GIUDIZIALE agg.

0.1 giudiciale, giudiciali, iudiciale, iudiciali, iudiziale, judiciale, judiciali.

0.2 Lat. iudicialis (DELI 2 s.v. giudizio).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Dir.] Che concerne il procedimento processuale (il suo svolgimento, il suo oggetto, il luogo in cui ha sede o le sentenze che vi sono emesse). 1.1 [Dir.] [Ret.] [Nell'ambito della retorica giudiziaria:] che concerne i discorsi o gli argomenti esposti durante un procedimento e la loro discussione. 1.2 Inflitto mediante una sentenza di condanna; punitivo. 2 [Dir.] Che concerne il potere di amministrare la giustizia ovvero di deliberare in sede di cause o processi, conferito al giudice o a chi ne assume la funzione. 2.1 [Dir.] Che concerne la persona, l'ufficio o l'opera del giudice o di chi ne assume la funzione. 3 Che si riferisce al giudizio universale.

0.8 Speranza Cerullo 05.11.2016.

1 [Dir.] Che concerne il procedimento processuale (il suo svolgimento, il suo oggetto, il luogo in cui ha sede o le sentenze che vi sono emesse).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 61.19: Judiciale [[giudicamento]] è quello il quale, posto in iudicio, à in sé accusazione e difensione o petizione e recusazione.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 39: Se verame(n)te credi Dio esser ve(n)tura, dirictamente pensi che elli li mali potesse tollere (et) li beni tucti dare. [18] Unde la ve(n)decta giudiciale se ti dispiace, (et) ve(n)decta a postucto desideri, ricorre al so(m)mo (et) alo verace giudici, lo quale nessuna ingiulia lassa sensa vendecta...

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV t.d. (fior.), ch. 33, pag. 820.5: Mostra qualcuno tempio di Venere fosse pres[s]o a le corti giudiciali, dove le donne andavano e aspettavano li loro avogadi e li lo[ro] [pro]curatori a· llato a via Appia...

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 6, cap. 9, pag. 457.20: Manlio Torquato fu giudicato di sì pigro e rintuzzato cuore nel principio della sua giovanezza, [[...]] dal suo padre L. Manlio, uomo autorevolissimo, fu mandato a' confini in villa, a ciò che si affaticasse al lavorìo di terra. Costui liberò poi il padre da pericolo giudiciale, accusato.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 5, vol. 2, pag. 158.15: Que fu Marcu Cicero, lu quali aquistau suvrani hunuri in la cavalaria iudiciali et amplissimu locu di dignitati... || Cfr. Val. Max.,VIII, 5, 5: «forensi militia».

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 39, pag. 181.17: Adunque, signori, per mio avviso pare che consigliate che Biancifiore di fuoco deggia morire, e certo in tal parere n' era io medesimo; e però vengano immantanente i giudici, i quali di presente la giudichino, che sanza giudiciale sentenza io non intendo di farla di fatto morire...

[7] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 2, pag. 97.28: Il secondo modo che si confessa il peccato, si è in giudicio, quando la persona accusata d' alcuno eccesso, o per altro modo giudiciale, secondo l' ordine della ragione, è presentata dinanzi a ligittimo giudice...

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 9, pag. 702.21: ordenemmo che per nessuno modo possa per alcuno officiale, [[...]] persona o persone ch'abiano questione [[...]] possa o debia fire renunciato o remettuto l'officio dell'appellacione [[...]] cum vellamento de sacramento, e in civile e in criminale o per alcun altro gravamento o acto iudiciale o extraiudiciale.

[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 5, par. 7, pag. 28.10: fu elli di neciessità [[...]] stabolire nella città una sua altra parte o uficio, per la quale tali ecciessi fossero conrretti e rrimenati a iqualità e dovuta proporzione [[...]]. E questa parte della città chiama Aristotole principato giudiciale e consillieresse co' suo' serventi.

[10] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 15, pag. 328.22: Puossi infra' processi, che usano nelle cose giudiciali i ministri della giustizia, per diversi ma onesti accidenti più all'una parte che all'altra esser grazioso...

[11] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Ne 3, vol. 4, pag. 383.20: edificò Melchia figliuolo dell'orefice persino alla casa de' Natinei, e di quelli che vendeano le scuta contro alla porta giudiciale, e insino al cenacolo dell'angolo.

