SFACCIATEZZA s.f.

0.1 sfacciatezza.

0.2 Da faccia 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Assenza del senso di vergogna, indifferenza alle conseguenze delle proprie azioni.

0.8 Davide Battagliola 21.03.2018.

1 Assenza del senso di vergogna, indifferenza alle conseguenze delle proprie azioni.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 28, pag. 101.20: la sfacciatezza suole essere ne' consigli.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 19, pag. 384.9: [[nei giovani e nelle donne]] è laudabile la paura del disnore ricevere per la colpa: [[...]] e nobilitade si puote credere [e] in loro chiamare, sì come viltade e ignobilitade la sfacciatezza.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 32, 16-24, pag. 808.24: chinati in giuso, a notificare la lor [[scil. degli invidiosi]] vergogna; col capo rovesciato, a denotare la sfacciatezza d'alquanti...