OSCURO agg./s.m./avv.

0.1 obschuri, obscura, obscure, obscuri, obscurissima, obscurissimo, obscurj, obscuro, obscuru, oschura, oschure, oschuro, oscur, oscur', oscura, oscure, oscuri, oscurissima, oscurissime, oscurissimi, oscurissimo, oscuro, oscuru, osqura, osquri, osquro, osscura, 'scura, 'scuri, uscury.

0.2 Lat. obscurus (DELI 2 s.v. oscuro).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.);Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.);Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.);Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Borscia da Perugia, XIV pm. (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343, Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Anche s.f. (oscura).

Locuz. e fras. all'oscuro 1.3; in oscuro 1.7.1.

0.7 1 [Detto dell'atmosfera:] poco o per nulla illuminato (rif. partic. al cielo notturno). 1.1 [Detto di un ambiente, di un luogo:] ombroso o buio. 1.2 Sost. Mancanza di luce, buio. Estens. Luogo buio. 1.3 Locuz. avv. All'oscuro: nel buio, senza luce. 1.4 [Detto di un corpo celeste:] adombrato (a causa di un'eclissi). 1.5 [Detto dell'occhio:] insensibile (alla luce), cieco (anche in contesto fig.). 1.6 Che non si lascia attraversare dalla luce, opaco. 1.7 Fig. [Detto di un discorso, di un ragionamento, di un fatto:] poco perspicuo, confuso; poco comprensibile (per la difficoltà della materia o dello stile). 1.8 Fig. Privo o scarso di valore, di gloria e considerazione (morale, sociale). 1.9 Fig. [Detto di un fatto, di un'esperienza:] privo di prestigio o di interesse. 1.10 Fig. [Detto di un periodo, di una contingenza o di un accadimento:] pieno di difficoltà o timori; triste, funesto. 2 Di colore tendente al nero. 2.1 [Abbinato a un altro colore, del quale indica una tonalità meno luminosa]. 2.2 S.f. Donna vestita a lutto. 2.3 Fig. Rabbuiato (rif. all'aspetto del volto, all'espressione). 2.4 Fig. [Detto dell'anima:] di aspetto fosco (in quanto contaminato del peccato).

0.8 Aurelio Malandrino 14.02.2018.

1 [Detto dell'atmosfera:] poco o per nulla illuminato (rif. partic. al cielo notturno).

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.26, pag. 593: de menudha çent far adunança; / et enl temp oscur dar del pe 'n falo...

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 65.8: Lo dì lo qual è clar e sereno è plui plasenter e no è sì longo con' quelo q'è oscuro.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.30: poi vedemo engrossare questo aere e deventare ventoso e oscuro e nubiloso...

[4] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 43.3, pag. 826: La noctola, de sì vile natura, / né bestïa non pare né ucello, / e va volando per l'aïre oscura...

[5] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.14: siate come luce luminosa intra l' oscure tenebre...

[6] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 544, pag. 345: Chy çe mo gia / per dicerlo al Re forte, / ka denturnu s'assedia, sede ensidie na via, / et è la obscura nocte?

[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 299.22: tal via era quella, quale è nelle selve per non certa luna sotto la maligna luce, quando Giove cuopre il cielo di tenebre e l'oscura notte tolse il colore alle cose.

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 40.19: eccu dananti li ochi mei si offersi mia matri Venus; et vinendumi dananti, benkì fussi obscura nocti, ipsa risplandia a modu di clara luchi...

[9] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 413, pag. 51: Or m'entendete / cos'è ke voi recevarete / quie en questa nocte oscura: / scandalo e malaventura.

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 174.27: in quello de Arimino la oscura notte se convertio in chiarissimo iurno.

1.1 [Detto di un ambiente, di un luogo:] ombroso o buio.

[1] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 243, pag. 112: La terça part caçerà en val oscura.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 2, pag. 190.22: La seconda cosa, che l'uomo die guardare nell'edificare si è, che là dove esso edifica, e' non vi sia l'aire oscura...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 103.4: conviene che non siano i luoghi troppo lucidi o oscuri, acciò che le imagini negli oscuri luoghi non si celino, o per lo splendore sieno lucidi troppo.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 272, vol. 2, pag. 123.7: per cagione de la via, la quale è ine, la quale è troppo stretta et oscura, molti, secondo che si dice, fuoro ine già huomini feriti et molti mali commessi.

