0.1 magneti; f: magnete.
0.2 Lat. Magnes, Magnetem.
0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.7 1 Abitante o originario della città di Magnesia, nella Lidia.
0.8 Sara Ravani 29.01.2021.
1 Abitante o originario della città di Magnesia, nella Lidia.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 23.12: E ancora i fati non lasciano che 'l fugievole Pelleo istia in questa terra: isviato e sbandito, se n' andò tra' Magneti; e quivi ricevette i purgamenti della morte del fratello da Acasto di Tessalia. || Cfr. Ov., Met., XI, 408: «Magnetas adit vagus exul».
[2] f Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), [V.31], vol. 5, pag. 383.15: E che niuna cosa potrebbono gli uomini agli Dei immortali addimandare, che li Magneti dalli Romani non l'avessero avuta... || Corpus OVI. Cfr. Liv., XXXV, 31, 16: «nihil quemquam ab diis immortalibus precari posse quod non Magnetes ab illis haberent».
- Agg.
[3] f Deca terza di Tito Livio (B, L. III-IV), XIV m. (fior.), L. 3, cap. 62, pag. 82, col. 4.20: Gli ambasciadori ad Hanibale mandati fuorono Eraclito, il quale era cognominato Scotinog, e Crito Boeusete e Sosicheo Magnete. || Corpus OVI. Cfr. Liv., XXIII, 39, 3: «Sositheus Magnes».