentimento e soave sapore che l' anima sente contemplando Iddio...

[13] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 59.16: era ogne dì frescha quella vianda angelica, et quî chi l'uxavan rendeva savor de quel ch'i dexiravan...

[14] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo dono de la sapientia, vol. 1, pag. 213.33: p(er) ly lor peccay elli no sentem lo dozore de lo fim savore.

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 19, vol. 1, pag. 140.13: quantu sapuri spirituali porta kistu cibu di li angili...

[16] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 45, pag. 177.11: il colore e il sapore delle virtù che elli à tratto del legno della santissima croce...

- [Rif. ai peccati].

[17] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 53.23: Appresso, elli dee lasciare il savore del peccato. Quelli ritiene il savore del peccato, che pensa a' peccati ch'elli ha fatti, e dilettasi nel pensiere, e piaceli.

- [Rif. all'oro, con focalizzazione sul suo carattere seduttivo].

[18] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 20.117, vol. 2, pag. 345: Crasso, / dilci, che 'l sai: di che sapore è l'oro?

[19] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 95, pag. 727.1: le due compagne di Tedeschi e Inghilesi, avelenate in sul fiorentino del sapore dell'oro...

1.6 Fig. Locuz. verb. Avere sapore di qsa: sapere di qsa.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 17.8, pag. 64: assai m'è gioia avervi a servidore, / e quand'io sento ch'ag[g]iate disire, / obrio ogne martire / e sol di benenanza ag[g]io savore...

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.89, pag. 516: ttando sentarà sì dolçe oddore / ke d' onne bene l' averà sapore: / prenderà luce da lo Creatore / ked è splendente.

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 126.20: et in pirò ke kistu previte Santulu era sencza peccatu, in pirò illu stava appressu lu àrburi de la virtuti, zo è Ihesu Xristu, et in pirò sencza grande licteratura avia sapure de virtuti pir la caritate ki avia in sì.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 49, col. 1.4: il tuo affetto non ha sapore se non delle cose celestiali...

1.7 Fig. Locuz. verb. Avere sapore a qno: apparire allettante.

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 1.25, pag. 98: Soferendo ag[g]io avuto compimento, / e per un cento - m'ave più savore / lo ben ch'Amore - mi face sentire / per lo gran mal che m'ha fatto sofrire.

[2] Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 3.16, pag. 150: ormai gioi che per lei mi fosse data / non m'averia sapore.

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 7.2: No àno savore, no, credete a me, bono amico, le soie ricchesse al riccho...

[4] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 27.12, pag. 65: tutto el detto mal m'avea savore; / ché quanto al prenditore / più mal piace, è peggiore.

[5] Lotto di ser Dato (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 72, pag. 317: Fior d'ogni ben [[...]] 'l vostro conforto / dimando che spandiate sovra mene, / ché alcuno altro bene / non m'ha savor per nessuna cagione.

2 Sensazione (positiva o negativa) prodotta dal contatto di cibi o bevande con gli organi del gusto.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 23, pag. 347.22: la fame commuova lo palato tuo e no 'l sapore.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 11, pag. 357.9: avengna lo tuo palato al mangiare per fame et non per savore.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 17b, pag. 106.5: qualunque fiata esso vapore se congiunge con la saliva, o humiditate salivare, entra per quella spongiosa carne la quale ène in sommità de la lengua, rende sapore a lo spirto k'è innel nervo dentro...

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 1.26, pag. 8: sapore vene d'amara semenza, / caldo fredur'ha temperatamente, / chi 'l mezzo segue ha gioi' più saporose.

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.57, pag. 11: «Or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro, azemo, che non rósera 'l cane! / Non lo posso enghiuttire, sì rio sapor me sane! / Altro cibo me dàne, si me vòi sostentare».

[6] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 166.14: in prima che 'l calor de la codega se cambia in negreça e in livedeça, e ila boca ey sent savor acid, pontich et terestr segond la qualità de l'humor...

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 259v, pag. 115.8: Sapor oris... gustus placidus, sapuri.

