SFUGGIRE v.

0.1 isfuggiti, sfogendole, sfuçono, sfugendo, sfugga, sfuggendo, sfuggirà , sfuggire, sfuggita, sfugino, sfugire, sfugiva, sfugivanole, sfuiva.

0.2 Da fuggire.

0.3 Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.): 3.

0.4 In testi tosc.: Pietro dei Faitinelli, a. 1349 (lucch.); Pistole di Seneca, XIV m. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Anonimo rom., Cronica, a. 1360; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Lo stesso che fuggire. 1.1 Fig. Scivolare via. 2 Sottrarsi a qsa o a qno (anche fig. con rif. a un soggetto astratto); evitare un atto o un fatto considerato dannoso o illecito. 2.1 [Rif. a una pianta:] evitare (di attecchire in un terreno). 3 [Prob. per errore di copia da sfogare].

0.8 Sara Ravani 29.01.2021.

1 Lo stesso che fuggire.

[1] Pietro dei Faitinelli, a. 1349 (lucch.), 11.10, pag. 155: Di che sentite grossa disciplina: / chi no guata com' va, conven che sfugga; / udite, ch'anco è bona la duttrina.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 35, pag. 40.24: E sia assodata, e con isterco di bue compaginata, ed armata di forti cancelli, sicchè non escano sfuggendo gli animali, i quali entro vi metteremo per battere.

1.1 Fig. Scivolare via.

[1] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 14, pag. 125.22: Quanno volevano caricare le valestra, mettevano un pede nella staffa. Lo pede sfuiva. Non potevano ficcare lo pede in terra.

2 Sottrarsi a qsa o a qno (anche fig. con rif. a un soggetto astratto); evitare un atto o un fatto considerato dannoso o illecito.

[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 82, pag. 222.25: perocché Brutus essendo preso, e comandatogli, ch'egli stendesse il collo per tagliargli il capo, egli rispuose: farollo, andando a fare suo bisogno in disparte per sfuggire la morte quel poco di tempo.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 413, pag. 414.22: Quegli dello inferno pena e paura e dolori e trestizia e angoscia e onta e villania e martirj e infermitadi e tormenti, che della grande pena ch'egli avranno, ciascuna ora parrà mille anni; e vorranno morire, e la morte gli sfuggirà .

[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 251.4: [L'amore, digiuno d'ogni fede,] [è da sfuggire,] perocchè troppo accieca ed estenua di danari.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 139.8: Ma, in verdate, saza onnen persone che onnen briguso scandalo èy da schyfare e da sfugire, nén tanto sopervenga a li huomini con ley e debele accaysune.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 146.12: E non troppo avendo cossì discurto per le torme de la gente armata, et avendo perzò tanta occisi de li Grieci che tutti l'altri timendolo sfugivanole denante commo a periculo de morte...

2.1 [Rif. a una pianta:] evitare (di attecchire in un terreno).

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 221.24: Tuttavolta è da notare, che se la terra è fredda e dura, intanto che in essa malagevolmente le piante s'appiglino, sì si pongano le piante de' meli cotogni con le radici ovvero senza esse, le quali non isfuggono ovvero schifano tal terra. || Corpus OVI.

3 [Prob. per errore di copia da sfogare]. || M.Volpi, Iacomo della Lana, p. 766, registra la variante «sfogano».

[1] Jacopo della Lana, Inf. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 27, v. 48, pag. 766.27: là dove soglon. Çoè in Arimino sfuçono li soi denti, sì cum' soglono.