0.1 isformata, isformate, isformati, isformato, sformata, sformate, sformati, sformato.
0.2 V. sformare.
0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 4.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); San Brendano pis., XIII/XIV; Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).
0.7 1 Privo della sua forma normale (fig.). 1.1 Di aspetto deforme. 1.2 Fig. Caduto in rovina. 2 Sfigurato (dalla fame o dalla sofferenza). 3 Che eccede il modo o la misura normale. 3.1 Privo di controllo e moderazione, senza misura (rif. al desiderio carnale o a un vizio). 4 Che eccede le norme morali o il buon senso.
0.8 Davide Battagliola 26.07.2021.
1 Privo della sua forma normale (fig.).
[1] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 75.20: guarda e conserva e tiene per te l'anima [[...]]: riformala, se sformata la vei...
- [Rif. a un fiume che ha rotto gli argini].
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 1, vol. 3, pag. 4.23: acozzandosi il fiume della Sieve con l'Arno, la qual era per simile modo isformata e grandissima, [[...]] l'Arno giunse sì grosso a la città di Firenze, ch'elli coperse tutto il piano di San Salvi e di Bisarno fuori di suo corso...
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 5, pag. 417.11: Forese da Rabatta [[...]], essendo di persona piccolo e isformato, con viso piatto e ricagnato [[...]] , fu di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione civile fu reputato...
[2] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 48, pag. 202.3: quelli che tutto il versavano e non lo prendeano con divozione [[scil. il calice di Cristo]], diventavano neri e oscuri e isformati e orribili a vedere...
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 38.95, pag. 106: sformata e quasi mort'era salute, / [[...]] / quando tu con magna onni vertute / levasti, forte e pro, lor contastando.
[2] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32., pag. 281.5: sollicitamenti ipsi ri reformarono le lloro citate e paysi, sformati per la lloro absentia...|| Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 253: «urbes et loca collapsa in eorum absencia sollicita mente reformant» e x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), p. 329: «sollecitamente questi Regi riformarono le loro Cittadi, e paesi sformati per la loro absenza».
2 Sfigurato (dalla fame o dalla sofferenza).
[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 71.24: quine trovono uno homo che sedea sula pietra, magrissimo et isformato...
[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. VI, cap. [vv. 140-235], pag. 229.13: la rabbia avea perduto il volto, la faccia stette sformata con la piova del sangue.
[3] Alesso Donati, XIV sm. (fior.), 24.6, pag. 129: certo se voi guardate - il viso morto / e ' porto - dove son, guance sformate / e sfigurate - vi dirieno, scorto, / che corto - viver è se non m'atate.
[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 41, vol. 1, pag. 209.18: ecco che queste seguitava altre sette vacche, sì sformate e magrissime, che non mai cotali io viddi in tutta la terra d' Egitto. || Cfr. Gen 41, 19: «et ecce has sequebantur aliae septem boves in tantum deformes et macilentae, ut numquam tales in terra Aegypty viderunt».
3 Che eccede il modo o la misura normale.
[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 4.43, pag. 25: è la croce 'parecchiata / ch'elli ·l vollion far portare, / di grandeçça sì sformata, / che ·l farebbe consumare...
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 203, vol. 2, pag. 769.15: la 'mpresa [[...]] costò al Comune di Firenze più di Cm fiorini d'oro sanza la vergogna. E nota che sempre è riuscito male al Comune di Firenze a fare le 'mprese isformate e da lungi...
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 1, vol. 2, pag. 136.2: la leggiere forza di Leonide con V.c compagni [[...]] fece sì incredibile resistenzia a cquello sformato esercito, che a' Greci diede speranza di vincerlo...
- [Rif. a una calamità naturale, un'epidemia, una carestia].
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 24, vol. 1, pag. 507.12: A dì XII del mese di settembre del detto anno cadde sopra Monpulieri e nelle circustanze una grandine sformata di grossezza di più d'una comune melarancia...
[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 44, vol. 1, pag. 272.27: avennono in questi anni singulari diluvi d'acque che feciono in molte parti gran danni, e gittò per tutta Italia generale carestia di pane e sformata di vino.
[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 64, vol. 2, pag. 535.3: Messer Bernabò veggendo la pistilenza sformata i· Milano [[...]] si partì di Milano con tutta sua famiglia...
3.1 Privo di controllo e moderazione, senza misura (rif. al desiderio carnale o a un vizio).
[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 81, vol. 1, pag. 704.4: ricordandosi in quello sfrenato e sformato ardore di libidine d'una bella giovane moglie d'un buono cittadino di Milano, mandò per lei.
[2] f Giovanni dalle Celle, Summa pisanella, 1383: Se già non si temesse dello scandalo, per lo troppo sformato vizio, o vero pericolo, per la troppa debilitade. || Crusca (1) s.v. sformato.
4 Che eccede le norme morali o il buon senso.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 40, pag. 71.16: credettero tutte le genti questa Fede. E però è così sformata e sconcia, perché isformata e sconcia cosa era a credere che nell'idole dell'oro o dell'ariento o di marmo potesse avere deità.
[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 160.4: di questo sformato piccolo dono di Pirro [[Romani ed Epiri]] si fecero inimici acerbissimi. || Cfr. Valerio Massimo, «Ex deformibus Pyrrhi munusculis, acerrimi hostes exlilerunt.
[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 152, pag. 354.30: venutoli uno pensiero assai sformato, che se potesse trovare due belli asini, mandandogli per sua parte al signore, poter venire grandemente nella sua grazia; e subito mandò in Campagna e in terra di Roma cercando di due.
- [Rif. all'azione di un governo o a una carica politica].
[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 149.8: a pigliare costui [[scil. Filippo di Macedonia]] la segnoria di tutta Grecia fue la cagione la sformata segnoria de' Tebani...|| Cfr. Orosio, Hist., III, 12, 12: «huic autem ad obtinendam totius Graeciae dominationem immoderata Thebanorum dominatio facultatem dedit».
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 130, vol. 3, pag. 250.7: i nomi de' quali non ligisterremo in questo, però che non sono degni di memoria di loro virtù [[...]], ma del contrario, [[...]] acciò che' nostri successori si guardino di dare le sformate balìe a' nostri cittadini per lunghi tempi.