0.1 rosceça, roscieçça; f: roscezza.
0.2 Da roscio.
0.3 Poes. an. abruzz.>march., XIII sm.: 1.1.
0.4 In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
0.6 N Non si è presa in considerazione la forma rossceça (ms.: ros|sceça) di Serapiom volg., p. 1390 (padov.), da considerare dubbia, e più prob. da rimandare alla voce rossezza, a causa della distribuzione geolinguistica dei tipi rosso / roscio.
0.7 1 Lo stesso che rossezza. 1.1 [Rif. all'incarnato]. 1.2 Arrossamento patologico della pelle (di un cavallo nell'es.).
0.8 Zeno Verlato 18.10.2018.
[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XIII, cap. 50, pag. 606.10: subito cominciò el sangue ad uscire del suo dosso; poco stando la roscezza del sangue per l'abundanza dell'acqua, cominciò a venire meno e fatta è l'acqua turbida... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[1] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 106, pag. 122: Or ov'è, Filgu, la tua belleça? / No rreconosco la tua blankeça, / Ke avisti nançi, co la rosceça...
1.2 Arrossamento patologico della pelle (di un cavallo nell'es.).
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 137, pag. 269.4: La fico è una molle, co(n) roscieçça voi (con) nireçça, emflatione sença pili, nascente d(e) fore d(e) lu coro...