RICETTAMENTO s.m.

1 Lo stesso che ricettazione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 473, vol. 2, pag. 452.14: nè sieno tenuti dare ricolte in alcuno de li detti casi [[...]] li cittadini di Siena, e' quali accusassero o vero denuntiassero alcuno comune o vero università del contado di Siena, di ricettamento d'alcuno o vero d'alcuni, el quale o vero li quali dicessero che fussero loro exbanditi et divietati, secondo la forma de lo statuto di Siena.

1.1 Luogo o spazio di raccolta.

[1] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 8, pag. 134.22: come il mare è ricettamento, e capo, e principio di tutte l'acque, così la ragione è cosa, principio, e fondamento di tutti li senni.

1.2 Atto di raccogliere. Locuz. verb. Fare ricettamento: raccogliere informazioni.

[1] Stat. cort., a. 1345, cap. 20, pag. 140.20: e ke 'l decto dì sieno tenuti de venire bene tutti a la decta festa. E niuno de ciò debbia essare scusato, se non fosse gravissima casgione; e sia tenuto el priore de fare recettamento de ciò, e punitione a ki desubedisse.

2 Appropriazione di un bene già acquisito in maniera illecita.

[1] Stat. sen., 1308-67, cap. 54, pag. 190.2: Item ordinato et fermato è, che qualunque otta avenisse che alcuno furto fusse fatto di lana o di panno o d'accia o di qualunque altra cosa che s'apartenesse ad Arte di Lana [[...]] o vero alcuno ricettamento fatto fusse de le dette cose furate [[...]]; che i detti rettori [[...]] sieno tenuti e debbiano per saramento raunare e' loro Consiglio, e ine dire come ànno udito e a loro è pervenuto che cotal furto è facto, o cotale ricettamento è facto, o apo cotale è trovato, e ciò che ànno udito.