SCANNO s.m.

0.1 iscanno, ischanne, scagni, scagno, scangno, scani, scaniu, scanna, scanni, scanno, scannu, scano, schagni, schana, schani, schanne, schanni.

0.2 Lat. scamnum (DELI 2 s.v. scanno).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1315 (12); Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.); Doc. rag., 1330 (2); Doc. spalat., 1373 (4); Doc. padov., a. 1379 (5); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Bosone da Gubbio, Duo lumi, p. 1321 (eugub.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Anche s.f. (ischanne, scanna, schana, schanne).

Locuz. e fras. sedere a uno scanno 1.3; sedere in scanno 1.1; sedere sopra lo scanno 1.1; sedere su due scanni 1.2.

0.6 A Doc. fior., 1286-90, [1288]: Scangno; Doc. perug., 1322-38: Pellolo de Scangno.

0.7 1 Tipo di sedia o di panca. 1.1 Seggio destinato a un personaggio di rilievo. Fig. Posizione di potere o di preminenza in un det. ambito. Fras. Sedere in / sopra lo scanno: detenere una posizione di potere. 1.2 Fras. Sedere su due scanni: assecondare alternativamente persone o fazioni diverse a seconda della convenienza del momento. 1.3 Fras. Sedere a uno scanno: essere intrinsecamente legati. 1.4 Fig. Posizione occupata (da un pianeta nell'es.)? 2 Piccola pedana o sgabello con funzione di poggiapiedi. 2.1 Estens. Posizione occupata (da un pianeta nell'es.). 3 Gradino di una scala (in contesto fig.).

0.8 Massimo Dal Bianco 25.08.2021.

1 Tipo di sedia o di panca.

[1] Immanuel Romano, XIII/XIV (tosc.), 4.10, pag. 320: ben può pianger cristiano e giudeo, / e ciaschedun sedere 'n tristo scanno...

[2] Doc. venez., 1315 (12), pag. 124.12: item scagno J longo...

[3] Doc. rag., 1330 (2), pag. 105.12: It(em) scani IJ gss. VJ.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 163.29: Marcu Curiu [[...]] quandu li Sanniti lu vinniru a vidiri, truvarulu sedendu ad unu scannu di furitanu et cenandu ad una scutella di lignu cutali viandi...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 745.26: per luogo de' faticati sono di pietra graziosi scanni...

[6] Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 11, pag. 164.10: [[Cristo]] abatì e volçé quello de soto de sovra de le tavole, sovra le qual li deneri de li gambiedori erano, e li schagni che erano de quelor che vendevano e li colombi...

[7] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 18, vol. 2, pag. 161.1: Del suo legno si fanno ottimi scanni e belli soppidiani e durabili... || Corpus OVI.

[8] Doc. spalat., 1373 (4), pag. 110.29: Item] schani de Sena II.

[9] Doc. padov., a. 1379 (5), pag. 66.19: it(em) [[...]] tri scagni e tri cisti...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 128.5: li ambassaturi de li Grieci [[...]] se assettaro ad uno scanno che stava per fronte allo re Priamo...

1.1 Seggio destinato a un personaggio di rilievo. Fig. Posizione di potere o di preminenza in un det. ambito. Fras. Sedere in / sopra lo scanno: detenere una posizione di potere.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 267, pag. 186: Trop è quel bon dané del qual se tra guadhanio, / Lo qual sí salva 'l soldo, ke tra pro senza dagno; / Ma quel ke tra descavedho, ke caza l'om de scagno, / Ki quel tenir se sforza, trop è quel mat e zanio.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 96.4, pag. 449: Che te val se con gran lagno / en gran faito se' desteiso, / e siencia ài preiso, / per montar in aoto scagno?

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 16.27, vol. 3, pag. 260: ditemi de l'ovil di San Giovanni / quanto era allora, e chi eran le genti / tra esso degne di più alti scanni.

[4] f Cino da Pistoia (?) (ed. Marrani), a. 1336 (tosc.), [son. 82].7: a la fin costretto da l'artiglio / di quella ch'ognor sembia al mondo inganni / lasciai la patria e gli onorati scanni / e 'l securo cammin di vertù piglio. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 1.64, pag. 179: Ahi quanto Sardanapal e Tersite / gola e lussuria amò sedendo in scanno! / Sol non bene operar fo [loro] danno.

[6] Giannozzo Sacchetti (ed. Gismondi), a. 1379 (fior.), Il biasimar, che tanto altero fai, 74, pag. 77: que' che seggon sopra gli alti scanni / per mantener la terra e giudicare...

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 67, terz. 100, vol. 3, pag. 253: Papa Giovanni appresso nel detto anno / diè contro al Bavero ultima sentenza, / privandol d'ogni onore, e d'ogni scanno...

[8] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 164.6: lo mangnificho singniore missere lo dogio [[...]] venne a sedere alle schanne lui cho' suoi figliuoli a llato a llui...

[9] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 6.8, pag. 21: spenta è vertù, et fortuna opima / chol vicio sta su glorïosi scanni.