[5] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 4, cap. 1, pag. 129.18: A nnuy jntravenj comu ad unu garzunj ki naschissi e nutricassisi in una obscura prisunj...

[6] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 509.7: Da l'altro lato de la via era la palude nera e oscura...

[7] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 9, pag. 44.5: Questa Eriton, stando uno dì in questi obschuri luoghi, ciò è sepolcri e cimiteri de' morti...

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 12, pag. 106.16: dementre ch' eli me menà per logi oscuri, subitamenti un bel çovem cum una bella compagnia ne fu faito incontra...

[9] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. I, [cap. 3], pag. 7v.4: façando li Germani secondo loro usança assalimenti bataglierischi contra li nostri per la securitade de' luochi alpestri et obscure selve... || Corpus OVI.

[10] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 1-12, pag. 116.34: Descrive com'era fatta la valle, dicendo, ch'era oscura in quanto era sanza luce...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 61.20: [[Giasone]] se levao da lo liecto, e co lliente pedate in compagna de quella domestica per li obscuri luochi de lo palazo sì pervenne a la camera de Medea...

[12] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 12, pag. 29.10: Lo kavalere se 'n va per quella fosa longamente sempre senza neguna pagura; e, como lu andava più inanze, la fossa era più obscura; e tanto zé ke ello perdé la luxe.

- [In contesto fig.].

[13] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 590, pag. 276: el precïoso sangue k' el sparse lì aloe / lo mondo ki era oscuro tuto l' alumenoe...

[14] Stat. palerm., 1343, Esordio, pag. 4.23: abandunau e pirdiu lu lumi di la gracia divina [[...]] consicutandu la dilletacioni di lu miseru corpu per la via tenibrusa et obscura.

1.1.1 Sost. Lo stesso che notte.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 9.569, vol. 3, pag. 177: s'egli avien ch'alcune / galee trovi che piune / ànno di te la força, / tornar in mar te sforça / e va facciendo volte, / fuggendo a quelle, molte, / tanto che sia l'oscuro, / ché poi camperai puro.

[2] Stat. pis., 1334, cap. 29, pag. 1039.22: quello observerò nella festa di tucti i Sancti, cioè de la sera de la vigilia di quella festa, poi che fie obscuro, infine a l' altro die di po' la festa...

1.2 Sost. Mancanza di luce, buio. Estens. Luogo buio.

[1] Puccio Bellondi (ed. Bettarini), XIII ex. (fior.), 1, pag. 222: Così com' nell'oscuro alluma il raggio / del sol quando vi fiere, similmente / vostro sapere l'anim' ov' à ombraggio...

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 63.17: Comu si una donna piatusissima et devota xindissi a la prixunia, undi fussiru prixuni in obscuru et in duri catini...

[3] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 355, pag. 371.18: se l'uomo fa bene in questo secolo a sua vita, egli n'à magiore pro' dell'uno cento, che s'egli è fatto dopo la sua morte; ch'è similmente come quelli che vae in un oscuro, e porta inanzi uno lume.

- Fig.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 25.11, pag. 407: Colui per savio e discreto si tene, / lo qual sa trarre, de l'oscuro, lume, / quando bisogna; e ancora, del mal, bene.

1.2.1 [Rif. fig. all'Inferno].

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 8.56, pag. 70: poi che con ragion t'ò dimostrata / tutta la valle de l'oscuro abysso, / come la Comedìa l'à divisata...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 7-15, pag. 202.5: noi andiamo al fondo et oscuro dell'inferno che ci è conceduto da Dio...

1.2.2 Sost. Fig. Condizione di peccato (in quanto assenza di luce della grazia).

[1] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 12.125, pag. 58: Contrita penitenza / fondisi in umiltà e in giustizia, / forza, larghezza, temperanza pura, / e da prudenza modo abbi e misura, / fugga l'oscuro e vada in ver la luce.

1.3 Locuz. avv. All'oscuro: nel buio, senza luce.

[1] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 16, pag. 260.13: Quando, eziandio tornando Dedalo in vita, saprà elli con tanto ordine, con tanta misura al lume comporre i fiari, li quali di cera all' oscuro compongono le pecchie?

