RIFUGGO s.m.

0.1 rifuggho, rrifuggo; f: rifuggo.

0.2 Da rifuggire.

0.3 Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.5 Non si può escludere, in partic. nell'es. in 1 [1], una grafia per rifugio.

Locuz. e fras. venire a rifuggo 1.1.

0.7 1 Lo stesso che rifugio. 1.1 Fras. Venire a rifuggo: rifugiarsi.

0.8 Sara Ravani 29.01.2021.

1 Lo stesso che rifugio.

[1] f Esopo Ricc. 1088, XIV (tosc.), 14, pag. 39.9: Dice lo conto che uno Sorico avea trovato suo rifuggo in una casa che v'avea uno molino. || Corpus OVI.

1.1 Fras. Venire a rifuggo: rifugiarsi.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 2, pag. 131.2: «Se ll'usaggio di chatuno giorno continuamente a ottenere che nniuno nelle chiese passare o rrifuggo venire sia detto o inteso, non chi a quello luogho passa a pareis *, o uno vengnia a rifuggho». || Cfr. Defensor pacis, II, 2, 2: «in ecclesia prodire vel confugere», prob. per calco di un fr. venir à refuge dell'intermediario.