- [Con rif. a Dio].

[10] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.46, pag. 170: E Creatore del su' alto scanno / Di tutt' i corsi le redine regge, / E da lui retti la sua voglia fanno.

- [Rif. al seggio di un'anima beata].

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.112, vol. 1, pag. 34: Al mondo non fur mai persone ratte [[...]] com' io [[scil. Beatrice]], dopo cotai parole fatte, / venni qua giù del mio beato scanno...

[12] Bosone da Gubbio, Duo lumi, p. 1321 (eugub.), 14, pag. 321: mi conforta ch'i' credo che Deo / Dante abbia posto 'n glorïoso scanno.

[13] Gl Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 32, v. 7, pag. 2630.29: Rachele fo muglere del patriarca Iacob, et è in la Scri[t]ura Sancta figurada la vita contempiativa, e però la pone l'autore in uno scanno over ordene cum Beatrixe...

[14] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 30, proemio, pag. 658.10: nella settima descrive li scanni di Paradiso, e tra essi conluoga uno, nel quale dice che sederà l'anima dello imperadore Arrigo di Lucimborgo.

[15] f Neri Pagliaresi, S. Caterina, p. 1380 (sen.), 40, pag. 201: O sposa eletta a lo beato scanno, / o nome c'a nomar il cor mi scoppi... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[16] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 2, 94-114, pag. 74.38: Venni qua giù del mio beato scanno; cioè io Beatrice discesi qua giù a te Virgilio della mia beata sedia di paradiso.

[17] f Sinibaldo da Perugia, Rime, XIV sm. (perug.), 6.245, pag. 340: poi ch'io avrò firmato el volo, / gli occhi volgendo fra ' celesti scanni, / ritroviraggio l'amoroso stuolo... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- [Con rif. al diverso grado di beatitudine delle anime del Paradiso dantesco].

[18] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.125, vol. 3, pag. 98: Diverse voci fanno dolci note; / così diversi scanni in nostra [[scil. dei beati]] vita / rendon dolce armonia tra queste rote...

[19] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 6, 112-126, pag. 215.15: Così diversi scanni; cioè diverse sedie e diversi gradi di beatitudine...

- [Rif. al seggio di una divinità pagana].

[20] f Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.), chiosa a [I.8.1], pag. 6v.14: A Troia giunsono, in Grecia [non] tornaro, per la qual cosa [[...]] credettero ch'elli [[scil. Castore e Polluce]] se ne fossero andati in cielo a' beati scanni. || Corpus OVI.

[21] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 52, pag. 329.6: Diana [[...]] si riputò essere vendica del non ricevuto sacrificio [[...]] e li suoi scanni lasciati, a quelli di Venere se n' andò...

[22] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 487, pag. 790.11: [[Giove]], vedendo lei, volendola ingannare, discese de· reale scanno, sé in forma di bue trasformando.

[23] Ugo de le Paci, a. 1375 (fior.), 124b.13, pag. 117: Di queste dèe, ch'han sí d'amor la chiave [[...]] cresce di loro il diletto, / perché son degne di sí alti scanni / ch'agiugner non si può con alcun detto.

[24] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 17.103, pag. 195: Dïana, che nel sommo scanno / del ciel fo posta per gli Arcade antiche... || Corpus OVI.

- [Prov.].

[25] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 366, pag. 308: Qual ti vedi in panno, / tal ti poni in scanno.

[26] f Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 108.16: Come ti vegio in panno così ti pongo [in] iscanno. || Corpus OVI.

1.2 Fras. Sedere su due scanni: assecondare alternativamente persone o fazioni diverse a seconda della convenienza del momento.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.45, pag. 151: Chi siede su duy schanni / fa mal opra.

1.3 Fras. Sedere a uno scanno: essere intrinsecamente legati.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 16, pag. 573.1: Tu [[scil. Pietà]] e 'l figliuolo di Citerea sedete ad uno scanno. Egli sanza te faria le sue opere vane.

1.4 Fig. Posizione occupata (da un pianeta nell'es.)?

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 4.63, pag. 348: Sarà Saturno, che presso a trent'anni / pena a fare il suo corso? No, ché troppo / andrebbe pellegrin per gli altrui scanni.

2 Piccola pedana o sgabello con funzione di poggiapiedi.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 188.10: Lo chiovo crudelissimo chiavato indelli piedi era lo scanno di Cristo nella croce.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 57.6: A molti fu già pro apparecchiar a la sua donna piumaccio nella seggia; anco fu già pro farli vento con rostatoio leg[g]ieri e metterli scanno sotto lo suo tennero piede.

[3] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 483.31: a molti çovà far òra ala donna cum molle flabello e aver dado scanni cavadi sotto lo tenero pè.

3 Gradino di una scala (in contesto fig.). || (Ageno, Sacchetti. Rime, p. 303).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 202.58, pag. 231: Clovis, il qual<e> regnò diciassette anni / e niun bene uscì de la sua pancia; / discese quasi il reame più scanni / ch<e> a l'altro Clovis montato non era.