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 44, pag. 456.13: chiuse le finestre della casa, dove è il corpo morto, quasi all' oscuro piagnamo...

1.4 [Detto di un corpo celeste:] adombrato (a causa di un'eclissi).

[1] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 975, pag. 63: Za era fato tuto el sol oschuro / per non veder del suo fator tal moto...

1.5 [Detto dell'occhio:] insensibile (alla luce), cieco (anche in contesto fig.).

[1] Quatro partite del corpo, 1310 (fior.), pag. 244.13: Quando nel capo si racoglie alquno soperchio sì avràe li ochi tenebrosi e osquri...

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 96, pag. 352.12: li suoi occhi diventano sì oscuri et sì tenebrosi che ella non vede quasi se non poco di lume.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia (ed. Porta), a. 1361 (tosc.), L. 13, pag. 530.36: Ma questi cotali come che vegghino con grande atenzione, nientedimeno essi non possono cognoscere gli occulti giudicii di Dio; e impertanto si può dire che allora gli occhi della santa Ecclesia divengano oscuri. || Corpus OVI.

- [Rif. a una persona:] privo della vista (in contesto fig.).

[4] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 143, pag. 327.16: tu vedi che gli scellerati uomini che giacciono in tanta miseria, e' quali so' fatti puzza di morte, oscuri e tenebrosi per la privazione del lume, essi vanno cantando e ridendo...

1.5.1 Sost. Ciò che all'occhio risulta confuso e non visibile, in quanto oltre il suo limite naturale.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 16, pag. 220.27: trovamo termenato ciascheduno ochio, quanto elli pò vedere a da longa; e da inde e· llà non potendo vedere, per rascione dea trovare l'oscuro; e quanto l'omo ha lo viso più corto, tanto ha più presso quello oscuro.

1.5.2 Fatto in modo che non si possa vedere; occultato alla vista.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 55.8: L'entrata era oscura, le porte non sapute erano nè manifeste ad ognuno...

[2] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. II, pag. 520.7: Vulcan despon oscuri laçi cerca lo letto e cerca lo logo...

1.6 Che non si lascia attraversare dalla luce, opaco.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 6, Natività G. Cristo, vol. 1, pag. 88.10: La prima criatura, cioè pura corporale, si è in tre guise, cioè oscura, trasparente e chiara. || Cfr. Legenda Aurea, VI, 76: «opaca».

- [In contesto fig.].

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 116.9, pag. 137: Lieva dagli occhi mia l'oscuro velo / che veder non mi lascia lo mio errore...

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 431.27: aparechiatevi a rendere ragione dell' anime loro a Dio, e sarannovi aperti gli ochi i quali ora avete chiusi e oscuri nella santa Scrittura, per la oscura nebbia della superbia che scura il sole dell'umilitade ne' vostri cuori.

1.7 Fig. [Detto di un discorso, di un ragionamento, di un fatto:] poco perspicuo, confuso; poco comprensibile (per la difficoltà della materia o dello stile).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 165.2: Dice Tullio che quella causa è appellata oscura nella quale l' uditore è tardo, cioè che non intende ciò che portano le parole del dicitore sì bene né sì tosto come si conviene...

[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 2, pag. 53.1: Guardatevi dal mormorare, ke è di nullo prode, p(er)ciò ke lo risponso obscuro i(n) vano nonnirà .

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.76, pag. 249: Parlar de tal figura - co la mia lengua taccio; / misteria sì oscura - de 'ntennerle soiaccio...

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), Prologo, pag. 87.11: Lo titolo de questo libro ha nome Elucidario perzò ke molte obscuri questione son per luy iluminae e exsclar[a]e.

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 6, ch., pag. 223.13: Questa cagione che pone qui Aristotile è molto obscura...

[6] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 35, pag. 160.9: sonci aperti i libri della Scrittura, che in prima erano oscuri e velati.

[7] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 1, pag. 473.5: Questa fu chiara felicitade; quella che segue fu più oscura, ma messa innanzi per divino splendore.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 45.26: la virgini, smossa per lu spingiri di lu capu divinu, cu horridu sonu di vuci dissi ad Appiu con una oscura involuciuni di paroli lu sou avenimentu...

