0.1 obscurai, obscurata, obscurato, oscurado, oscurata, oscurati, oscurato, oscuratu.
0.2 V. oscurare.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>; Poes. an. lig., XIV; f Bonaventura di Demena (?), Cons. filos., XIV (ven.).
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 [Detto di un astro:] diminuito di intensità luminosa (anche fig.). 1.1 [A causa di un'eclissi]. 1.2 Che appare meno luminoso per confronto con un'altra fonte di luce. 1.3 [Detto degli occhi:] che non percepisce la luce (in quanto ottenebrato dalla morte). 1.4 Fig. [Detto delle capacità intellettive o di giudizio di qno:] diminuito nelle facoltà. 1.5 Fig. Che ha perso lustro, caduto in oblio. 2 Di colore scuro, tendente al nero. 2.1 Insozzato (in contesto fig.).
0.8 Aurelio Malandrino 14.02.2018.
1 [Detto di un astro:] diminuito di intensità luminosa (anche fig.).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 15, pag. 22.10: quando noi adequamo lo sole e la luna, cioè de trovare lo loco là o' elli sono, e trova·li dodeci gradi delogne da capo o da cauda de dragone, trovamo oscurato lo sole de le dodeci parti l'una...
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 8, pag. 93.22: Per lo peccato mortale, consentendo alla tentatione, sì nne seguita l'omo luce obscura, overo tenebra non obscurata in tutto.
[3] Simone Fidati, Lett., a. 1348 (tosc.), pag. 517.1: La quale stella ène oscurata in coloro, overo tutti coloro sono caduti di quello cielo, dove questa stella stava, li quali si sommergono volentieri nel corporale sonno...
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 12, pag. 34.9: Cristo quando fue morto e 'l sole obscurò, e stette obscurato per tre hore...
[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. IV, 1, pag. 151.5: si truova che uno filosafo ch'ebbe nome Dionisio Ariopagita quando vide che 'l sole era oscurato contra natura disse...
[3] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 29, 94-108, pag. 654, col. 1.7: et interposese al sole e però non venne la lume çoso, e cussí aparve lo 'sole' oscurado.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 47, S. Longino, vol. 1, pag. 399.8: Longino [[...]] per comandamento di Pilato foròe con la lancia il lato di Cristo e, veggendo i segnali che si facevano, cioè il sole oscurato e li tremuoti, credette in Cristo.
1.2 Che appare meno luminoso per confronto con un'altra fonte di luce.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 128.1, pag. 203: La planeta mi pare oscurata / de lo chiar sole, che riluce a pena...
1.3 [Detto degli occhi:] che non percepisce la luce (in quanto ottenebrato dalla morte).
[1] Poes. an. lig., XIV, 4.11, pag. 34: Or pianzi' li soi doce ogi chi sun sì obscurai / [...] tuti li azegai...
1.4 Fig. [Detto delle capacità intellettive o di giudizio di qno:] diminuito nelle facoltà.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 84.21: agli studii degli uomini torno: l' animo de' quali - avvegna che con memoria oscurata - nondimeno raddomanda sommo bene...
[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 1, pag. 5.8: venendo l' uomo in oblivione di Dio, l' affetto si sparse all' amore della vilissima creatura, ed essendo l' intelletto oscurato, perdette il conoscimento di Dio e di sè medesimo...
[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 7, 76-84, pag. 238.18: lo peccato oscura lo intelletto, et oscurato lo intelletto cade dalla detta similitudine di Dio...
[4] f Bonaventura di Demena (?), Cons. filos., XIV (ven.), Cap. 56, pag. 180.17: ve priego [[...]] ch'ello non ve agrieve e ch'el ve piaça de dachiarme lo mio cuore del dubio che ditto ve ò, lo qual tiene lo mio cuore obscurado de obscuritade e de errore... || Corpus OVI.
[5] f Ranieri de' Rinaldeschi, XIV: Illumina il mio intelletto oscurato, mediante il peccato. || Crusca (3) s.v. oscurato.
1.4.1 [Detto dell'aspetto fisico di una persona:] irriconoscibile (in quanto deformato nelle fattezze, sfigurato).
[1] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. III.115, pag. 148: [[Lucifero]] da tutti e' pesi costretto di rabbia, / vituperato, sconfitto, arogante, / tanto oscurato d'oribile labbia, / verme corotto, fastidioso... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[2] F Meditaz. sopra l'Albero della Croce (ed. Manuzzi), XIV sm. (tosc.): il formoso, e bellissimo Gesù sopra tutti i figliuoli degli uomini parea in sua bellezza oscurato, e nascoso... || Manuzzi, Meditazione, p. 51.
1.5 Fig. Che ha perso lustro, caduto in oblio.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 5, vol. 1, pag. 124.29: Or secuta l'altra parti di li duy prumissi: la quali se divi arindiri a li oscurati ymagini di li nobili homini.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 139.36: rispusi Piso ca issu non cridia que la republica fussi tantu oscurata que issa venissi a tanta vilitanza [que Paliganiu fussi consulu].
[3] f Neri Pagliaresi, S. Caterina, p. 1380 (sen.), 112, pag. 205: O oscurato Egitto, che farai, / po' che privato se' del tuo tesauro / senza speranza c'a te torni mai! || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
2 Di colore scuro, tendente al nero.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 239, pag. 204: Li corp de quatro cosse seran vituperai: / Plu gross ka sax ke sia seran e plu inflai, / Plu pigri ka montanie, plu ka nog obscurai...
[2] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 100, pag. 122: Multu te veio, Sere, oscuratu; / La blanca faça tuct'è mutata...
2.1 Insozzato (in contesto fig.).
[1] f Valerio Massimo, red. Va, a. 1336 (tosc.), L. III, cap. 5, pag. 50r.2: Costui medesimo, adomandatore della pretoria, la candida toga in tanto oscurata per sozze macchie portò nel campo Marzio... || Corpus OVI.