prelio s.m.

0.1 prelia, prelio.

0.2 Lat. praelium (DEI s.v. prelio).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1 [3].

0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Contrasto armato.

0.8 Giuseppina Orobello 15.09.2020.

1 Contrasto armato.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 24.28, pag. 70: Per le vittorie ch'ebbi in ciascun prelio, / mandò Cartagine a far la disfatta / pace che avea, non potendo far melio.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 18.75, pag. 236: Poi mira a destra il mal fatato e rio / campo Matronio, dove il crudelissimo / prelio fu, come già dire udio.

- [In contesto fig.:] battaglia interiore.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.87, pag. 12: Or vedete lo prelio c' ha l'omo nel suo stato! / Tante so l'altre prelia, nulla cosa ho toccato: / che non faccian fastidio, aggiol abbreviato; / finisco esto trattato 'n questo loco lassare.