[9] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 55, pag. 130.5: Iob vedendo li suoi amici, che erano venuti per consolarlo, [[...]] incominciò a parlare egli, e nel suo parlare, lo quale fu oscurissimo, volse consolare e chiarire loro e trarli d'una falsa opinione...

[10] Gl Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 10, pag. 465.20: con ciò sia cosa che al presente luogo a cciò disposto non ci sia, ò pensato d'indugiare infino alla notte, la quale è abile a conmettere le cose oscure overo oculte, la quale iscusa molto la giente dal sapere degli uomini.

[11] Borscia da Perugia, XIV pm. (perug.), App. II, 8.15, vol. 1, pag. 220: alto Iddio, a cui niente è oscuro, / ch'enluminaste il sole e 'l ciel lo copere...

[12] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 85, pag. 234.1: Io t'avea perdonato, e avea lasciato molte cose oscure a dichiarare... || Cfr. Sen., Ep., XI-XIII, 85, 1: «Peperceram tibi et quidquid nodosi adhuc supererat praeteritam...».

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), Prologo, pag. 3.6: la 'Conquesta di Sichilia fatta per li Normandi', la quali era in gramatica obscura et grossa et mali si potia intendiri.

[14] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 443, pag. 103: fonce una gran pagura, / Ca fo una grossa gente et bella oltramesura, / Et la loro parte dentro non era cosa oscura.

[15] Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 48, pag. 66.17: Fradelo, sera li libri di profeti e segna suxo quelli che nu no avemo plu lo interpretador dele parole dubioxe et oscure.

- Avv.

[16] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 148.8: non è disguaglio tra cului che niega e colui che tace e cului che risponde oscuro...

[17] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 2: Da costri(n)g(er)e è la lingua che no(n) parli oscuro u dubioso ma chiaro (et) ap(er)to...

[18] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 49, pag. 52.19: Dicendo oscuro, si fa quando il dicitore pone alcuna parola che si può trarre a ddue intendimenti...

[19] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3527, pag. 334: Or qui mi parli oscuro; / Che vuoi tu dir dell'osso biforcato?

[20] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 33, 82-90, pag. 731, col. 1.2: Quie domanda D. Beatrixe quale è la cason che la parla sí oscuro e sutilmente...

[21] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 71.5: Essendo a mensa co la donna, parla oscuro e con paraule coverte...

[22] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 83.7, pag. 628: non parlo oscur, però m' entende tue, / del cui conforto non poco me cale.

[23] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 3, pag. 455.3: Non seppe sì Filostrato parlare obscuro delle cavalle partice, che l'avedute donne non ne ridessono...

[24] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 108.9: Or questo è multo alegorico, però che D. parla obscuro, sot'altro senso che sona la litera...

1.7.1 Locuz. avv. In oscuro: in modo da nascondere qsa alla comprensione o alla consapevolezza altrui.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 17, pag. 139.22: dico che non v'arebbe avuto alcuna vergogna, sì come oggi, e però si fa in oscuro, ché sempre ci àe pena di vergogna.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prologo, par. 2, vol. 1, pag. CVI.18: tanta vaghezza dell' Opera, e delle bellissime storie ci allettò, e la mente di rima in rima sospinse, che per non lasciare in oscuro niente d' esse, e massimamente di nostra Città, infino al predetto numero l' avemo dilatata.

1.7.2 Che si esprime in modo non chiaramente intellegibile.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 109.3: la oscura profetessa, non ricordatrice delle sue parole, ciò è la santa Temis, giaceva sanza essere nominata...

1.7.3 [Detto di un volto:] irriconoscibile (in quanto deformato nelle fattezze, sfigurato).

[1] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 19.6, pag. 28: Li falsatori archimi di metalli, / testimon falsi, vitiati spergiuri, / sono assetati con tormenti duri, / turpi, infiati, gravissimi, gialli, / rognosi, pien di scabia ch' a guatalli / non si cogno[sco]n tanto sono obscuri...

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 1.71, pag. 8: per honorarlo [[scil. Amore]] / chom'aggio dicto, mia vita disfrancha / et àlla già sì stancha / che chi riguarda nella mia figura / vedela tanto oschura, / che ben comprender può quanto affannato / è il core...