1.1 [Dir.] [Ret.] [Nell'ambito della retorica giudiziaria:] che concerne i discorsi o gli argomenti esposti durante un procedimento e la loro discussione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 151.2: dice [[Tullio]] che lla materia del parliere non è se non in tre cose, ciò sono dimostrativo, deliberativo e iudiciale.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 6.2: La giudiciale è favella di contenzione, perché contiene in sé accusa o domandagione, contradicimento e difensione. È detta iudiciale perché s'usa di fare dinanzi a' iudici e signori che rendono intra le genti ragione, mostrando, per quella, catuna parte sua intenzione e la ragione del detto suo.

[3] Fiore di rett., red. gamma, a. 1292 (tosc.), cap. 3, pag. 134.3: E dicono i savi che tutta la matera del favellare è in tre generazioni di favelle, cioè: giudiciale, diliberativa, dimostrativa. Giudiciale è quella favella quando s'adomanda alcuna cosa, o accusasi alcuna persona, o rispondesi a la domandanza o all'acusa fatta d'alcuno.

1.2 Inflitto mediante una sentenza di condanna; punitivo.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 21, pag. 166.30: Ben è morte [[scil. il peccato originale]], ché tti dae le tenebre dello 'nferno, ma non ti dae fuoco, come li altri peccati mortali. E però questa morte d'uno peccato è gravissima, però che a tutti fue giudiciale.

2 [Dir.] Che concerne il potere di amministrare la giustizia ovvero di deliberare in sede di cause o processi, conferito al giudice o a chi ne assume la funzione.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 4, par. 12, pag. 154.32: Fu dunque la possanza di Pilato giudiciale coattiva sulla persona di Giesù Cristo da ddio siccome apertamente Gieso Cristo confessò...

- [Anche in contesto fig., rif. al giudizio divino].

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 15, par. 4, pag. 292.23: dicie san Girolamo super idem Matteo 16: «Chiunque tu llegherai su tterra sarà leghato e in cielo. Ciertamente ellino ànno quella medesima giudiciale possanza gli altri appostoli...

2.1 [Dir.] Che concerne la persona, l'ufficio o l'opera del giudice o di chi ne assume la funzione.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 610.13: li Cherubini in iscienza, però che Cherub viene a dire pienitudine di scienza; li Troni nelle sentenze, però che 'l trono è seggia giudiciale...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 662.15: Quando la sentenza si leggeva, salìo nel luogo detto Meniano. E poi, vedendo che Marco Cicerone, [che] sollicitava quella sentenza, vestiasi le veste giudiciali, mandò uno a lui che li dicesse, ch' elli morto era, non condennato ma accusato, e che li suoi beni non poteano essere venduti allo incanto. || Cfr. Val. Max., IX, 12, 7: «praetextam ponentem»

[3] f Valerio Massimo (red. Va), a. 1336 (tosc.), L. V, cap. 4, pag. 86v.21: Il pretore, apo il suo seggio giudiciale avendo condanata una femina di sangue servile fatta franca, per capitale peccato la diede a uccidere in carcere a uno ch'avea sotto sé tre guardie. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., I, 4, 7: «apud tribunal».

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 2, pag. 16.2: E per ciò ci ammaestra santo Agostino, e dice: Sali nella mente tua, quasi in una sedia giudiciale, e poni te malfattore dinanzi da te, e giudice di te...

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 20, prol., vol. 2, pag. 62.31: Barraban oy Iesus lu quali esti clamatu Messias? - Ka illu sapia ki per invidia lu avianu damnatu a morti. Et sidendu in la seia iudiciali, mandau sua mugleri a dirili: - Per Deu, nenti a ti et a killu iustu...

[6] f Libro de' beneficii volg., XIV/XV (fior.), L. I, pag. 8.9: Che ha la corona per sé prezioso? che la pretesca porpore, o 'l consolato, o la seggia giudiciale, o il carro? [I.5.6'] Nullo di questi è onore; ma è segno d' onore. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ben., I, 5, 6: «Quid tribunal et currus?».

3 Che si riferisce al giudizio universale.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 55-78, pag. 360.7: al dì giudiciale verranno nel mondo per li loro corpi; ma non che si vestano d'essi...