[8] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 117.21: dentro alle radici dell'albero surgeva una fontana d'acqua mirabilmente chiara, l'acqua della quale a chi ne beeva dava soavissimo sapore...

2.1 Motivo di interesse, sollecitazione al piacere (anche in contesti fig.).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 99, pag. 214: Mo voi eo dir miraculi dra matre del Segnor, / Com ella no abandona quelor ke i fan honor, / Com ella fa per quii ke l'aman con savor...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 1, pag. 7.6: E con ciò sia cosa che la vera intenzione mia fosse altra che quella che di fuori mostrano le canzoni predette, per allegorica esposizione quelle intendo mostrare, appresso la litterale istoria ragionata; sì che l'una ragione e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 103.32: Molti sono de' Cristiani cherici, e ladici che bene lo conoscono per fede, e per le Scritture; ma però ch' elli hanno il gusto disordinato per peccato, e non possono neuna cosa sentire se non come lo 'nfermo truova savore nella buona vivanda.

[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 34, pag. 156.24: se ciascheduna di queste cose ti dà quello sapore che dee dare, sappi che tu hai trovato sapienza.

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 14.38, pag. 712: Le nostre in fonti chiare, derivate / di viva pietra, beon con sapore / tal che le serva in lieta sanitate...

[6] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 145, pag. 203.12: quillu riteni lu sapuri di lu peccatu ki pensa a lu peccatu ki illu ha factu et dilectasi in lu penseri et plachili.

2.2 Senso del gusto.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 87.32, pag. 349: lo sapore è fatto muto: - non sai dir più che è gustare...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 16, vol. 3, pag. 56.7: bene è quello che pare al buono uomo, che giudica le cose com'elle sono, e giudica come l'uomo sano di sapori, che giudica lo dolce per lo dolce, e l'amaro per l'amaro.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 138, pag. 311.30: Ma essi fanno come il cieco, che col tatto della mano, o alcuna volta col sapore del gusto...

2.2.1 Fras. Essere in sapore di gusto: essere all'inizio di un'esperienza.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 75.59, pag. 317: Frate, el tuo stato è 'n sapor de gusto, / ma io c' ho bevuto, portar non pò el musto...

3 [Gastr.] Condimento per insaporire le vivande fatto di vari ingredienti.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 209.25: It. per savore per frate Iacopino, dì viiij di settembre, d. iiij....

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 442, pag. 864: Quando Tibaldello lo possè spiare, / tuto lo savore el gi à fato donare, / e a costoro l'à fatto apresentare / per una rixa.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 149.13: conviensi mangiare con savore d'acieto, di pepe, di cienamo e di menta e di petrosemoli e d'altre somiglianti ispezie.

[4] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 82.11: excettiamo choloro che vendono pane vino fructa overo foglia salsa mostarda overo altro savore...

[5] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 224.6, pag. 279: e sopra un masso grande si ponia / la cotta carne, sanz' altro savoro...

[6] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 30, pag. 20.11: Questa lanpreda vuole per savore quand'ella è cotta, salsa fritta.

[7] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 45, pag. 25.10: Questo savore si vuole dare crudo.

[8] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 95, pag. 301.29: E che 'l savore, che si fa del grasso de' pesci insalato, non guasti tutte le budella...

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 5, vol. 2, pag. 596.18: costui non trovando altro più presto prese una macinetta da savori...

[10] Doc. fior., 1360-63, pag. 41.1: per una meça libbra di mandorle et per gengiovo per fare un savor biancho s. ij d. vj.

[11] Doc. imol., 1350-67, Debitori 23.2.1367, pag. 361.20: ave per savore e per choli d. 7...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 24, pag. 371.6: Lascio stare gli intramessi, il numero delle vivande, i savori, di sapore e di color diversissimi, e le importabili some de' taglieri...

[13] F Lett. prat., 1385-1410, [1394]: Per Matterello ti mando e' 2 ramaiuoli e llo stacio da savore... || Cecchi, Lettere a Margherita, p. 75.

- [Prov.]

[14] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 415, pag. 310: Sale con savore / fa cibo migliore.

[u.r. 20.01.2023]