1.8 Fig. Privo o scarso di valore, di gloria e considerazione (morale, sociale).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 4, pag. 15.6: se l'omo è nigligento de rekerere e sollicitare la amistate, ela no pote esser sì clara dal començamento e viva k'ela no deventi obscura e morta e quasi de nullo valore.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 105.4: Ma che, diss' ella, iudicherai tu questo sofficientissimo, potentissimo e degnissimo essere oscuro e vile, o vero d' ogni gloria chiarissimo?

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 6, pag. 103.26: Quello anno era Medistutico, il quale è sommo maestrato appo i Campagnini, Seppio Lesio, uomo d' oscuro luogo e in povera fortuna nato.

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 373.5: Qual più suole essere ricco, e più diletto di carne overo di mondo sentire, se la povertà lo giugne, tutto il mondo li viene oscuro...

1.8.1 Che non ha conoscenza o esperienza di qsa.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 56v.14: Se io havessi alcuna cosa reprehensibile o per reprehensibile modo in questo tractato decta, sia questo defecto alla mia inexperta e obscura povertade reputato...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, proemio, pag. 388.16: egli si disvia dal proponimento della natura, e non è sanza peccato; però che 'l prossimo, che si dee dilucidare per quella scienzia, rimane oscuro ed ignorante.

[3] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 60, pag. 178.24: elli era sì oscuro che non potea conoscere che le lectere si volieno dire.

[4] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 70, pag. 68.20: E che ella sia lo 'nferno la discrizion di quella il dimostra assai chiaro, in quanto dice che ella era «oscura», cioè piena d'ignoranza...

1.8.2 Meschino e privo di volontà.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 115-126, pag. 218.22: accidioso fummo; cioè oscurità d'accidia la quale fa l'uomo oscuro.

[2] f Bianco da Siena, XIV sm. (sen.), CXVI, 74, pag. 81: amato non ho il prossimo nïente, / tanto oscura et cieca la mie mente, / misericordia né pietà non sente / l'anima mia. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.8.3 Moralmente ripugnante.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 492, pag. 380, col. 2: Lu errore dove state / delli dei che adorate / è una cosa soctile, / obscura, fosca et vile...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 7, pag. 645.26: diterminoe quello oste, che assai era meglio sozzarsi di grandissima fellonìa, che mutare li malvagi costumi et oscuri.

1.9 Fig. [Detto di un fatto, di un'esperienza:] privo di prestigio o di interesse.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 238.6: quinci nasce che là dovunque questo amore splende, tutti li altri amori si fanno oscuri e quasi spenti...

1.9.1 [Detto di un ricordo, della fama:] negletto.

[1] Brunetto Latini, Pro Marcello (ed. Lorenzi), a. 1294 (fior.), pag. 225.16: almeno ora si conviene che tu sia tale che per nessuno tempo alcuna dimenticanza non faccia oscura la memoria delle tue lode e nominanze.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 152.4: Anco due giovani di Cicilia, Elimo e Panope, usi nelle selve a cacciare, compagni del vecchio Aceste; e molti ancora, i quali asconde la fama oscura.

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 44.6, pag. 581: sì d' operar cura, / che 'l tuo valore usato si rilevi / a ricrear la nostra fama oscura...

[4] f Deca terza di Tito Livio (B, L. III-IV), XIV m. (fior.), L. 3, cap. 30, pag. 72, col. 4.15: La fama del caso di Perugini è più obscura, perciò che non fu per alcuna loro dimostrazione facto chiaro né per dicreto di Romani. || Corpus OVI.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 145.12, pag. 201: ponmi con fama oscura, o con ilustre...

1.9.2 Che toglie lustro a qsa (in contesto fig.).

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 372.19: Io non iscemo la laude greca, nè per ignoranza involgo con più oscuro vento la fama di Monte Veo...

1.9.3 Di aspetto insignificante.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 35.2, pag. 364: Qualunque dea nel cielo è più bella, / nel cospetto di lei parrebbe oscura...

1.9.4 Di umile condizione sociale.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 39, pag. 159.30: Era preposto alla armata e alla vittovaglia D. Quinzio d' oscura generazione nato, ma in molte forti opere nato chiaro di gloria militare.

[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 5.6: [[Dante]], antico cittadino né d' oscuri parenti nato, quanto per vertù e per scienzia e per buone operazioni meritasse, assai il mostrano e mostreranno le cose che da lui fatte appaiono...

