MALAVOGLIA s.f.

0.1 malavogia, malavoglia, malavollia, mala voglia, mala volla, mala vollia.

0.2 Da malo e voglia 1.

0.3 Lett. lucch., 1303: 1.1 [8].

0.4 In testi tosc.: Lett. lucch., 1303; Almansore volg., XIV po.q. (fior.).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a malavoglia 1.1; di malavoglia 1.1; essere di malavoglia 2.

0.7 1 Mancanza d'impulso a soddisfare un bisogno o un desiderio. 1.1 Cattiva disposizione d'animo. 2 Cattiva condizione psicologica.

0.8 Cristiana Di Bonito 20.03.2020.

1 Mancanza d'impulso a soddisfare un bisogno o un desiderio.

[1] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 4, pag. 14.12: Se addivenisse che per alcuna mala voglia l' astore non fosse di buono ardire, o non si sentisse bene, togli incontanente un polmone di lievre bagnato in buono vino, forte e puro, e dagline a beccare alquante beccate dopo 'l pasto, e sarà molto pro e di grande ardimento.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 13, pag. 879.24: E ancora sono con questa apostema sete e malavollia di manichare, cioè perdimento d'apetito.

1.1 Cattiva disposizione d'animo.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 31, pag. 68.18: Kistu Zalla hereticu cum tanta ira e mala volla pirsecutava li fidili xristiani...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 8, vol. 3, pag. 315.9: Per la Pasqua della Resurresione, MCCCXLIII, tenne gran festa a' cittadini e suoi baroni conostaboli e soldati con grandi corredi, ma con mala voglia di cittadini, e fece tenere giostre nella piazza di Santa Croce per più dì, ma pochi cittadini vi giostrarono, che ggià a' grandi e a' popolani cominciavano a spiacere i suoi processi.

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 76.6: Li Arabi, li quali eranu in Castroiohanni, sapendu la valenticza di Serloni, lu quali multi fiati li molestava et fichili grandi dampni, li portavanu grandi odiu et mala vogla et chercavanu via et modu, oy cum tradimentu, oy cum armi, di darili morti.

- Locuz. avv. A malavoglia, di malavoglia: malvolentieri.

[4] Bart. da San Concordio, 1302/1308 (pis.>fior.), dist. 6, cap. 2, par. 10, pag. 137.4: Truovasi di Socrate, che fu di tanta temperanza, che per questa cagione quasi tutto 'l tempo della vita sua non si sentì di mala voglia.

[5] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 5 Proemio.17, vol. 2, pag. 382: Sua figura / sta secura / ad un' altra che pare / che le voglia / a mala voglia / una gautata dare.

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 482.8: messer Giovanni da Uleggio vicario dell'arcivescovo nella città di Bologna, a dì XI di maggio del detto anno, mandò sopra la città di Modona DCCC cavalieri di soldo, e due quartieri di Bologna, i quali v'andarono sforzati e di mala voglia...

[7] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 193.22: essendo venuto il tempo del Iubileo, cioè del perdono da Roma, che fu nel 1350, ed essendo ito la Bice mia donna a Roma di quaresima; e io co' miei figliuoli piccoli, che n' avea due, rimaso in Firenze, ed essendo stato di malavoglia; fui chiamato a dovere ire [[...]] a messer Iacopo e messer Giovanni di messer Taddeo de' Pepoli, essendo cominciata la guerra tra il Comune e gli Ubaldini.

- [Con valore avv.].

[8] Lett. lucch., 1303, pag. 147.3: (e) dicesi dr. avea adosso li tolsero, (e) possa l'ucisero (e) lo divenbroro (e) de fecero iscienpio, malavollia di quelli foretani l'aveano preso (e) lo menavano a Luc(cha).

2 Cattiva condizione psicologica.

[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 10, pag. 143.22: in assai paesi è d'usanza ancora, come l'uomo si sentirà alcuna picciola malavoglia, corre a la chiesa del suo confessore, e confessasi e comunicasi e poi viene a casa sua dicendo: - Fatto è per l'anima quello che si dée; ora seguiamo a le medicine corporali.

- Fras. Essere di malavoglia: star male psicologicamente, esser triste e preoccupato.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 484, pag. 447.2: E chussì parlava Dinas a miser Tristan per confortar quello, perché elo ben vete qu'elo gera de malavogia.