TRAFUGITÌO s.m.

0.1 f: trafugitii.

0.2 Da trafuggire.

0.3 f Valerio Massimo, red. V2 (ed. Lippi Bigazzi), c. 1346 (tosc.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 Chi abbandona il proprio esercito per passare al nemico; lo stesso che transfuga.

0.8 Sara Ravani 29.01.2021.

1 Chi abbandona il proprio esercito per passare al nemico; lo stesso che transfuga.

[1] f Valerio Massimo, red. V2 (ed. Lippi Bigazzi), c. 1346 (tosc.), L. 2, cap. 2, pag. 52r.10: Certo vinta Cartagine, con ciò fosse cosa che Affricano recasse a sé e sotto il suo podere tutti quelli de le nostre osti [che] se n'erano andati a quelli d'Africa, più gravemente punie li trafugitii romani che li latini... || Corpus OVI; cfr. Val. Max., II, 7, 12: «grauius in Romanos quam in Latinos transfugas».