[3] f Giustino volg. (ed. Vaccaro), c. 1391/96 (fior.), L. 1: [[Astiage]] la [[scil. la figlia]] maritò a uno di oscura gente di Persia, chiamato Cambise, uomo di bassa condizione. || Corpus OVI.

1.10 Fig. [Detto di un periodo, di una contingenza o di un accadimento:] pieno di difficoltà o timori; triste, funesto.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 447.7: Discorsa la brieve avvegnachè molto obscura tempestade de' tiranni, cioè non legittimi segnori, la riposata serenità sotto Vespasiano segnore tornò.

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 58, pag. 163.13: Oi, ventura periculosa, oi, ventura obscura, perké n'ài obscurati sì duramente?

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 303.3: [[Fileno]] si lasciò dietro le grandissime Alpi e i monti i quali aspettavano l' oscurissima distruzione del nobile sangue d' Aquilone...

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 45, pag. 140.1: Credo che la morte di frate Dionigi, la quale è a me malagievole come di padre dolce, anco ad voi altresì sia oscura e malagevole...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), Proemio, pag. 1.2: Considerando al presente tempo e alla condizione dell' umana vita, la quale con pestilenziose infirmità e con oscure morti è spesso vicitata...

1.10.1 [Detto della morte, con rif. tanto all'assenza di luce dei luoghi oltretombali, quanto al mistero e allo sgomento che essa provoca nella mente umana].

[1] Caducità , XIII (ver.), 195, pag. 661: No t'à valer solaço né deporto / né posança né [an'] beltà de corpo / ke tu no passe for per l'oscur porto / de l'emprovisa subitana morto.

[2] Laude tosc., XIII ex., 1.17, pag. 44: Del paradiso di quella verdura / per lo peccato fosti exiliato, / et a lo 'mperio de la morte obscura / se' sottoposto, nobile creatura.

[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 29.3, pag. 48: Non val richeza né gloria mondana / né signoria di gente o d'altra cosa / contra la morte obscura e tenebrosa...

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 4, pag. 172.29: Ahi maladetta sia la mia pietà, la quale quella vita da morte prosciolse, che di sé faccendo lieta altra donna, la mia dovea recare a morte oscura!

[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 49.7, pag. 111: quel mi fia sano, / chi el volia donar per sua clemenza / a l'intelecto mio tanta scïenza, / ch'i' non vi sïa fra i altri profano / ne l'obscuro partir nostro mondano...

1.10.2Privo di gioia, di serenità.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 35 parr. 5-8.6, pag. 142: Allor m'accorsi che voi pensavate / la qualità de la mia vita oscura...

[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 114.4: acciò che la loro castitade non fosse oscura et orrida, ma fosse temperata con onesto ornamento... || Cfr. Val. Max., II, 1, 5: «ceterum ut non tristis earum et horrida pudicitia, sed [et] honesto comitatis genere temperata esset...».

[3] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 43, pag. 62.23: tutta la provincia è ismarrita e dogliosa, disavventurata, pericolosa e oscura, che sì duramente ci ha manimessi per la morte di colui in cui era senno, prodezza e lealtade e gentilezza.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 23, pag. 87.28: pregovi e confortovi da parte del mio dolcissimo Signore, e me conforto con voi, che voi e noi tutti ci destiamo da questo nocevole, oscuro sonno, e isveglianci...

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 53.18: se non curo di soprastare a' liciti e onesti guadagni, oscura povertà mi prenderà e opere di nobiltà non potrò fare.

1.10.3 Di aspetto tetro, ripugnante (rif. a enti infernali).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Coll. 2, cap. 11, pag. 32r.7: non ti potrà dare più bactaglia questo malvagio spirito, poi che tu ài così palesato il mal tuo; né anche quello oscurissimo serpente non troverrà in te luogo da nascondarsi da quinci inançi... || Corpus OVI.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Canace, pag. 105.10: E voi, Eumenidi, oscure furie infernali, recatemi le vostre facelline...

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 83.3: Spaventato dunque per la oscura visione e per lo nome orribile, chiamò i servi...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 133.15: sppresso parloe a Barachen nutrice di Sicheo: perciò che 'l cenere oscuro di Sicheo, aveva lei molto per sua cara cosa nella patria antica...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 20.43, pag. 241: Vedi là il bosco, del quale è notizia / ch'Erisiton tagliò la quercia sagra, / per che la Fame venne in fin di Sizia, / pilosa, con grand'unghie, oscura e magra...

[6] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 31.1, pag. 184: Carissimi fratei, la forma oscura / di me misero teschio risguardate, / le mie bellezze son da me cascate, / son rimaso ombra di crudel figura.

1.10.4 Luttuoso.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 167.27: essi Trojani iscorgono nell'aire volare oscure faville.

[2] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 2, cap. [vv. 286-325], pag. 104.14: Sì come lo padre accecato per la morte de' figliuoli, per lo dolore vae a la sepultura e giovagli di metere le mani negli oscuri fuochi e d'acconciare le legne dell'arsione e di tenere l'oscure fiaccole...

2 Di colore tendente al nero.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 572, pag. 170: Quella ke men resplende plu lux ka sol ni luna; / Apress a quelle veste la nev parrav obscura.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 11, pag. 94.33: in aqua corente ove ranochi sieno, e àno colore rosso e osquro...

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 240.8: abracciando la serocchia mezza morta, [[...]] li oscuri sangui colle vestimenta asciugava.

[4] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 26, 1-12, pag. 540, col. 1.26: l'ombra è più oscura che l'altra parte de l'aere...

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 228.4: se fossero nuvoli da dare piova sarebbero obscuri...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 214.14: [[Plutone]] uscìo della tenebrosa sedia, e portato in sul carro degli oscuri cavalli...

[7] Poes. an. perug., c. 1350, 560, pag. 31: E 'l ciel si veste di collore oscuro / vegiendo marte che pocho s'umilia / nel suo aspecto ch'è crudele e duro.

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 7, pag. 231.24: lo fresco dolore rappresentato ne' vestimenti obscuri de' parenti di Tedaldo...

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 20, pag. 25.23: ha el fruto so redondo como è el cesere, de colore cinereo, çoè che trà un pucho a obscuro.

2.1 [Abbinato a un altro colore, del quale indica una tonalità meno luminosa].

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 113.1: E altre [[scil. stelle]] di cilestro oscuro, e altre cenerognole.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 339, pag. 374.26: Anacardi è fruti de uno arbore, i qua[l] someya molto al cuore de le oxe[le]. De li qualle el collore è rosso oscuro, como è quello del cuore.

2.2 S.f. Donna vestita a lutto.

[1] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 19.3, pag. 652: Amico, s' egualmente mi ricange, / neente già di me sarai allegro, / ch' i' muoio per quella oscura che pur piange, / la qual velata in un amanto negro / vien ne la mente...

2.3 Fig. Rabbuiato (rif. all'aspetto del volto, all'espressione).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 39, pag. 55: Scombat, no 't lassa vence, lo volt ghe mostra obscuro...

[2] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 66, pag. 168.25: li malvaxii per prava conscientia e amaritudine de core àn uno volto obscuro...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 135, pag. 440.27: questi cotali malinconici son sempre nell'aspetto chiusi, dubbi e oscuri...

[4] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), cap. 15.40, pag. 177: Poscia se volse a Fedra con oscuro / volto... || Corpus OVI.

[5] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 248.3: Colui che il servigio fatto con oscura fronte avvelena, più che il diavolo mi dispiace cotale donatore.

[6] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 46.11, pag. 105: te prego che mandar ti piaza, / o caro mio parente, el mio dillecto; / ní me volij monstrar oscura faza...

- [Rif. alla mente:] turbato da cattivi pensieri.

[7] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, 1.12, vol. 3, pag. 12: ciascun aspetti sia pur quella / che gli può dar novella / che faccia la sua mente oscura bella...

2.4 Fig. [Detto dell'anima:] di aspetto fosco (in quanto contaminato del peccato).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 16, pag. 83.24: Dil peccato fa ne l'anima che lla fa tenebrosa, oscura, laida, impura e maculata.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 122, pag. 408.34: questo è il meno de' lor mali, conciossiacosaché assai hanno più oscuro, e ordo l' animo, che 'l corpo...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 1, 64-72, pag. 24.40: li omini scelerati che sono rifiutati da Dio si disumanano e diventano bestie varie, secondo vari vizi, [[...]] e diventano sozzi et oscuri quanto all'anima...